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Giornata dell'immigrazione

A Lampedusa migranti trattati come bestie

Un servizio del Tg2 ha esposto davanti agli occhi di un'opinione pubblica intorpidita da decenni di indifferenza e cinismo la condizione dei migranti nei centri di identificazione ed espulsione.
Di
Ritratto di Gabriele Di Luca
Gabriele Di Luca18.12.2013

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via facebook, Sabine Gruber

Flüchtlingsdrama

Lampedusa - eine Tragödie

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Ritratto di Stefania Squassoni
Stefania Squassoni 18 Dicembre, 2013 - 20:19
Forse è opportuno evidenziare che senza i filmati realizzati dagli stessi immigrati "detenuti" in questa cosiddetta struttura "di accoglienza", il video del TG2 non lo avremmo visto. In realtà, io non ho visto il video, non ce l'ho fatta. La lettura della descrizione di come si è svolta questa operazione di Pulizia etnica, come l'ha definita, con forte efficacia, Marina Della Croce in un articolo su Il Manifesto, è stata sufficiente per farmi inorridire e soffrire, tanto. Queste strutture derivano da un processo di criminalizzazione del rifugiato, purtroppo frutto di un razzismo di Stato, avviato, ricordiamocelo, dalla Legge Turco-Napolitano, che, ancora prima della legge Bossi-Fini, aveva istituito i Centri di Permanenza Temporanea. E pensare che il sito istituzionale del Ministero dell'Interno parla addirittura del "modello Lampedusa"... http://www.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/sala_stampa/notizie/immigrazione/0713__2008_10_13_modello_lampedusa.html
Ritratto di Gianluca Trotta
Gianluca Trotta 18 Dicembre, 2013 - 20:37
I CIE rappresentano un "buco" nel diritto: persone private della libertà senza che abbiano commesso reati (se non quello più assurdo inventato negli ultimi anni: la migrazione clandestina) e che vivono in condizioni non accettabili umanamente. Questa è l'unica cosa da dire. Da anni c'è chi chiede la chiusura di queste vere e proprie storture della democrazia. Ma guarda caso nemmeno quando la cosiddetta sinistra è stata al governo è stato fatto nulla. Anche adesso, a quanto mi consta, la cosiddetta sinistra è al governo; e non si fa niente, tranne rimuovere i vertici delle cooperativa che gestisce il campo. La solita logica: arrestiamo il pusher, lasciamo a piede libero il grande trafficante. E ricordiamolo: la cooperativa che gestisce il campo fa parte della Legacoop (son mica di CasaPound, quelli...).
Ritratto di Gianluca Trotta
Gianluca Trotta 19 Dicembre, 2013 - 09:43
Ottima riflessione dal Manifesto http://ilmanifesto.it/nel-lager-di-lampedusa-essere-infami-e-il-protocollo/
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