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Siamo già in campagna elettorale e una parte della SVP rincorre la destra. Vogliono umiliare Bolzano Bozen. Spero che la città se lo ricordi in futuro!
E dove starebbe la notizia? Che Bolzano, ossia il capoluogo non conti nulla è chiaro e lampante da sempre. La città, che capoluogo è solo quando le si deve sbolognare qualcosa di sgradevole, subisce costantemente umiliazioni di ogni sorta senza che per altro nessuno se ne faccia poi un grande cruccio. Vi ricordate quando il vecchio sindaco Spagnolli, provocatoriamente (era ormai a fine corsa e senza nulla da perdere) rivendicò un ruolo che, in un mondo normale spetterebbe senza discussione al capoluogo, ossia la presidenza del Consorzio dei Comuni? Fu sommerso oggetto dell’ilarita generale, deriso da tutti. E l’attuale rivendica la vicepresidenza (ossia il nulla) come un successo!
La verità è che se si vuole sedere in certi tavoli, occupare certi ruoli, si deve implicitamente accettare questo stato di cose. E delle (legittime) speranze ed aspirazioni della città chissenefrega. Realpolitik la chiamano... Spero che di questo, signor Mollica, i cittadini di Bolzano, si ricordino alle prossime elezioni.
Concordo in parte con le Sue considerazioni. Che Bolzano conti poco nel consorzio dei comuni è anche colpa di Bolzano stessa che si è sempre atteggiata come superiore agli altri (provato sulla mia pelle). Che ci sia poca considerazione comunque è vero. Ma il problema anche qui è che Bolzano Bozen non ha mai fatto squadra, non ha mai battuto i piedi. Oggi però c'è Caramaschi, uomo di una concretezza eccezionale.
I cittadini di Bolzano, prima di ricordarsene alle prossime elezioni, secondo me dovrebbero prendere coscienza di se stessi. Alcuni della SVP stanno facendo una guerra spietata contro i lupi per gli interessi dei contadini e cacciatori (e questa non è politica ma populismo). Chi fa invece gli interessi di chi abita in una città di 100.000 abitanti? Chi tutela i commercianti dalle spaccate, i cittadini dal traffico e smog? Chi fa la voce di coloro che non trovano lavoro o tirano la cinghia? Nessuno.
Ultima considerazione. Nei prossimi anni la città cambierà notevolmente e in meglio. E questo senza considerare la riqualificazione dell'areale e lo spostamento dell'autostrada. Più che aspirare a occupare certi ruoli, sogno una comunità più coesa, che si perda meno nei discorsi destra/sinistra, una comunità fieri di vivere a Bolzano Bozen.
La mia esperienza, che è diretta, mi dice l’esatto contrario. Bolzano esclusa dai tavoli e piegata al volere e alle logiche periferiche senza che nessuno, tanto meno Caramaschi, vi si opponesse, è il segno incontrovertibile che la tattica del vivi e lascia vivere (l’ultimo a battere i pugni è stato un tale Ferretti se si ricorda, il che mi pare eloquente) è deleteria e ha portato danni enormi alla città sotto forma di mancanza di infrastrutture, investimenti, rappresentanza politica e sociale negata. Specialmente se confrontati con la periferia.
Rivendicare la propria specificità, laddove realmente esiste, e la specificità di Bolzano è inopinabile, non è avere la puzza sotto il naso, al contrario non rivendicarla è segno di sciatteria e disinteresse per i propri concittadini.
E, questo, a prescindere dai partiti. In ogni caso pretendere da un alleato che ultimamente ha ricevuto tantissimo, ben oltre la sua rappresentanza in città, correttezza e rispetto degli accordi (già per altro minimi...) e reagire con forza quando non lo fa è il minimo sindacale per chi ha il compito di rappresentare la città, specialmente ora che, come lei ricorda, siamo alla vigilia di grandi cambiamenti. Con che coraggio li affronteremo sapendo che le sorti della città sono in mano ad altri che ne dispongono come e quando vogliono ?