Probabilmente il 10 maggio Franca Penasa, capogruppo delle minoranze in consiglio regionale, darà l'annuncio ufficiale della nascita di Autonomie.
Si tratta di un nuovo movimento politico che mira a coinvolgere molti amministratori comunali in vista delle elezioni provinciali del prossimo autunno.
In quella data l'esponente autonomista trentina, con alle spalle tredici anni da sindaco in Val di Rabbi e una legislatura di forte opposizione nella liquefanda Lega Nord Trentino, ha deciso di rompere gli indugi e raccontare dall'interno le nefandezze di un partito che sta letteralmente implodendo.
Penasa è stata il primo esponente politico a scoperchiare l'opacità delle società partecipate della provincia che nascondono un debito preoccupante facendo scattare una importante inchiesta del Sole 24 Ore con il giornalista Maurizio Maugeri che a breve pubblicherà con Marsilio un'inchiesta ulteriore sui buchi colossali delle autonomie speciali e delle regioni ordinarie, ormai fuori controllo finanziario. Non solo. Penasa ha denunciato per cinque anni nelle sedi giudiziarie preposte infiltrazioni mafiose a vario livello che hanno interessato la Provincia Autonoma di Trento con appalti concessi a società palesememte controllate dalla criminalità organizzata, che hanno portato a una meridionalizzazione delle assunzioni in vari enti controllati dalla Provincia a danno dei giovani trentini, in misura sempre maggiore precari e disoccupati. La mancanza di una vera opposizione del PDL ha poi aggravato una situazione politica che sta portando il Trentino in una sorta di cul de sac che annuncia anni di tagli e sacrifici in un sistema pubblico soffocante e basato in definitiva sul voto di scambio.
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