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Europarlamento

Duello solare

Il Parlamento europeo approva la direttiva sulle “case green”. L'eurodeputato Gazzini (Lega): “Talebani, la casa è sacra”. Il senatore Spagnolli: “La destra vuole case decadenti”.
Von
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Valentino Liberto15.03.2023

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Kommentare

Bild des Benutzers Massimo Mollica
Massimo Mollica 15.03.2023, 10:36

Chiedo pubblicamente al presidente Kompatscher di cogliere l' occasione per iniziare una campagna di bonifica degli edifici più vecchi (superando anche certi regolamenti paesaggistici), per porre il Südtirol all' avanguardia in Europa a livello di sostenibilità. Meno gas e idrocarburi e più elettricità, che, tra l'altro, creiamo in locale. Possiamo gestire il tutto in casa. E tutto ciò non solo per noi ma anche per le nuove generazioni.

Bild des Benutzers Josef Ruffa
Josef Ruffa 15.03.2023, 14:01

"più elettricità, che, tra l'altro, creiamo in locale. "
... se l'elettricità "viene" dall'acqua ... qualche dubbio sul creare in locale mi viene.

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Walter Niedermair 15.03.2023, 16:21

... e perchè non iniziare a mettere il fotovolatico sui palazzi in posesso della provincia. Non sarebbe una buona idea a trasformarli tutti in edifici di avanguardia. Perchè sempre pretendere dai privati la sostenibilità e il pubblico non fa niente .... ;-(

Bild des Benutzers Gianguido Piani
Gianguido Piani 15.03.2023, 11:17

Interessante osservare come in materia di energia la confusione regni sovrana a tutti i livelli, a iniziare, purtroppo, dalle istituzioni UE che troppo spesso hanno veramente comportamenti talibani. Detto da uno come il sottoscritto che si sente Europeo dal primo giorno che ha capito cosa volesse dire, piu' o meno a fine elementari-inizio medie. E che si e' occupato di energia per tutta la sua vita professionale.
Purtroppo l'Europa ha inseguito di continuo nuovi paradigmi che andavano di moda in questa o quell'occasione, presentandola come la soluzione finale a tutto, per scoprire in seguito che serviva a poco o nulla. E andando a impelagarsi con sempre nuovi cliche' altrettanto lontani dalla realta'. Negli anni 1990 questo era "il mercato", dove la UE ha per anni reso difficilissima la vita alle societa' di teleriscaldamento perche', formalmente, non possono operare in regime di competizione. Poi negli anni 2000 sono arrivate le certificazioni di fuffa sull'efficienza degli edifici sulla base di presupposti teorici, non di misure reali. Certificazioni teoriche vanno bene per edifici di nuova costruzione, per quelli esistenti avrebbe piu' senso guardare le bollette nel corso degli anni e metterle in relazione ai profili storici di temperatura e insolazione. Si fa con una semplice tabella Excel. Ma con le prime direttive questo approccio non era previsto, non so se oggi lo facciano, ma ne dubito (prego di essere smentito, mi interessa).
Veniamo ai nostri giorni. Invece di parlare di classi A-G e di attacchi al patrimonio degli italiani perche' non valutare la questione in termini di 1. prezzo dell'energia, 2. la loro evoluzione prevista, 3. i consumi reali, misurati a contatore e 4. tutti i fattori aggiuntivi quali emissioni CO2, difficolta' di approvvigionamento ecc. In base a questi aspetti si calcola un ritorno previsto dell'investimento in efficienza, diciamo 10-15 anni. C'e' gia' l'approccio ESCo (Energy Services Company). In pratica una societa' esterna fa tutti gli investimenti e i lavori, agli inquilini quindi a costo zero, e si ripaga poi grazie al risparmio nei consumi. Se un edificio spende, poniamo, 20.000 EUR/anno per il riscaldamento e dopo il risanamento scende a 10.000 EUR/anno, la ESCo fa un contratto per 20.000 EUR sui successivi 20 anni, con la differenza sul costo della materia energia ripaga i lavori e intasca il resto come profitto. Passato il termine agli inquilini resta una casa efficiente e per la quale spendono meno in energia.
Se l'investimento lo fanno gli inquilini, trovano un mutuo e ordinano i lavori, vuol dire che la ESCo sono loro stessi. Non c'e' bisogno di cambiare nulla, tutte le regole necessarie esistono gia'.
Quello che serve alla base di un sistema simile e' un Mediocredito che possa finanziare a bassi tassi di interesse e a lungo termine. QUESTO e' il vero punto centrale, non fregnacce sulle case verdi o sulla tassazione extra degli italiani. Ma di una banca di investimenti per finanziare efficienza energetica e fonti alternative, qualcosa come la tedesca KfW (Kreditanstalt für Wiederaufbau) non parla nessuno. Why?
Riguardo le pompe di calore, queste andrebbero installate DOPO che tutte le misure possibili e realistiche di efficienza sono state prese, non prima o in alternativa. Occorrerebbe poi ricostruire tutte le reti elettriche, tra pompe di calore e ricariche auto la rete esistente va in tilt. Ci siamo posti il problema di trovare le quantita' di rame necessarie per raddoppiare la capacita' delle reti di distribuzione, in tutta Europa? Un pensierino sarebbe ora di iniziare a farlo.

Bild des Benutzers Christian I
Christian I 15.03.2023, 14:05

Commento molto interessante, come sempre!
Mentre la hohe Politik fa campagna elettorale non stop e parla del nulla, il vero problema è il finanziamento di queste ristrutturazioni. Credo che nessuno sia contrario ad avere una casa ristrutturata e a risparmio energetico. Ma a quali costi e sostenuti da chi?? E qui sono proprio curioso di vedere come la hohe Politik risolverà questo problema di base.

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