photo by Claudio Campedelli

Advertisement
Advertisement
Ambiente e salute

Guasto all'inceneritore: l'impianto andava spento e non subito riavviato

Il direttore dell'Ufficio Rifiuti della Provincia Giulio Angelucci esprime forti perplessità in merito alla gestione tecnica della criticità verificatasi il 7 novembre scorso.
Di
Ritratto di Luca Sticcotti
Luca Sticcotti14.11.2013

Support Salto!

Ogni abbonamento è un sostegno a un giornalismo indipendente e critico e un aiuto per garantire lunga vita a salto.bz.

Salto Plus

Liebe/r Leser/in,

dieser Artikel befindet sich im salto.archiv!

Abonniere salto.bz und erhalte den vollen Zugang auf etablierten kritischen Journalismus.

Wir arbeiten hart für eine informierte Gesellschaft und müssen diese Leistung finanziell stemmen. Unsere redaktionellen Inhalte wollen wir noch mehr wertschätzen und führen einen neuen Salto-Standard ein.

Redaktionelle Artikel wandern einen Monat nach Veröffentlichung ins salto.archiv. Seit 1.1.2019 ist das Archiv nur mehr unseren Abonnenten zugänglich.

Wir hoffen auf dein Verständnis
Salto.bz

Abo holen

Bereits abonniert? Einfach einloggen!

Advertisement
Advertisement
Ritratto di Palaia Renato
Palaia Renato 17 Novembre, 2013 - 09:26
Mi permetto di rilevare che la premessa dell'amico Campedelli è errata, in quanto l'energia prodotta dall'inceneritore è destinata ad essere recuperata per l'alimentazione del teleriscaldamento della zona industriale di Bolzano, secondo un progetto, di cui è in possesso l'Ufficio Infrastrutture e impianti tecnologici della Provincia. Non ritengo di dover rientrare nella discussione degli aspetti tecnici relativi al funzionamento dell'impianto ed alla sua qualità dal punto di vista tecnologico, in quanto prendo atto che ci sono posizioni contrastanti in merito, a volte suggeriti dall'appartenenza ad una parte politica, ma non necessariamente per questo parziali. Se non lo si è ancora capito, anche se l'ho ribadito più volte su facebook e su Salto, non sono pregiudizialmente a favore degli inceneritori, che possono essere evitati, nell'ipotesi di una diversa gestione dei rifiuti, non realizzabile tuttavia in tempi brevi. Finchè la politica nazionale, e direi anche internazionale, non arriverà ad imporre un diverso confezionamento dei prodotti, che consenta una differenziazione molto spinta dei rifiuti da essi derivanti, non si potrà fare a meno degli inceneritori. Attualmente a Bolzano ci si deve confrontare con una situazione di fatto, avvero con l'esistenza di un impianto, da molti non voluto, ma comunque costruito. Con questa premessa l'attenzione deve spostarsi sul suo corretto funzionamento e sul suo monitoraggio continuo, perchè le emissioni nell'atmosfera vengano ridotte al minimo. Dal dibattito su "inceneritore sì o no", bisogna spostarsi quindi su "inceneritore efficiente o no". Diversamente si fa della dietrologia, parlando di quello che doveva essere e che invece non è, mentre sarebbe più utile un atteggiamento di concretezza.
Advertisement
Advertisement
Advertisement