The Symphonic Ellington domani a Trento

L'Ellington militante che pochi conoscono martedì 30 aprile al Teatro Sociale di Trento (ore 21). Con il pianista statunitense Uri Caine brilla l'astro perenne del Duke più mimetico e meno battuto. Eppure a tratti più sorprendente. Potremo ascoltare tre gemme di un florilegio d'eccezione, Three Black Kings, A New World a - Comin', Harlem, grazie alla Bomporti Jazz Band, all'Orchestra Sinfonica del Conservatorio Bonporti di Trento sotto la direzione di Giancarlo Gazzani e il coordinamento di Roberto Cipelli. L'aspetto più intrigante della serata è che questa musica è nata dalla lettura di un testo eretico intitolato per l'appunto A New World a - Comin', che Ellington aveva distillato e propagandato addirittura in una trasmissione radiofonica trasmessa nell'area newyorkese, attraverso la lettura e una musica composta ad hoc. Da sempre circondato da un'aurea di concentrata distinzione, Ellington è stato un maestro di stile e un compositore straordinario (l'apporto di Strayhorn è importante ma non decisivo), capace di assorbire ogni individualità in un flusso magnetico unico. Ciò che lascia sorpresi è la carica rivoluzionaria di questa musica legata a una precisa rivendicazione di diritti per il popolo nero che si svela con la potenza e la delicatezza di un genio della musica e dell'eleganza (Anderson & Sheppard i suoi esclusivi fornitori). Aggiungiamo la versaltilità di Uri Craine, un pianista tra i pochi a possedere la cultura di una conoscenza profonda del verbo classico e improvvisativo nel rigore filologico di un'interpretazione dal nitore incandescente, per rendere imperdibile The Symphonic Ellington, il rovescio di una medaglia che compone la magia immacolata di un maestro del Novecento.