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Ho scritto alla redazione di Salto proponendo di ospitare qualche giornalista russo libero, costretto a emigrare, su questo portale. Non si sono nemmeno degnati di rispondermi. Ma non importa, non è questo che non mi fa dormire la notte. Quello che mi sconvolge è la brutalità di questa guerra che ti riporta nel medio evo, dove donne e bambini vengono stuprati e poi uccisi, magari arsi vivi. E non è solo questo ma anche la totale assenza di empatia dei russi civili, che non provano la minima disperazione e rammarico per la sofferenza altrui e fanno gruppo dietro un dittatore. È umanità questa? Appartengono alla nostra specie? Che la vera propaganda non sia in realtà Tolstoj, Dostoevskij, Čechov, Rachmaninov, Tchaikovsky,Stravinsky, di un popolo in realtà barbaro e retrogrado che non si merita la democrazia e lo stile di vita tipico dei paesi occidentali, ma solo una dittatura che li rispedisca nel passato. Se c'è una giustizia divina devono pagare. E nello scriverlo mi accordo di rischiare di essere come loro. E allora chiedo scusa, soprattutto a chi ha chiesto di farsi intervistare. Idealmente lo abbraccio, considerandolo come mio fratello/ sorella.
condivido.