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Attendiamo con (poca) fiducia la chiara presa di posizione del Comune di Bolzano.
In una situazione di sasi/invecchiamento cronico della città vi sono degli imprenditori privati, che non mi sono certo simpatici, che propongono una novità. E come per i parcheggi delle bici davanti alla stazione e per tante altre opportunità c'è sempre chi dice no, no, no. E quindi non si fa mai nulla e Bolzano Bozen invecchia. La zona industriale si può sviluppare a sud. E questa riqualificazione è opportunità di lavoro e di nuovi spazi vivibili. Chi dice no non propone mai alternative reali e fattibili. Mah...
P.s. dobbiamo fare un' altro referendum? Io so già chi vince...
Eine Industriezone/Handwerkerzone ist keine Wohnbauzone, sonst können wir das mit den Zonierungen auch lassen und jeder kann überall bauen bzw. muss dann auch nicht von den Baulöwen überteuerte Wohnungen kaufen.
Man wird in seiner eigenen Zeitung schon noch etwas Werbung in eigener Sache machen dürfen.
Bolzano è in mano ai costruttori, da parecchio tempo. Questi, grazie a lobbismo e mantra ripetuti allo sfinimento, spingono per continuare a scavare buche e tirare su palazzi, che per me non sarebbe un problema se prima si andasse a calmierare il mercato (sia affitti, sia acquisto) lievitati grazie ai contributi pubblici e intervenendo quindi su quel numero di alloggi sfitti (intenzionalmente o meno), prima di promuovere megacantieri. Certamente è più facile e più remunerativo per qualcuno lavorare nei retrobottega per convincere il popolino che ciò du cui abbia bisogno è propio un giocattolo nuovo che guarda caso sarebbe facile facile da procurare, anzi è già pronto, basta dire di sì senza far troppe storie.
Non sono contrario a priori, vorrei solo essere sicuro che ci sia effettivo bisogno di alloggi nuovi (e a che prezzi), perchè come ben sappiamo, imprese di costruzione e finanziatori non sono dei benefattori, ma mirano in primis al guadagno massimo possibile. Chi ha soldi ormai si é trasferito fuori da questa conca che d'estate diventa un forno e la cui qualità di vita è compromessa da viabilità e trasporti inefficaci, per non parlare della qualità dell'aria (e di conseguenza del suolo) preoccupanti. E viene a lavorare in città usando la propria auto (una per se e una per l'altro coniuge), perchè questo è un suo diritto.