. Dalla sua nascita, nell'estate 2009, e fino alla recente storia fatta di epurazioni, una ristretta elite di persone ha fatto il bello e il cattivo tempo dell'organizzazione lasciando inascoltati i suggerimenti provenienti da attivisti e simpatizzanti. Ma veniamo ai fatti: era da molto tempo che lo strapotere interno della coppia Fortini-Vedovelli ( lui consigliere comunale a Bolzano) prevaleva sull'attivismo di Perugini (presidente della sezione locale movimento 5 stelle). Andreas Perugini ha sempre promosso la democrazia in rete e la stesura condivisa del programma via Facebook ma alla coppia Fortini-Vedovelli è sempre spettata l'ultima parola ed ogni decisione condivisa veniva cambiata a loro piacimento. Il conflitto si è inasprito negli ultimi mesi, a ridosso delle elezioni provinciali e la polemica rischiava di bloccare la campagna elettorale. A quel punto è intervenuto Alessandro Borzaga, anche lui tra i fondatori, che ha dapprima chiamato in disparte Teresa Fortini chiedendole di rinunciare al suo ruolo di primadonna e di proporsi in maniera egualitaria nella gerarchia interna. Egli inoltre ha diffuso due lettere interne in cui proponeva ai 2 consiglieri comunali di rimanere nella loro posizione evitando di occuparsi di elezioni provinciali (in special modo nei confronti di Vedovelli per questioni di parentela). Contemporaneamente egli proponeva un nuovo assetto democratico ed egualitario nell'organizzazione. A quel punto si è manifestata la reazione scomposta della coppia e di un gruppo di 10 attivisti firmatari che con un documento-choc paventavano la loro uscita e la loro non-candidatura nel caso che Borzaga si fosse presentato alle elezioni. Il terremoto e la spaccatura provocati da tali documenti rischiavano di far saltare le primarie che si sarebbero svolte di lì a pochi giorni. Borzaga è rimasto fermo con la sua candidatura come lo stesso Perugini che in quei giorni era stato costretto a lasciare la presidenza dell'amministrazione e della pagina FB principale. Pertanto il giorno prima delle primarie il gruppo dei 10 firmatari annunciava la partecipazione alle stesse rimangiandosi le parole scritte. Solo tre di essi, per coerenza, rinunciavano alla candidatura. Va aggiunto che tra i firmatari c'era lo stesso Kollensperger che successivamente dichiarava di aver aggiunto la propria firma sulla fiducia, mentre era in vacanza al mare e senza aver letto il documento( !?!?!? ). Sempre tra i 10 c'erano l'attuale candidato ex Ladins Pedevilla e un tale Volcan, entrati nel movimento da perfetti sconosciuti circa un mese prima e certo non a conoscenza delle dinamiche interne. Il 1° luglio, dopo alcuni tentativi di affossamento, si svolgono le primarie. I numeri parlano chiaro:
Kollensperger 26 Perugini 25 Borzaga 15 Pedevilla e Fortini 13 Pifano 12 e via a seguire.
A quel punto, a parte la sorpresa Kollensperger, la candidatura di Perugini e Borzaga sembra blindata e la convinzione di aver riportato la democrazia nel movimento sembra essere avallata dalla votazione dell'assemblea popolare aperta. Nelle due successive riunioni del comitato elettorale a cinque stelle si respirava un'aria distesa. Peccato che, dietro le quinte, con l'afa estiva, qualcuno stava tramando nel torbido, corroso dall'invidia e dal rancore per mettere in atto un grave complotto. Ma questo verrà raccontato nelle prossime puntate.
P.S. : le ultime parole famose:
” il gruppo sottoscrittore comunica che è disponibile a candidarsi alle prossime elezioni provinciali insieme ad altri attivisti che vorranno partecipare ma ritiene incompatibile la propria candidatura con quella di Alessandro Borzaga” ( dalla prima lettera dei 10)
“per non danneggiare il movimento e consentire un regolare svolgimento della serata "graticola", vista anche la presenza di Riccardo Fraccaro, ed in segno di rispetto delle graticole periferiche, il gruppo firmatario della presente lettera ha deciso di essere presente alla serata di lunedì. Pur nel rispetto delle scelte dei votanti, ci riserviamo ulteriori decisioni se le nostre richieste resteranno inascoltate ed in generale il clima di lavoro nel gruppo non migliorerà.”( dalla seconda lettera dei 10)
Alessia Giangrossi
Cinzia Mataloni
Francesca Morrone
M. Teresa Fortini
Claudio Volcan
Josef Pedevilla
Marco Casarin
Paolo Giacomoni
Paul Koellensperger
Pierluigi Gaianigo
Secondo voi queste persone meritano di sedere in un istituzione democratica ?
di seguito le lettere per le quali sarei stato espulso
RIPRISTINARE LA DEMOCRAZIA ALL'INTERNO DEL MOVIMENTO 5 STELLE ALTO ADIGE.
Nelle nostre riunioni e su Facebook assisto imbarazzato a lunghissime diatribe e infiniti conflitti nel nostro movimento locale. Per risolvere i problemi e rendere più fluida l'attività basterebbe seguire alcune regole dettate dal buonsenso, da esperienze precedenti e da chi si occupa di risoluzione dei conflitti. Recentemente abbiamo fatto una riunione con moderatore. In tal modo sono stati trattati e votati diversi punti, tutti hanno potuto parlare ed esprimere il proprio punto di vista, non si sono creati i gruppi di potere, si è votato su tutti i punti e si è concluso ad un orario decente. Credo che sia un buon primo passo. Bisogna proseguire in questa direzione e darci una struttura articolata che consenta a tutti di esprimere le proprie potenzialità in svariati campi ed eviti ad altri di sobbarcarsi tutto il peso della responsabilità. Scendendo nei particolari proporrei di istituire un coordinatore generale e/o un segretario a rotazione poi dei gruppi di lavoro tematici oltre ad un moderatore e un segretario verbalizzante per ogni riunione. Vorrei anche che si riequilibrassero alcune dinamiche relazionali distorte. Per cominciare suggerirei che i signori Vedovelli e Filippi facessero i consiglieri comunali e basta. Questo perchè è il loro mandato e perchè è loro il compito di rispondere agli elettori e portare in comune le istanze dei cittadini. Come dice Grillo essi dovrebbero essere un cuneo tra la popolazione e le istituzioni pertanto è bene che Claudio e Alberto facciamo un passo indietro per quanto riguarda la leadership del movimento locale e le questioni riguardanti le elezioni provinciali. È importante poi dare voce a nuove persone valide appena entrate nel movimento anche perchè spesso possono essere intimorite dal fatto che, nei nostri incontri, a prendere la parola sono spesso le stesse persone. Voglio aggiungere la considerazione fondamentale di questa lettera che deriva dalla mia modesta esperienza in vari tipi di associazionismo (sportivo, religioso, cooperativo e politico). Ho potuto notare in maniera molto netta che quando a condurre un’organizzazione c'è una coppia composta da marito e moglie si creano delle dinamiche relazionali e di gruppo anomale che portano a eccessiva concentrazione di potere e di controllo e quasi sempre sfociano in divisioni, fazioni e spaccature. Questo esula dal giudizio personale e dalla onestà intellettuale delle persone prese singolarmente. Chiedo pertanto a tutti a tutti di fare una profonda riflessione, di fare un passo indietro con umiltà, di prendere una posizione egualitaria all'interno del movimento e di impegnarsi al massimo di una o due tematiche evitando di occupare tutti i ruoli e tutte le postazioni. A proposito di elezioni provinciali vorrei che tutti ci chiedessimo: “siamo qui per far eleggere uno, due o tre consiglieri che vadano fare qualcosa di rivoluzionario in consiglio provinciale nell'interesse di tutti e del pianeta o ci stiamo dando da fare per far eleggere noi stessi o per far eleggere i nostri amici, mariti, fidanzate e quelli che ti stanno simpatici? Alle persone del secondo tipo chiedo se ha senso continuare o se è meglio farsi da parte per un po di tempo e per rientrare più avanti in punta di piedi con un po di umiltà. Un punto fondamentale prima delle elezioni sarà istituire uno o più portavoce anche perchè un'altra domanda che dobbiamo farci sarà questa: siamo portavoce di noi stessi o di tutto il movimento? Credo che nessuno abbia diritto di auto proclamarsi leader. Una eccessiva concentrazione di leadership in una o più persone impedisce la valorizzazione dei singoli attivisti. Mi auguro che questa riflessione serva a riportare equilibrio tra gli attivisti, più educazione e coesione nelle riunioni e una attività più efficace per il bene collettivo.
Alessandro Borzaga
Come ovviare al deficit di democrazia interna ?
Per essere propositivo e per completezza vorrei fare delle proposte concrete per migliorare le nostre relazioni interne e regolamentare le attività del movimento 5 stelle alto adige.
Prendo ad esempio l'attività del passamano. Quando è nato il progetto del negozio dell’usato gratuito, eravamo una ventina di persone provenienti dal movimento transition town, dal movimento decrescita felice e da altre svariate esperienze. Nonostante la partenza col botto e il successo dell'iniziativa, da subito si sono verificati conflitti tra persone e tra gruppi e si sono verificati litigi, fazioni e tentativi di golpe interni. Per ovviare a questo, dopo qualche mese si è creata l'associazione di promozione sociale passamano con presidente, direttivo e soci. Inoltre si è fatto lo statuto con ben evidenziati i valori fondanti cioè la gratuita’, la solidarietà, l'ecologia, il riciclo e il riutilizzo. Successivamente si sono verificati nuovi conflitti di natura etica e comportamentale (vendita di oggetti anche sotto banco e discriminazione razziale) per questo è stato redatto un regolamento molto dettagliato che, dopo essere rimasto in visione per un mese è stato approvato dall'assemblea . Poi si sono definiti i ruoli: c’è chi si occupa di libri, chi dei vestiti, chi della sartoria e ognuno ha un pezzo di responsabilità oltre ad avere ben chiari i turni settimanali di presenza. Risultato: tutto fluisce con ordine, nessuno si ammazza di fatica, si fanno poche riunioni (una ogni due o tre mesi) e con lo stesso ritmo si fanno cene conviviali. Io stesso ne ho tratto un enorme vantaggio personale: pur essendo il presidente e il proprietario del negozio non mi tocca fare il capo (odio comandare ancora più di essere comandato), non mi tocca essere lì tutti i giorni a controllare e soprattutto faccio poca fatica. Mi posso permettere anche non esserci se lavoro o se vado in ferie. Chi detta legge al passamano sono lo statuto, il regolamento, la fiducia reciproca e l'autoresponsabilizzazione. Ecco, io proporrei che, anche da noi movimento 5 stelle alto adige, si dia attuazione allo statuto, si scriva un regolamento interno e una carta dei valori. Inoltre vanno nominati il coordinatore, il portavoce, il tesoriere a rotazione e vanno fatti i gruppi tematici (tav, rifiuti, scuola, lavoro, immigrazione etc.) con i rispettivi referenti. Il tutto senza vertici, capi, capetti, leader o persone autoproclamatesi tali. La democrazia ha bisogno di regole chiare. Il movimento 5 stelle Bolzano è nato nelle riunioni dell'estate 2009 alla biblioteca del mondo, poco prima delle elezioni comunali. Dopo 4 anni non ha ancora una struttura definita. Credo che sia giunto il momento di istituirla per mettere fine a conflitti e prepotenze interne al fine di poter svolgere al meglio l'attività a favore dei cittadini. Questo è ciò che intendo come ripristino della democrazia interna. Cosa che va fatta prima di proclamarsi paladini della democrazia liquida on-line e della democrazia diretta.
saluti Alessandro
p.s. : tra breve risponderò alla richiesta di dimissioni
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