Stefano Fattor si diceva, è nelle peste, si lamenta, su un giornale locale che il suo gioiellino così tanto voluto e strenuamente difeso, non potrà funzionare come lui e gli altri di Ecocenter e Apa ci hanno per lungo tempo promesso.
Il miglior inceneritore del mondo, il più pulito, il più bello, la meraviglia da 125 milioni di euro, ormai quasi pronto, i cui primi collaudi sono già stati fatti, ma nulla si sa di come siano andati, pur essendo stato progettato per trasformare i rifiuti provinciali in energia elettrica e acqua calda per il teleriscaldamento, produrrà solo energia elettrica mentre quasi tutto il resto del calore se ne va in fumo. Si tratta di circa 7 milioni di euro all'anno persi. Perché? La colpa naturalmente è di altri, di Ecotherm (SEL) che non preparato le tubazioni per riscaldare mezza città, ospedale compreso. Anzi non ha fatto proprio nulla, non ha nemmeno un progetto definitivo, solo qualche studio di fattibilità e convenienza economica. Wolfram Sparber che oltre ad essere presidente di SEL è anche presidente i Ecotherm afferma che la colpa naturalmente non è sua ma di altri, della provincia che ha inserito il progetto nei piani di risparmio, in poche parole la provincia ha detto: “arrangiatevi”. Per portare avanti il teleriscaldamento occorrono 60 milioni da spendere nei prossimi 6 anni. Ma nessuno li ha. Per trovarne almeno 30 Ecotherm cerca di vendere il proprio 50% a SEAB alla quale però mancano 4,8 milioni di € per saldare il conto, poi dovrà trovarne altri 30 per portare avanti il progetto. Viste le casse del Comune e i tempi che corrono, penso che il teleriscaldamento sarà finito nel mes del mai dell'an del miga.
E l'inceneritore o termovalorizzatore come si ostinano a chiamarlo? Niente, non teleriscalderà nessuno o quasi, non incasserà i 7 milioni di euro ma dovrà comunque pagare il mutuo e relativi interessi. Come farà? Semplice, aumenterà la tariffa per lo smaltimento dei rifiuti che già viene calcolata tra i 123 e i 163 euro a tonnellata, ovvero pagheremo noi. Ma è tutto qui? Certamente che no Fattor non lo dice ma sicuramente lo sa, i certificati verdi vinti sulla carta saranno calcolati sulla effettiva quantità di energia immessa in rete, teleriscaldamento compreso e in relazione alla effettiva resa energetica dell'impianto. L'efficienza energetica del vecchio impianto è pari al 0,40 e quella del nuovo non si discosterà di molto e se non supererà lo 0,65 non riceverà i certificati verdi. Senza il teleriscaldamento la vedo dura. Parma, l'altro inceneritore che aveva vinto sulla carta milioni in certificati verdi li ha già persi. Dunque niente certificati verdi, niente altri milioni e chi pagherà il mutuo? Pantalone naturalmente, i soliti cittadini con il solito sistema della tariffa. Ma se la tariffa per l'incenerimento dei rifiuti già alle stelle, continuerà a salire causa la genialità dei nostri tecnici e la fame compulsiva di energia a tutti i costi dell'ex assessore Laimer, continuerà a salire, i Comuni continueranno a conferirgli tonnellate e tonnellate di rifiuti? Non credo, Comuni e cittadini già alle prese con una crisi che li sta strozzando non potranno fare altro che diminuire la produzione di propri rifiuti in modo da ridurre i conferimenti all'inceneritore. È quanto stanno già facendo diversi Comuni come Bolzano, Bressanone, la val Pusteria e Val Venosta, Merano sta studiandoci sopra, tanto per nominarne alcuni. L'inceneritore è stato progettato per smaltire 130.000 tonnellate di rifiuti all'anno ma anche questi non ci sono, nel 2011 erano 105.000 e causa la crisi continuano a calare. Cosa ci bruceranno? A quali costi? A quali costi per la salute e l'ambiente?
Questo inceneritore sta diventando una patacca, pagata a peso d'oro ma sempre una patacca, anzi una patacca bollente.
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