Valentino Liberto

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Innsbruck-Bozen

Il segreto dei Verdi tirolesi

La scorsa settimana, Die Tiroler Grünen hanno dato qualche ripetizione ai Verdi del Sudtirolo. Donne nelle posizioni chiave, programma e strategia di marketing estremamente “eco”, sostegno dalla comunità turca e, soprattutto, nessun timore di apparire «troppo verdi» o settoriali, poco «liberali» ovvero disattenti all'economia: queste le principali ragioni del successo dei Grüne in Tirolo – con alle spalle due anni di lavoro, risorse cospicue e una squadra giovane e dinamica.

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Aus dem Blog von Silvia Rier

Männerquote, Frauenquote

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Ritratto di Harald Knoflach
Harald Knoflach 20 Maggio, 2013 - 23:32
so ist es val. ohne die leistungen der spitzenkandidaten und -innen schmälern zu wollen - die tiroler grünen haben als team gewonnen und auf grüne kernthemen gesetzt. gleichzeitig wurden aktiv menschen aus allen lebensbereichen eingebunden um die tiroler realität widerzuspiegeln. mit ahmet demir hat es dann auch der erste türkischstämmige tiroler in den landtag geschafft. und in innsbruck wurde die relative mehrheit geholt. toll, was da in meiner "heimat" passiert. tirol wird bunt.
Ritratto di Martin Geier
Martin Geier 20 Maggio, 2013 - 23:44
Vivi ancora nella gabbia(mentale) Valentino. ;) Pero' non e' colpa della 'gabbia' sei voi non siete in grado di 'partire' e di rapportarsi col partito più grande. Le ultime elezioni hanno dimostrato che si può benissimo fare a meno di un riferimento nazionale; o scegliersi il partner in volta in volta. Il problema e' diverso. Voi siete nati in fortissima opposizione al sistema odierno; che si vede ancora oggi. Ed anche se governate in qualche comune ciò non toglie che non siete in grado di governare insieme alla famosa Mehrheitspartei a livello provinciale. Ricordo bene gli anni ottanta e la vostra battaglia delle gabbie; gabbie che oggi hanno dei buchi molto più' larghi. Dovete uscire dal vostro Schneckenhaus e diventare forza governativa; senza cercare la propria ragion d'essere in un'opposizione tout court. Nel articolo non viene citato( e' troppo trionfalistico) ma i Tiroler Grünen hanno dovuto inghiottire anche qualche rospo per battere la concorrenza socialdemocratica. La BBT si farà' come anche buona parte dei Skigebiete; pero adesso hanno l'occasione di cambiare il Nordtirolo ed essere partecipi in un Tirolo con un Bauleitplan diverso e con meno cemento. Per i Verdi nostrani invece qualsiasi pista, Almweg e Forststraße e' un sacrilegio. Allora? Quale strada? Essere belli, puri e fondamentalisti all'opposzione(col 5%) o seguire la strada tirolese del dialogo e dalle vedute più' ampie. Per cambiare quest'autonomia serve comunque a mio avviso il contributo dei Verdi.
Ritratto di Valentino Liberto
Valentino Liberto 21 Maggio, 2013 - 09:20
La gabbia è una gabbia interetnica che non ci fa guardare oltreconfine. Per anni ho sentito ripetere che i Verdi sudtirolesi sono "troppo verdi" e dovrebbero essere più liberali, come colleghi/e austriache/i e germaniche/i. C'è persino chi descrive il movimento verde nostrano come una Rosa-Partei. Ma abbiamo due leader uomini, di cui uno spiccatamente liberale e bürgerlich, poco avvezzo a definirsi verde-verde. E in Tirolo vincono partendo da presupposti diametralmente opposti ai nostri, senza timore di apparire monotematici. Io non credo affatto che il problema siano i no a Bbt o Antersasc (sul primo, i Verdi tirolesi sono così convinti della sua irrealizzabilità sul piano finanziario e di tempistiche da averci messo una pietra sopra). Il problema è essere (con)vincenti proprio sull'ecologia, che non ha lingua né appartenenza etnica e può essere declinata per tutte e tutti le/gli abitanti del Sudtirolo. Su questo, io credo, si giocherà la sfida delle primarie aperte e del voto in autunno.
Ritratto di Riccardo Dello Sbarba
Riccardo Dello Sbarba 21 Maggio, 2013 - 11:21
All'incontro di Innsbruck con Ingrid Felipe e Christine Baur abbiamo anche ricevuto interessanti informazioni sul contesto in cui è maturata la "svolta tirolese" con l'ingresso dei Verdi nel governo provinciale. Credo sia importante tenerne conto per confrontarlo col contesto sudtirolese e non fare un discorso esclusivamente verde-centrico. Le cose più importanti: 1. Fin dal 2010, cioè tre anni prima delle elezioni, la Övp e in particolare il LH Platter hanno prima fatto capire e poi pubblicamente ripetuto che con la Spö i rapporti erano sempre più degradati e che la prossima volta, se i numeri funzionavano, la Övp avrebbe preferito "provarci" coi Grünen. Solo allora i Verdi hanno cominciato la loro concreta marcia di preparazione al governo (dico concreta, perché è ovvio che ogni partito aspira a vincere e governare, ma una cosa è la possibilità teorica, un'altra il profilarsi di una occasione a portata di mano). La tendenza alla rottura Övp - Spö si è progressivamente aggravata avvicinandosi al 2013. (Domande sul Sudtirolo: qualcuno ha mai sentito dire alla Svp, o al candidato Kompatscher, che c'è un'"opzione verde" per la prossima Landesregierung? Lo si può dedurre da certe affinità programmatiche, certo - io e lui sull'energia diciamo per es. cose molto simili - ma un'apertura a una possibile coalizione fin qui non si è sentita, mentre per Durnwalder i Verdi sono sempre stati i maggiori nemici - degli affari del suo gruppo di potere, ovvio). 2. Nelle elezioni di Innbruck del 2012 i Verdi oltrepassano il 19% e la sindaca Oppitz-Plörer (FI) dichiara subito di volerli portare al governo. Entrano anche i socialisti, mentre la Övp si impunta con assurde pretese e finisce all'opposizione. Nelle Landtagswahlen 2013 i Verdi diventano il primo partito della capitale tirolese. I Verdi, dunque, diventano partito decisivo a Innbruck e ora rappresentano la Landeshauptstadt nella Landesregierung. (Domande sul Sudtirolo: potrebbe la Svp cocciare il PD dalla giunta provinciale e prendere al suo posto i Verdi? In questo caso, chi rappresenterebbe Bolzano? Chi gli italiani? Una differenza tra i due contesti è infatti la questione etnica, che quasi sempre non viene considerata dai tanti commenti che si leggono, dal titolo: Verdi, in Tirolo..., in Sudtirolo invece...) Mi fermo qui. Invitando a ragionare seriamente su tutti i fattori in campo e non solo su quello: i Verdi in Tirolo sono più bravi di quelli del Sudtirolo.
Ritratto di Maria Cocci
Maria Cocci 22 Luglio, 2015 - 13:38
io preferisco l'Italia come gli alberghi Alto Adige tipo i www.quality-hotels.it e almeno non mi costa cosi tanto...
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