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Infrastrutture

Bolzano: zone produttive senza pianificazione?

La denuncia di incoerenza proviene da CNA-SHV: "in alcune zone c'è una nuova viabilità ma non le aziende, in altre le aziende sono senza viabilità (ma con l’amianto)".
Von
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Luca Sticcotti27.01.2015

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Kommentare

Bild des Benutzers Palaia Renato
Palaia Renato 27.01.2015, 12:23
Ai tempi di Benedikter esisteva un piano provinciale di sviluppo delle zone produttive, impostato secondo poli economici sul territorio e loro possibilità di collegamento alla rete stradale. Con l'avvento di Durnwalder il concetto di pianificazione è stato completamente abbandonato e le zone sono state collocate sul territorio senza criterio, semplicemente sulla base della disponibilità occasionale delle aree. Da una gestione centralizzata si è poi provato a passare ad una gestione concordata con i privati, che non ha sortito alcun successo, proprio per la sua natura ibrida. Si è constatato che la gestione iniziale, seppure imposta dalla Provincia, era più funzionale ed efficace, e che il suo affidamento ai privati trovava ostacolo nel diffuso particolarismo delle aziende ed nella loro scarsa propensione alla collaborazione. La frittata è stata completa con il trasferimento della competenza alla BLS, che ha paralizzato il settore, per mancanza di un minimo di organizzazione sul piano tecnico. Nello specifico della Zona "Via Einstein Sud" si è pagata pesantemente quella componente di privatizzazione nella gestione delle aree voluta da più parti, ma senza la consapevolezza delle controindicazioni ed implicazioni pratiche, anche di natura culturale rispetto al principio dell'interesse comune (poco diffuso). Nella zona "Ex Iveco", diversamente da quanto affermato dall'Arch. Sarti, il problema principale è stato il trasferimento della pista prove dell'IVECO, che è avvenuto solo di recente, bloccando gli insediamenti delle aziende assegnatarie su 4 ha dell'area. Le leggi urbanistiche che si sono succedute nel tempo, non hanno fatto altro che complicare e burocratizzare la materia. Essendo stato per oltre 30 anni il braccio operativo della Provincia nella realizzazione delle infrastrutture delle zone produttive, sulla base della mia esperienza, posso concludere che la pianificazione è venuta progressivamente meno, ma che una grande responsabilità di questa involuzione è da addebitarsi alle aziende che ora si lamentano, in quanto a loro si devono le forti pressioni sull'ente pubblico per la privatizzazione disastrosa della materia.
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