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Intervista

“L’errore è di Spagnolli: non doveva ricandidarsi”

Cecilia Stefanelli respinge alle recenti accuse del sindaco di Bolzano: “è stato lui a non mantenere la promessa di votare no a Benko”.
Von
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Luca Sticcotti31.08.2015

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Kommentare

Bild des Benutzers Palaia Renato
Palaia Renato 31.08.2015, 18:51
La spiegazione dell'attuale paralisi del Comune di Bolzano è sinteticamente, ma oggettivamente contenuta nella frase iniziale della Stefanelli: "Spagnolli non doveva ricandidarsi". Il confermato sindaco di Bolzano ha scontato pesantemente l'usura dei rapporti politici maturata negli ultimi anni e confermata dall'esclusione degli ecosociali dalla coalizione preelettorale. Tutte le considerazioni di Spagnolli basate su calcoli numerici non hanno alcun valore, perchè è troppo semplicistico affermare che la somma dei voti della vecchia coalizione non avrebbe superato il 50 %. Non c'è controprova e non mi si dica che normalmente i partiti separati raccolgono più consensi, quasi si trattasse di una legge matematica. Le logiche della politica, soprattutto in sede elettorale, smentiscono molto facilmente certe previsioni date per certe. Il nodo della questione è stato ed è il famoso progetto Benko, rispetto al quale il sindaco ha preso posizioni in continua contraddizione con se stesso, minando quel poco di fiducia che i verdi avevano posto sulla sua persona. E' proprio auspicabile una legislatura in un costante equilibrio precario, destinata ogni giorno a confrontarsi con la possibile caduta della maggioranza, oppure è preferibile un commissariamento che consenta di azzerare la situazione politica, arrivando alla successiva tornata elettorale con idee e posizioni più chiare, possibilmente con un ricambio di alcuni o molti protagonisti del passato ?
Bild des Benutzers Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdichnicht 31.08.2015, 22:29
Interessante come una volta affossato il progetto Benko, da un giorno all'altro, il commissariamento sia divenuto non solo accettabile ma addirittura auspicabile. Nel frattempo l'imprendidotere cattivo, nemico pubblico numero uno della sinistra bolzanina, ha contribuito significativamente e gratuitamente nel far fronte all'emergenza profughi. Paradossale!
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