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In risposta alla ndr: nessun animale ferito può essere gettato in un dirupo, perché ciò costituirebbe in tutta evidenza un episodio di maltrattamento di animale punibile penalmente. Gli addetti alla vigilanza venatoria, cercano invece, per quanto possibile, di lasciare in natura i cadaveri degli animali selvatici morti affinché altri animali selvatici se ne possano nutrire, favorendo in tal modo i meccanismi della catena alimentare in quello specifico ecosistema. Ovviamente ciò può aver luogo solamente in zone impervie inaccessibili all'uomo, per ragioni di igiene e sanità pubblica. Nel caso dello sciacallo di Pineta, che si era ferito in modo non recuperabile incastrandosi in una recinzione - probabilmente dopo essere stato investito da un'auto, essendo stato visto claudicante e restio a darsi alla fuga da alcuni testimoni -, l'agente venatorio intervenuto, persona formata che ha superato un esame impegnativo per svolgere quell'attività, ha agito correttamente: avendo valutato irrimediabile la ferita, rispetto alla possibilità di sopravvivere in natura - ricordo che lo sciacallo dorato è una specie tutelata ma non in pericolo di estinzione - lo ha soppresso per non farlo inutilmente soffrire, dopo averlo allontanato dalle persone presenti (nel rispetto delle sensibilità proprie della popolazione urbana, che non è più abituata a rapportarsi con la morte in natura, come invece sono coloro che vivono e lavorano nell'ambiente naturale), e ne ha poi rilasciato il cadavere in una zona impervia. Che, semplificando, può definirsi dirupo: non è però corretto utilizzare tale espressione per mettere con sottintesa ironia in discussione un comportamento che è stato legittimo ed eticamente ineccepibile.
Dottor Spagnolli, grazie per la puntuale spiegazione. Mi permetto di copiare e incollare i due punti della risposta alla interrogazione di Urzì che hanno fatto nascere l'interrogativo nella ndr. Cito testualmente: "Da questo momento gli avvenimenti si basano su un’ipotesi di reato che il corpo forestale provinciale ha comunicato all’Autorità giudiziaria competente, il guardiacaccia volontario potrebbe aver sparato l’animale ferito, che non aveva più la possibilità di scappare, scambiandolo per una volpe. Gli ufficiali di polizia giudiziaria dell’ufficio caccia e pesca hanno informato la Procura della Repubblica presso il tribunale di Bolzano dell’ipotesi di reato". E poco sotto: "L’animale non poteva esser liberato a causa delle ferite, si ipotizza che dopo essere stato sparato potrebbe essere stato smaltito in un dirupo". Questa risposta ufficiale di gennaio 2022 contiene molte meno certezze della sua spiegazione e qualche interrogativo in più lo faceva porre.
Caro Fabio Gobbato, la segnalazione alla Procura della Repubblica è un atto dovuto. Se non l'avessimo fatto avremmo potuto essere accusati di omissione di atti d'ufficio. E dovendola fare, la si deve anche motivare. È il sistema giudiziario italiano: ma ciò che ho scritto sopra è nella relazione fatta dall'ufficio sull'episodio. Mi permetto di ricordare che in un procedimento giudiziario conta la sentenza, non i passaggi intermedi: che però, come in questo caso, sono usati dal media per fare notizia più di quanto non siano le sentenze stesse, che in genere arrivano molto più tardi, quando la notizia non è più attuale.
Caro Luigi Spagnolli, non abbiamo voluto far notizia, tanto che l'interrogazione è uscita sui media a gennaio e questa è la prima volta che ne parliamo. Ed abbiamo fatto riferimento all'unico documento ufficiale disponibile. Se mai ci sarà un processo (ne dubito) e lo verremo a sapere faremo il possibile per seguirlo. Forse però è stata la risposta stessa all'interrogazione ad andare un po' oltre. Ma ecco: taccio.
Sono conento della puntualizzazione di Gigi, sperando che sia effettivamente così e che chi ha agito abbia un'etica, oltre che una preparazione. Lo dico da cittadino urbano, che non è MAI stato abituato a rapportarsi con la morte in natura, e sono strafelice di non esserlo. Se poi questa condizione risulti ipocrita, mangiando carne, ne sono cosapevole. Ma è per questo che sogno la comercializzazione della carne molecolare e l'estizione di chi è abituato a rapportarsi con la morte in natura. Sogno un mondo senza armi e senza guerre.
Zitat: “Ma è per questo che sogno la comercializzazione della carne molecolare e l'estizione di chi è abituato a rapportarsi con la morte in natura”.
La morte fa parte della natura.
La morte naturale fa parte della natura. La morte per sport o per business no. E comunque il progresso è un qualcosa che addomestica la brutalità della natura. E io sono per il progresso.
Zitat: “La morte per sport o per business no”: condivido.
L’alimentazione naturale però, anche dell’uomo, secondo la mia opinione é ne sport, ne business.
P.s. ma per questi casi dove l'animale è spacciato non si potrebbe istituire un luogo in mezzo alla natura dove in pratica li si addomestica e in modo protetto si portartano le scolaresche , che così vedono e prendono consapevolezza degli animali che abitano il bosco? Essendo ignorante forse non si può, ma possibile che ogni volta bisogna che la crudeltà della natura prevalga?
Zitat: “ .. ma possibile che ogni volta bisogna che la *crudeltà della natura* prevalga?”
Mi permetto di addurre, che nella natura non esiste “crudeltà”, ansonsten müsste man die freie Wildbahn abschaffen; die Natur funktioniert nach ihren Regeln, und darin zerbeißt zum Beispiel ein Löwe eine junge Gazelle lebend vor deren Mutter: “crudele”? Per la natura “naturalmente” no.
Ha ragione, la natura non è crudele ma bensì spietata! L' essere umano è crudele. Potremmo essere meno scudeli e più umani. E risparmiare la vita a questo cucciolo.
Zitat: “L' essere umano è crudele. Potremmo essere meno scudeli e più umani”: condivido.
Slava ukraini.
Ho letto con interesse l'articolo ma, pur andando un po' OT, mi sono imbattuto nella pagina FB di salto dove è stato pubblicato il link all'articolo e ho trovato questi esempi di trogloditismo digitale che dimostrano il grado di intelligenza medio che si trova su tale social media.
Copio e incollo qui sotto a imperitura memoria:
Ognuno si faccia un'idea di quale cloaca maxima sia FB a cui ovviamente il caldo di questi giorni deve aver contribuito in modo determinante.