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In Italia si è costretti all'obbligatorietà proprio perché l'ignoranza trionfa e chiunque si improvvisa medico. Per questo siamo in fondo alle classifiche europee e - senza obbligo - mettiamo a rischio gli altri. Riguardo all'Austria, la ministra mette in risalto proprio il problema principale e cioè quello del morbillo, da cui è nata tutta la polemica. Loro non ce l'hanno obbligatorio e infatti sono bassini nel ranking vaccinale.
http://apps.who.int/iris/bitstream/10665/44855/1/9789241503396_eng.pdf?ua=1
Mi ricordo una ricerca fatta nel 1998 dall'Istituto Pedagogico tedesco insieme con l'Astat sul ritardo scolastico. C'era in quel periodo la strana moda in certi circondari di iscrivere i figli a scuola con un anno o due di ritardo "perchè non maturi per la scuola" a seguito di un certificato pediatrico. L'incidenza di questo fenomeno, che riguardava esclusivamente la scuola tedesca, facendo riferimento ai circondari statistici era strettamente collegata all'incidenza del rifiuto di vaccinazione, con punte nel circondario di Naturno e in quello di Lana, andandosi ad affievolare man mano che ci si allontanava dal Burgraviato. La correlazione fu scoperta per caso. Naturalmente non era permessa dal punto di vista statistico e della privacy l'affermazione che chi non vaccina i figli è più proteso a non mandarli a scuola con sei anni e viceversa. I collaboratori della ricerca di allora però conoscono bene quale sia il collegamento.