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Sozialfonds

ESF: Wer trägt die Schuld?

Wer ist für die Probleme mit Beiträgen des Europäischen Sozialfonds verantwortlich? Ressortdirektor Thomas Mathà spricht (fast) Klartext.
Von
Bild des Benutzers Susanne Pitro
Susanne Pitro23.07.2014

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Kommentare

Bild des Benutzers Oskar Egger
Oskar Egger 23.07.2014, 10:30
Vielleicht kommen wir dann endlich zur Subjektförderung: für alle demokratischer!!!
Bild des Benutzers Hartmuth Staffler
Hartmuth Staffler 23.07.2014, 15:27
Es sind keineswegs nur Vereine und Verbände, die von ESF-Beiträgen profitiert haben. Am meisten geschwindelt wurde wohl von Betrieben, die mit ESF-Geldern für ihre Mitarbeiter sogenannte "Fortbildungsveranstaltungen" gemacht haben, von denen die angemeldeten Mitarbeiter überhaupt nichts wussten.
Bild des Benutzers Jutta Kußtatscher
Jutta Kußtatscher 23.07.2014, 19:15
Auf Nachfrage veröffentlichen wir gerne die Präzisierungen ergänzend zum Artikel. "Caro direttore, cara Jutta Kusstatscher, vedo che su Salto del 23 luglio 2014, nell'articolo ''Esf: wer traegt die Schuld?'', siglato Su, viene inopitamente tirato in ballo il mio nome in maniera assolutamente lesiva ed in rapporto a dichiarazioni del dott. Matha'. Mi sarei aspettata, prima di formulare accuse tanto gravi, di essere perlomeno sentita dal vostro giornalista come forma di correttezza deontologica. Per questo e per le altre dichiarazioni riportate,  ho pertanto deciso di affidarmi alle vie legali in tutte le sedi opportune. Come sai , sono stata responsabile del Fse sino alla tarda estate del 2008, insomma parecchio  tempo fa. E' negli anni e nella gestione successiva che si  sono evidenziate le grosse criticita' oggi venute al pettine a seguito di una verifica della Commissione europea sul sistema dei controlli che negli ultimi anni si era praticamente bloccato. Come sai, in tutti gli anni della mia gestione  e cioe' sin dal 1987, il Servizio Fse di Bolzano e' stato sempre riconosciuto dalle autorita' comunitarie e nazionali come uno dei migliori, un esempio 'anche per le altre realta' regionali. Il tutto basato su regole efficienti e trasparenti, checche' dica ora il dottor Matha. Il tutto e' documentato e comprovato da verifiche stringenti nazionali e comunitarie   come sempre, in seguito a verifiche e controlli europei e nazionali. Tanto che questa esemplarita' positiva ha fatto ottenere della premialita' europee ed italiane alla nostra Provincia sotto forme di riconoscimenti (best practice) e di ulteriori assegnazioni economiche. Quel che e' successo dopo e' sotto gli occhi di tutti, a partire dalle aziende ed associazioni, alcune delle quali voi stessi citate. Far passare il tutto come semplice ''problema di comunicazione'' mi pare decisamente  riduttivo.  Sulla materia del resto mi sarei aspettatata che Salto avesse almeno letto quanto riportate in molti ed approfonditi articoli del Corriere dell'AA che aveva sviscerato tutta la materia che e' poi stata anche al centro di un apposito convegno della Cna/Lhc. E' pratica purtroppo non infrequente per quanto non molto onorevole non assumersi le proprie responsabilita' e cercare anzi di scaricarle su altri. La verita' e' che il Fse e' materia complessa che richiede competenza, attenzione, impegno, professionalita', capacita' relazionali.  A proposito delle affermazioni - incredibili per un dirigente pubblico rispetto alla sua stessa amministrazione- del dottor Matha', ho sotto i mei occhi il testo di una lettera. E' quel che mi ha scritto il dott. Matha'  dopo che su un settimanale locale mesi fa si tento analoga operazione di disinformazione e di fuga dalle proprie responsabilita'.  Scriveva  Matha': ''cara Barbara, ti ripeto che nessuno ne' in passato ne' in futuro intendeva o intende diffamare o discreditare la tua persona o la gestione passata del Fse di questa Provincia''. dott. Barbara Repetto"
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