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La Provincia di Bolzano ha subito, a seguito della modifica della legge di stabilità 2013, ulteriori tagli per assicurare il proprio contributo al risanamento della Finanza pubblica nazionale, più precisamente 132,3 milioni nel 2014 (comunicati in tre diverse occasioni 43 milioni, 41,8 milioni ed il taglio recente pari a 47,5 milioni) e 160,5 milioni negli anni 2015 e 2016.
Questi tagli, in parte sono stati assorbiti nel bilancio provinciale ed in parte sono stati addebitati ai Comuni.
Si è iniziato nel 2012 ove il Comune di Bolzano ha subito tagli pari a 9,4 milioni. Si è proseguito nel 2013 con simili tagli per 9,1 milioni. Per passare all’anno 2014 ove vediamo tagli per ben 35,6 milioni, dei quali 10,7 restituiti dalla Provincia per ristoro nuove entrate a seguito IMI prima casa. Quindi il taglio 2014 effettivo è stato pari a circa 25 milioni di euro.
Il “nuovo” modello di ripartizione dei mezzi finanziari messi a disposizione dei Comuni dalla Provincia vedeva dei tagli progressivi per Bolzano, che di anno in anno avrebbero raggiunto a regime (nel 2016) un taglio pari a 13 milioni. Essendo già in avvio risultato troppo penalizzante per il Comune di Bolzano, lo si è stoppato subito (congelata la rata del 2013 anche per gli anni successivi).
Dire quindi che il comune di Bolzano non ha subito tagli è errato.
Il cospicuo avanzo di amministrazione citato generatosi lo scorso anno è dovuto anche da alcune operazioni straordinarie (v. ad es. fusione AE/SEL che ha generato un avanzo di 23 milioni), e lo abbiamo virtuosamente utilizzato nell’interesse della città per il rimborso anticipato dei mutui accesi con la Cassa Depositi e Prestiti, a cui si rivolgeva il comune fino al 2008 prima dell'attivazione dei mutui provinciali tramite fondo di rotazione.
Una operazione di riduzione del debito, virtuosa e utile per una serie di motivi.
Innanzi tutto l'estinzione dei mutui era in pratica l'unico utilizzo consentito dell'avanzo di amministrazione. Si liberano inoltre risorse da dedicare alla spesa corrente, quella per i servizi alla collettività , dato il costo annuo del debito incide per circa 12 milioni all'anno sulla spesa corrente del comune.
Operazioni straordinarie queste che il Comune ha immediatamente effettuato per dare stabilità al bilancio. Considerata l'incertezza dei dividendi Alperia, comunque in diminuzione, le risorse recuperate grazie al l'abbattimento del debito permetteranno di garantire gli equilibri di bilancio anche nel prossimo futuro.
Capita inoltre frequentemente che i fondi ricevuti dai comuni per investimenti, non trovino applicazione immediata, e le relative gare di assegnazione dei lavori bandite negli esercizi successivi. Questi importi in base alla precedente legge di bilancio, generavano avanzi.
Non si può citare quindi l’avanzo di amministrazione, dato da operazioni straordinarie e da interventi slittati nel tempo, per affermare che Bolzano non è penalizzata, quando chiunque può oggettivamente vedere il contrario.