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L’Alto Adige ai tempi del digitale

Fra poco meno di una settimana la pubblica amministrazione dovrà utilizzare solo documenti digitali. Schatzer (presidente del Consorzio dei Comuni): “Siamo a buon punto”.
Di
Ritratto di Sarah Franzosini
Sarah Franzosini05.08.2016

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Ritratto di Dai retta a un cretino
Dai retta a un cretino 5 Agosto, 2016 - 16:27
Siamo a buon punto...stiamo facendo formazione dal mese di luglio... In realtà il decreto a cui ci si riferisce è del novembre 2014 (!) e prevedeva, per via della complessità e delicatezza del passaggio, ben 18 mesi, di tempo per adeguarsi. Quindi la legge è entrata in vigore 18 mesi fa e il 12 di agosto il processo doveva essere completato. E invece in perfetto stile italiano si inizia a fare qualcosa a un mese dalla scadenza...figuriamoci quanto saranno preparate le ns amministrazioni ! Se poi uno fosse un pochino pignoletto e si informasse scoprirebbe che la legge che entra in vigore è addirittura del 2005 (sì, avete letto bene, 2005, 11 anni fa...) La verità è che c'è un'enorme confusione e che per le amministrazioni sarà un passaggio tutto meno che indolore. Certo, chi è causa del suo mal pianga se stesso, se non fosse che poi ci vanno di mezzo i cittadini. Il tutto aggravato da quanto già riportato nell'articolo ossia che il Sudtirolo non è che poi eccella più di tanto nel campo informatico e che per alcuni aspetti sia anche indietro persino rispotto allo scalcagnato resto d'italia. Ma forse ce la caveremo perchè, è notizia di oggi, da Roma arrivano notizie di una probabile sospensione del decreto. La cosa darebbe il tempo di gestire il difficile passaggio in un modo serio ma ahimè ho il sospetto che nel caso di sospensione le amministrazioni, invece che lavorare per farsi trovare preparate alla nuova data, ne approfitteranno per non fare nulla come di fatto è successo dal 2005 fino ad oggi.
Ritratto di Martin Federspieler
Martin Federspieler 5 Agosto, 2016 - 21:59
In einem Punkt würde ich widersprechen: dass die kleinen Gemeinden bei solchen Umstellungen/Anpassungen allgemein größere Probleme hätten als die Großgemeinden. Ich denke das ist von Gemeinde von Gemeinde sehr verschieden und hängt von anderen Faktoren viel mehr ab als von der Größe einer Gemeinde. So hatten z.B. laut meiner Wahrnehmung die größeren Gemeinden (und noch mehr die Landesverwaltung) mit der Umstellung des Haushaltssystems und des Buchhaltungsprogramms mehr und länger zu kämpfen als die meisten kleinen Gemeinden. Und das wird auch bei der Umstellung auf die digitale Verwaltung wohl nicht anders sein. Eine personell und technisch gut aufgestellte überschaubare Verwaltungseinheit wird immer flinker und anpassungsfähiger sein als ein Moloch. Dennoch weht der Wind munter in Richtung Zentralisierung ....
Ritratto di Dai retta a un cretino
Dai retta a un cretino 2 Settembre, 2016 - 17:03
Centralizzazione...in effetti sembra essere la parola chiave in questi giorni. Sembrerebbe infatti la soluzione, in realtà è un'arma a doppio taglio molto pericolosa e fondamentalmente inutile. La vera soluzione non è la centralizzazione (ma siamo seri: gli esempi di centralizzazione secondo voi hanno mai funzionato ?) ma un approccio collaborativo basato sulla condivisione delle risorse e delle competenze. Si ottengono gli stessi risultati ma si mantiene l'autonomia gestionale del singolo Ente che oltre ad essere sancita dalla Costituzione (che piaccia o meno il titolo V è ancora presente nella Costituzione) è cosa buona anche in termini di efficienza ed efficacia. Molto carina è la posizione della Provincia: se si tratta di essere dalla parte di chi viene assorbito da un ente più grosso (cioè quando lo Stato italiano vuole centralizzare cose della Provincia) urlano allo scandalo e fanno le barricate, quando sono invece loro dalla parte del centralizzatore allora si comportano peggio dello Stato nei loro confronti. Tutto il mondo è paese...
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