Benko auf dem Altar

IL Movimento 5 stelle è preoccupato dalle affermazioni del sindaco di Bolzano sull’ affare Benko : “«I danni che dovremmo pagare potrebbero farci fallire» giornale “Alto Adige” – 10 giugno 2015. Cosa significa questa affermazione ? Che margine di trattativa ancora esiste? Che ruolo possono avere i consiglieri Comunali ? Il dibattito è ancora aperto o ci stiamo prendendo per i fondelli ? Evidentemente questa situazione è il frutto avvelenato della cosiddetta ( ma appropriatamente nominata) legge Benko , che esclude i cittadini e anche le istituzioni ( il consiglio) dalle decisioni sullo sviluppo di parti importanti della città. Le parole del sindaco sono gravi , ma ancor più grave è la sua poca chiarezza sulla questione, che interessa tutta la città. Chiediamo massima trasparenza: quanto l’ amministrazione e in particolare ui e la sua ex giunta sono compromessi in questo affare? E’ ancora possibile che i cittadini e i consiglieri decidano liberamente o debbono sottostare ad un ricatto ? E’ evidente che il sindaco è in confusione o in malafede, arrivando addirittura a prospettare un referendum cittadino su qualcosa che è già deciso. Se così fosse il progetto deve comunque essere fermato e gli eventuali danni non debbono essere pagati dalla città, ma dallo stesso Sindaco. Il Movimenti propone: Stop progetto Benko Ridiscussione cittadina del progetto Modifica della Legge Benko

Was Rudi Rieder da schreibt, ist mir gestern auch aufgefallen... heisst das etwa, dass der BM etwas im Namen der Gemeinde vereinbart hat was wir dann alle ausbaden müssen? Es ist an der Zeit die Katze aus dem Sack zu lassen, Herr Spagnolli!!!

Benko hat sicher am allerwenigsten vor einer Volksabstimmung Angst, bei anderen wäre ich mir nicht so sicher...

Alla faccia di chi vuole la democrazia diretta! Ma quando tale democrazia (leggi bolzanini) è pro Benko allora non vale! Perché si ha paura di consultare la popolazione e in base al suo volere adeguarsi? Comunque se la riqualificazione da parte di Benko non si fa propongo di mettere una targa a memoria posizionata nel parco e davanti agli edifici in stato di degrado, con su scritto: "qui ha vinto l'interesse di pochi sulla volontà di molti" .