Rainerum
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Scuola cattolica

Fuori la Chiesa dalla scuola

Il caso Rainerum è l’emblema di un’infamia che appesta l’intero mondo dell’istruzione.
Kolumne von
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Gianluca Battistel02.02.2023

L’articolo di Elisa Brunelli sul codice etico dell’Istituto Salesiano Rainerum di Bolzano è un pugno nello stomaco a chiunque abbia a cuore la laicità dello Stato. Rileggiamo il famigerato articolo 10:

“II personale che a qualsiasi titolo collabora con l'ente Ispettoria Salesiana San Marco deve astenersi dal praticare, suggerire, attuare, consentire o tollerare nelle attività dell'ente pratiche abortive, eugenetiche o eutanasiche di qualsiasi tipo, così come pratiche comportanti manipolazione genetica contrastanti con la dignità della persona, che è il bene più prezioso che ogni essere umano possiede, o con la tutela del diritto alla vita dal concepimento fino alla morte naturale, uniformandosi al principio di precauzione nell'utilizzo delle biotecnologie.”

Se già è insopportabile che nel 3° millennio la Chiesa cattolica imponga all’opinione pubblica i suoi deliri oscurantisti su contraccezione, omosessualità, eutanasia, biotecnologie e aborto (quest’ultimo oltretutto sancito per legge come diritto inalienabile delle donne), è profondamente ripugnante che questo accada in un istituto scolastico foraggiato mediante risorse pubbliche. Eppure, l’abominio delle scuole paritarie consiste proprio in questo: sono inserite nel sistema nazionale di istruzione e rilasciano titoli di studio come quelle statali, ma possono improntare la loro didattica a principi raccapriccianti e imporre con la violenza (cos’altro è la minaccia di licenziamento?) codici di comportamento degni dell’Inquisizione.

Se ci fosse in Italia una Sinistra degna di questo termine, non solo la sospensione dei finanziamenti pubblici ma la chiusura tout court delle scuole cattoliche sarebbe un punto programmatico dirimente, proprio come l’abrogazione dell’ora di religione cattolica nelle scuole pubbliche. Purtroppo nel deserto rimasto dalla dissoluzione del PCI è una causa persa in partenza e va anzi ricordato che nel 2000 fu proprio Luigi Berlinguer, con la sua ignobile riforma, a introdurre nell’ordinamento scolastico la figura giuridica della scuola paritaria.

Eppure, l’abominio delle scuole paritarie consiste proprio in questo: sono inserite nel sistema nazionale di istruzione e rilasciano titoli di studio come quelle statali, ma possono improntare la loro didattica a principi raccapriccianti e imporre con la violenza (cos’altro è la minaccia di licenziamento?) codici di comportamento degni dell’Inquisizione.

Resta dunque l’appello ai genitori che hanno a cuore le libertà civili e i principi della laicità a non iscrivere i propri figli in istituti d’ispirazione medievale. Se preti e suore si ritrovassero un bel giorno senza giovani da ammorbare, avrebbero molto più tempo per confrontarsi proficuamente con le tesi del copernicanesimo.

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Kommentare

Bild des Benutzers Dietmar Nußbaumer
Dietmar Nußbaumer 02.02.2023, 20:16

Das Rainerum ist eben eine katholische Privatschule und nicht eine öffentliche staatliche Schule. Die Trennung von Staat und Kirche gibt es nicht einmal in der staatlichen Schule.

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Maximi Richard 02.02.2023, 23:53

Aber dann sollte diese konfessionelle Schule keine öffentliche Förderung erhalten.

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Ceterum Censeo 02.02.2023, 21:41

La chiusura tout court delle scuole cattoliche? Dunque il sogno è una dittatura.

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Carlo Bassetti 03.02.2023, 07:37

No. Però che diventino private veramente. Le paritarie prendono un monte di denaro pubblico. Questo è un fatto. O paridichiamo anche le scuole coraniche. Lei sarebbe d'accordo?

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Luca Marcon 02.02.2023, 22:45

Dissento in parte dalle opinioni sostenute dall'estensore dell'articolo, peraltro espresse con una foga e veemenza tali da ricordare proprio l''eloquio di un predicatore invasato (vedi alle volte, l'ironia).
Ciò che a ben vedere non va non sono i contenuti dell'insegnamento - è una scuola cattolica, che si pretende - ma che l'istituto sia finanziato pubblicamente. Aprano tutte le scuole religiose che vogliono e ci insegnino la Torah, i Vangeli e il Corano da mane a sera, chi se ne importa. Purché non le paghino con le mie tasse. Libere scuole di derivazione ecclesiastica a spese loro in libero stato laico a spese nostre: un principio perfetto.

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Carlo Bassetti 03.02.2023, 07:40

Concordo. Il punto è quello.
Fatta la tara della retorica altrettanto confessionale del pezzo (io sono ateo, ma anche laico veramente nel pensiero) la questione è che le paritarie prendono un monte di soldi pubblici.

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Mario Turri 03.02.2023, 08:32

Sì, l'intolleranza non fa bene, ma va detto che queste scuole svolgono anche un effettivo servizio pubblico. Se non ci fossero le paritarie, la spesa per lo Stato/la Provincia aumenterebbe (non so quantificare, ma credo sia così). Bisognerebbe vedere, ad esempio, cosa comporterebbe l'ipotetico riversamento degli studenti delle paritarie nelle pubbliche in termini di costruzione di nuove sedi scolastiche. Va considerato anche il livello di preparazione (non in termini di voti, ma di competenze disciplinari), a volte molto buono, prodotto dalle paritarie, che non necessariamente sono religiose.

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Maximi Richard 03.02.2023, 12:09

Non c’è alcuna prova che l’insegnamento sia migliore.

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Dietmar Nußbaumer 04.02.2023, 00:14

Die Rahmenbedingungen sind andere (z.B. gibt es keine Pflicht zur Inklusion).

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Gerardo Perillo Dalla Valle 07.04.2023, 14:53

Sono d’accordo con l’articolo, eccetto forse con i toni forti usati... ma ne intuisco il motivo. Lo stato è laico di nome e lo deve essere anche di fatto. O si eliminano i condizionamenti religiosi dalle scuole paritarie oppure si tolgono i fondi pubblici alle stesse. Delle due l’una. Democrazia è rispettare le opinioni di tutti, cioè accettarle senza imporre le proprie ma lasciando libere le persone di scegliere avendo avuto una istruzione libera, quindi qualsiasi condizionamento pagato dai contribuenti è inaccettabile.

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Simonetta Lucchi 19.04.2023, 11:31

Il tema dell'aborto viene trattato spesso anche nelle ore di lezione nelle scuole pubbliche, che, come sappiamo, qui in provincia sono statali e provinciali. Lei sa che in provincia di BZ lo status degli insegnanti di religione è diverso rispetto al resto d'Italia. Qui vengono nominati direttamente dal vescovo, altrove, tramite concorso. Questo solo per precisare che il tema religione richiede un'ampia riflessione.
Più volte ho fatto presente, nelle scuole, la necessità di affrontare questi temi con la massima attenzione soprattutto in età adolescenziale.

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