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Commento

Quali sono i bambini 'adatti' agli asili tedeschi?

La SVP di Bolzano cerca di nuovo un sistema per porre un argine al fatto che a Bolzano nelle materne i ‘bambini tedeschi’ sono una minoranza.
Von
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Luca Sticcotti24.02.2016

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Kommentare

Bild des Benutzers ZZ A
ZZ A 24.02.2016, 12:48
Decalogo ammissione all'asilo non tedesco ma sudtirolese: 1. avere il cognome che finisce con una consonante; 2. aver un nonno o un lontano parente che ha combattuto per cecco beppe; 3. mangiare solo prodotti col marchio Südtirol; 4. parlare solo il dialetto; 5. tifare FC Wacker Innsbruck; 6. geneticamente ariani o supergiù qualcosa di simile; 7. ascoltare solo Ö3 o Südtirol 1; 8. bestemmiare esclusivamente in italiano; 9. aver tatuato sull'ombelico Made in Südtirol; 10. sapere differenza tra Heu, Groamet e Pofl. Credo basti.
Bild des Benutzers Massimo Mollica
Massimo Mollica 24.02.2016, 13:33
Che diffrenza c'è tra differenza tra Heu, Groamet e Pofl? #meignorante
Bild des Benutzers Massimo Mollica
Massimo Mollica 24.02.2016, 13:56
Me lo sono fatto spiegare: HEU indica la prima falciata dell'erba, quindi ricresce e la seconda tagliata si chiama GROAMET e infine ricresce di nuovo e la terza falciata si chiama POFL.
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Mensch Ärgerdichnicht 24.02.2016, 13:42
Vi mancano i tempi in cui all'asilo si parlava solo italiano eh?
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Federica Cumer 24.02.2016, 22:26
Non credo proprio che sia questo il punto. E lo sai anche tu.
Bild des Benutzers Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdichnicht 24.02.2016, 22:32
Secondo me il punto dell'"avamposto di idee ed azione" è proprio questo invece, tu no?
Bild des Benutzers Federica Cumer
Federica Cumer 25.02.2016, 21:19
Pensandoci... mi sa che hai ragione :-)
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ZZ A 26.02.2016, 10:08
Vi mancano...., io parlo per me e quello che mi manca non lo immagini nemmeno. Talmente intriso nel tuo ego di superiorità non sai distinguere le diverse sfacettature linguistiche, metonimia, ironia, cinismo, surrealismo, antilogia, chiasmo, ecc.. ma sei subito pronto a dichiarare guerra e sputare sentenze. Come disse Oscar Wilde: Meglio tacere e dare l'impressione di essere stupidi, piuttosto che parlare e togliere ogni dubbio! Concludendo (gerundio presente...ma che te lo dico a fare non ne vale la pena) negli asili di lingua italiana non è mai stato mandato via nessun bambino dal dopoguerra in poi, al massimo accompagnato in un percorso linguistico di integrazione. Non è mai esistita una variante etnica. Negli asili di lingua dialettale, perché non si possono definire di lingua tedesca, attualmente questo succede solo parzialmente in base a criteri del tutto arbitrari, di qui la necessità di trovare una giustificazione apparentemente obiettiva. Nel passato invece venivano cacciati e basta e chi dice il contrario si faccia un autodafé. Leggete la biografia di A. Langer quando lui forte del suo Hochdeutsch si sentiva emarginato in un pensiero dominato tra dialetto e italiano aulico. Attualmente in trentino il trilinguismo è la base per tutti indipendentemente dalle origini, qui no. Siamo anni luce indietro e non solo in questo ambito. Qui si vuole mantenere una spartizione etnica in base ad una pseudo tutela dialettale a carico della collettività. Mantenere il dialetto come base di apartheid etnica, che dopo logicamente si riflette con le sue sfaccettature nel mondo del lavoro, di certo non è mai stata una volontà degli altoatesini di lingua italiana. Se si vuole accusare qualcuno di fare steccati e posti a sedere riservati in autobus come in Südafrika, di certo è meglio che guardi dentro casa sua.
Bild des Benutzers Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdichnicht 26.02.2016, 10:58
"Dal dopoguerra in poi" certo, infatti io mi riferivo al periodaccio prima, non era evidente? Avendo stretti conoscenti negli asili di lingua tedesca, avresti la cortesia di fare nomi, luoghi e date precise? Perchè sennò dai l'impressione di parlare per sentito dire, come dice Benigni: "la gente vede sente e parla, purtroppo vede male, sente poco e parla troppo. Quest'avversione contro il dialetto invece da dove spunta? Perchè sulla predilizione per il Hochdeutsch, non ho molti dubbi, ma anche in italiano esistono molti dialetti. A Bolzano no per ovvi motivi storici, ma per questo non c'è bisogno di prendersela con il dialetto tedesco, non credi? Sulla spartizione etnica hai ragione: c'è gente che la vuole mantenere, come c'è gente che la vuole eliminare. Ogni genitore avrà il diritto di poter mandare il figlio nella scuole che vuole o no? La storia del Südafrika poi mi lascia completamente al buio, chi avrebbe accusato chi di che cosa?
Bild des Benutzers ZZ A
ZZ A 26.02.2016, 11:32
Certo potrei fare noni e cognomi ma non mi trascino più in questo inutile dibattito logorroico e superato dalla realtà che sta alle porte. Nuovamente citando Oscar Wilde: "Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza" oppure " Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza" e l'idiota sono io logicamente.
Bild des Benutzers Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdichnicht 26.02.2016, 11:56
Quindi lanci il sasso e nascondi la mano? Bah, che noia... Ad ogni modo da persona educata quale sono non voglio certo contraddirti e dato che non mi costa molto essere cortese con le persone di cui non m'importa niente, ti auguro una buona giornata! Mahlzeit!
Bild des Benutzers Alessandro Zuech
Alessandro Zuech 26.02.2016, 10:40
Il rischio è che quei tempi manchino a coloro che vivono e si alimentano politicamente di nazionalismo, frangia etnicamente trasversale e ben rappresentata da ambo le parti. Lo sbiadire di quel triste e decrepito ricordo richiede nuove paure e steccati altrimenti ci si apre e ci si confonde. Sia mai!
Bild des Benutzers Federica Cumer
Federica Cumer 24.02.2016, 22:27
Questo non aiuta il discorso.
Bild des Benutzers Massimo Mollica
Massimo Mollica 24.02.2016, 13:32
Tutto questo è agghiacciante e anacronistico. Ci si batte per i confini per poi ricrearne in casa propria.
Bild des Benutzers Italo C.
Italo C. 25.02.2016, 15:49
La destra tedesca decide di non partecipare per via dello sbarramento al 3% e la sammelpartei è pronta ad intercettarne l’elettorato! Con queste uscite sembra di essere tornati indietro agli anni settanta, alla lotta contro l’assimilazione - per intenderci... Cosa dice l’area sociale della svp? Tace?
Bild des Benutzers Martin B.
Martin B. 25.02.2016, 21:06
Wieso muß der soziale Flügel bei ethnischen Diskussionen eine andere Position haben? Bei Katalanen, Basken, Schotten, usw. sind "Links-Sozialisten" doch auch strikte Verfechter der eigenen Ethnie. Das der Wille zum Konsens in diesem Parteispektrum höher ist, ok, das stimme ich zu. Im übrigen sehe ich das ähnlich wie Herr Kripp: erst die Unabhängigkeit von jedem einsprachigen Nationalstaat würde die Chance zu einem ähnlich befreiten und gleichberechtigten Sprach-Umgang wie in der Schweiz erlauben.
Bild des Benutzers Alessandro Zuech
Alessandro Zuech 26.02.2016, 08:57
La cosa è perfettamente coerente con i reticolati ai confini oggi tanto in voga.
Bild des Benutzers Karl Gudauner
Karl Gudauner 27.02.2016, 19:13
Al tempo! Invece di alimentare facili indignazioni che non rivelano altro che i pregiudizi di chi li esternalizza, proviamo a ricomporre il quadro della questione che suscita tante emozioni. C'è da una parte il diritto all'insegnamento nella madre lingua, e questo va riconosciuto e rispettato. C'è dall'altra il diritto che garantisce ai genitori libertà nello iscrivere i bambini in un asilo di lingua tedesca o di lingua italiana. Ai tempi, in cui tale norma è stata definita, a nessuno sarebbe venuto in mente che questo diritto di scelta in futuro potesse in qualche modo creare dei problemi. Sta di fatto che con l'iscrizione massiccia negli asili di lingua tedesca di bambini di lingua italiana o di un'altra madre lingua si è assistiti ad uno sbilanciamento all'interno di queste strutture, per quanto riguarda l'utilizzo della lingua tedesca. Ed è ovvio che, quando i bambini non hanno una base comune nella lingua di comunicazione nell'asilo, vi si debba ricorrere ad un adattamento delle metodologie di comunicazione ed a improvvisazioni ad hoc per venirne a capo. Con ciò non è compromesso il diritto all'insegnamento nella lingua madre, ma tali situazioni possono andare a scapito della qualità dell'apprendimento. L'importanza della qualità dell'insegnamento fin dalla prima infanzia è fuori discussione. Ora, la politica si è occupata della questione ed ha avviato un confronto con l'Assessore per trovare delle soluzioni, ipotizzando anche dei test sulla padronanza della lingua di insegnamento. I responsabili a livello comunale ed a livello provinciale fanno bene ad affrontare il problema. Credo, però, che sia in primo luogo di competenza degli esperti di pedagogia trovare le soluzioni più confacenti. E non è concepibile che a livello politico si decida di ripiegare su soluzioni meno costose tanto per non dover mettere mano agli stanziamenti previsti e reiterati da tempo. Serve una soluzione che dia serenità sia al personale coinvolto che ai genitori. Mi auguro che tutti ambiscano a trovare soluzioni di qualità e condivise. In tale prospettiva mi sembra opportuno invitare gli esperti anche ad individuare degli spazi e delle metodologie per insegnare il dialetto tedesco. Servirebbero, inoltre, ulteriori sforzi per valorizzare il Hochdeutsch nell'insegnamento e come ponte tra le culture più accessibile a chi è di madre lingua italiana.
Bild des Benutzers Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdichnicht 27.02.2016, 20:32
Ecco un commento intelligente sulla questione!
Bild des Benutzers Martin B.
Martin B. 28.02.2016, 00:42
Einverstanden. Es bleibt komplex.
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