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Cronache della sopravvivenza

Tempi duri? C'è stato di peggio

In un breve racconto scritto dall'archeologo brissinese Gianni Rizzi: ecco come si svolgeva la vita nel V secolo nel rione Stufles della futura Bressanone. Una vita di stenti e di vera fame.
Von
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Luca Sticcotti22.04.2014

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Kommentare

Bild des Benutzers Enrico Rizzi
Enrico Rizzi 22.04.2014, 22:28
Veramente interessante. Suggerimento ai fini della migliore resa del testo: rileggerlo perché ci sono fin troppi refusi, ampliare leggermente la trattazione dell'ambiente originario. D'altronde è questo il punto focale di simili finzioni: ricostruire, il più verosimilmente possibile, l'Alltagsleben di 1500 anni fa. Del tipo: com'era il ponte romano? Com'era il clima? Quanti e dov'erano i terrazzamenti? Per il resto ottimo, in attesa di altre scene simili da altre bande dell'A.Adige. (La butto lì: e una storiella sulla villa romana di S.Paolo d'Appiano?)
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Enrico Rizzi 22.04.2014, 22:30
Non siamo parenti, siamo omonimi e, come tutti gli italofoni, migrati.
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Martin B. 23.04.2014, 03:46
Darf ich fragen: was sind die Quellen, welche Radagaisus und Alarich als Anführer der gotischen Horden im Eisacktal belegen? Bisher las ich nur, diese wäre von den Südostalpen (Slovenien, Friaul, usw.) kommend nach Italien gezogen. Es wäre toll, wenn die Zeit bis zum 12. Jahrhundert mit derartigen Details lebendiger würde.
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Giovanni Rizzi 23.04.2014, 09:12
Il testarello TEMPI DURI.. che ho scritto in meno di 10 minuti senza rileggerlo era un esercizio di dialogo postato nel gruppo SEI DI BRESSANONE. È veramente pieno di refusi, e di questo mi scuso con i lettori di Salto-BZ, che ho appena iniziato a conoscere. Ci starò più attento. Per quanto riguarda il contenuto storico, ciò che si afferma è in grande parte sostenuto da centinaia di scavi archeologici eseguiti negli ultimi 38 anni a Stufles. La figura di Kappa è fantasiosa, ma non lo sono le decine di scheletrini sepolti nelle case di un epoca databile al periodo del racconto. È reale l'abbandono temporaneo della conca di Bressanone e le tracce di distruzione sono evidenti. Le analisi archeobotaniche e archeozoologiche dimostrano una grande indigenza e povertà diffusa. La popolazione si diradò in modo drastico, tanto che oggi si trovano più facilmente case di 2500 anni fa (retiche) che una capanna di inizio primo medioevo. L'afflusso di monete romane, prima potente, si interrompe con Onorio e Arcadio, nel primo decennio del V secolo. Non vi è traccia di un passaggio fisco delle orde di Goti di Alarico, ma gli effetti sul territorio sono evidentissime. Dopo il suo arrivo a Verona si defilò per la Valle Isarco. I visigoti e alleati Alani e Vandali passarono come fulmini attraverso vari valichi alpini. Del resto per fare un paragone sulle tracce fisiche lasciate dagli eserciti ben più recenti quali quello napoleonico in Bressanone (in una occasione accampati co 17.000 soldati), non ha lasciato che un pugno di bottoni. Prendete quindi questo scrittarrello con la leggerezza che merita.
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