Sig. X: "... Il parco della stazione ormai è in una situazione di forte degrado, ma io non ricordo grandi sforzi intrapresi per contrastare il fenomeno. Se escludi i prati del Talvera, si tratta dell’unica area verde del centro. Ma cederla ad un privato che ne vuole fare ..."
Sig. Y: " ... Beh ma basterebbe valorizzarlo, non è necessario distruggerlo. Boicottare il funzionamento di ciò che è pubblico è da sempre un metodo privilegiato per incentivare la privatizzazione ..."
Sig.ra K: " ... Questo parco fa schifo e i Bolzanini, persino gli uomini, hanno paura ad attraversarlo, non parliamo neanche di trascorrerci qualche ora. Se guardate i parchi a Innsbruck o a Trento... quelli si sono posti piacevoli!!!"
Sig. Y: "Basta muoversi fino a Trento per capire che rivalutando e valorizzando un luogo pubblico come il parco di fronte alla stazione, da anni degradato a zona di spaccio e rifugio per senzatetto e vagabondi, ristrutturandolo con intelligenza (vedi taglio di siepi per una maggiore visibilità, innesto di piante e pulizia certosina dei vialetti, più un controllo capillare del movimento delinquenziale che gravitava oramai incontrastato ma oggi completamente debellato) si riesce a restituire un'area importante alla cittadinanza, che ha recuperato la fiducia nel frequentare il parco e ha risposto con POSITIVITÁ ed ORGOGLIO CITTADINO, ritrovandosi quotidianamente a percorrerlo con bambini ed animali, come è normale che sia, soprattutto se si tratta di un polmone verde in pieno centro città. A Bolzano manca la sensibilità necessaria, mentre è molto considerato l'aspetto economico di un progetto (KAUFHAUS BZ n.d.b.) che non credo diventerà risorsa di tutti e per tutti ... ricordiamo quello che succede ora per quando sarà il momento di eleggere il nuovo sindaco, ricordiamocene sempre quando si tratta di decidere chi ci rappresenta in politica, non dimentichiamocene ..."
Sig. Q.C. : "Fa impressione leggere come molti cittadini\e (vedi la Sig.ra K !) si fermino alla superficie delle cose, all'apparenza senza fare alcun ragionamento o approfondimento sulle cause del degrado, le possibilità di risanamento, e sulle conseguenze di certe proposte di riqualificazione urbana.
PRIMO: il parco è degradato perché da almeno dieci anni il comune lo ha abbandonato a se stesso, senza adoperarsi per valorizzarlo. Si è limitato all’ordinaria manutenzione. Le piscine sono state chiuse, non ci sono attrazioni per i cittadini, adulti e bambini.
SECONDO: la sua frequentazione da parte di persone emarginate e devianti è dovuta alla presenza in zona di numerosi servizi assistenziali che distribuiscono pasti e offrono ospitalità notturna. La vicinanza alla stazione ferroviaria, un non luogo per eccellenza, come in tutte le altre città con stazioni nel centro cittadino (vedi Platzspitz Zurigo e Berlino Bahnhofzoo tanto per fare gli esempi più noti) non aiuta a migliorarne la frequentazione.
TERZO Il parco è una testimonianza storica ottocentesca di disegno urbano che va conservata nella sua integrità e tutelata. È vigente un vincolo di tutela degli insiemi che serve a preservare zone cittadine di particolare pregio paesaggistico, architettonico, storico e di memoria collettiva. Il Comune che ha posto il vincolo ora intende arbitrariamente cancellarlo.
QUARTO Il parco è un bene pubblico irriproducibile una volta edificato, se non a scapito di enormi risorse pubbliche.
QUINTO lo spazio pubblico è un segno di civiltà urbana in una città che tiene ai valori della sua comunità di cives.
SESTO (…)
Ognuno di questi punti ed altri ancora varrebbe un articolo di approfondimento.
Se questa città non è più capace di riconoscersi nella tradizione urbana europea, che fa ed ha fatto degli spazi pubblici, piazze, parchi, giardini, mercati comunali, un primato di eccellenza, come vi immaginate che sia il suo nuovo concetto di qualità urbana?
Cedere uno spazio pubblico della città, un parco, per realizzare un centro commerciale, mi sembra contro ogni senso comune dell'interesse pubblico ed agli antipodi del concetto di città come luogo in cui, per il bene di tutti, l'interesse privato è subordinato a quello collettivo.
Un Comune che ha perso il senso della municipalità, della città, e cittadini disaffezionati al bene pubblico, perché hanno perso coscienza di essere parte di una collettività, sono la causa della morte della città. Non esiste un parco degradato di persé, ma esiste una comunità che si disinteressa di questo spazio pubblico e ne ha dimenticato il valore per l'identità cittadina.
La qualità dello spazio pubblico è lo specchio della civiltà urbana*.
Recuperiamo quindi un po' di orgoglio per lo spazio pubblico, come hanno fatto i trentini per il loro Parco della Stazione, e come fanno tutte le città che possono vantarsi di una tradizione urbana. Non sarà un centro commerciale a risolvere il degrado urbano, ma il senso civico dei suoi cittadini e dei rappresentanti politici della città."
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* Per un approfondimento, leggete la Carta dello Spazio Pubblico
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