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criminalità

Keep calm e dimentica le ronde

L’Alto Adige degli allarmismi, dei proselitismi su Facebook e delle ronde. Storia di una Provincia impaurita? Il Questore: “situazione sotto controllo ma monitoriamo”.
Di
Ritratto di Sarah Franzosini
Sarah Franzosini19.02.2015

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Ritratto di Claudio Della Ratta
Claudio Della Ratta 19 Febbraio, 2015 - 15:40
Il pericolo della condanna etnica preventiva esiste. È il primo passo verso la xenofobia, la via maestra al razzismo. Ma non si può rifiutare l’evidenza: alcune minoranze clandestine commettono, proporzionalmente, più reati di altre. E in ogni caso, se nulla c’entra la nazionalità, in qualche modo c’entra la provenienza dall’estero e soprattutto la situazione nella quale queste persone spesso si trovano, la clandestinità. Non condivido l’affermazione che la situazione sia sotto controllo. I ricorrenti episodi di violenza e delinquenza in città, che ormai avvengono senza soluzione di continuità, stanno ad evidenziare, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, che sono ormai troppi, in generale, i reati commessi da stranieri, spesso clandestini (in particolar modo se consideriamo la relativa percentuale di presenza in rapporto alla totalità della popolazione). E’ indubbio che esista una relazione tra reati e immigrazione (prevalentemente clandestina). Chi campa di espedienti può arrivare a commettere reati (più o meno gravi), ed il fatto che queste persone “abbiano nulla da perdere” intensifica i rischi ed il livello delle azioni vandaliche o criminali. L’aumento degli atti criminosi è generato anche dalla probabile garanzia d’impunità dovuta all’eccessivo garantismo ed all’incertezza della pena vigente in Italia, che richiama tra gli altri cittadini stranieri privi di scrupoli e con poco da perdere. Ed è ora di smetterla di “giustificare” questi episodi affermando che da noi si sta meglio che altrove. Il nostro territorio, prima quasi esente da certi comportamenti che vedevamo come lontani, sta diventando territorio appetibile per i delinquenti, confermato indirettamente anche da “Il Sole 24 Ore”, che ha evidenziato in provincia di Bolzano il più alto incremento di denunce di reati tra tutti i capoluoghi italiani (e questo non dipende esclusivamente dal senso civico dei suoi abitanti). Sosteniamo coloro, e sono la maggior parte, che pur venendo da un altro Stato, faticano e si prodigano per questa società, ma cerchiamo di contrastare questo proliferare di micro delinquenza che ha comunque, spesso, come protagonista negativo lo straniero. Allontanare realmente gli stranieri che delinquono e presidiare il territorio, oltre che con le forze dell’ordine anche con strumenti legislativi ora inesistenti utili a facilitargli il compito, penso sia ormai improcrastinabile.
Ritratto di Oskar Egger
Oskar Egger 20 Febbraio, 2015 - 08:27
Finalmente una voce fuori dal coro. Tutto reale, quanto detto, da aggiungere che il buon cittadino ormai in stato d' assedio, spende molto di piú per una vita mediocre e per una tutela ormai piú che debole.
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