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Una possibile soluzione sta proprio nelle ultime considerazioni relative alla durata del soggiorno medio. Ridurre i mordi e fuggi a favore di soggiorni più lunghi e "slow". Il peso ambientale di un turismo giornaliero non è sostenibile, non tanto per la mancanza di strutture viarie quanto per l'impatto dell'inquinamento.
Dobbiamo cercare una nuova via per il turismo. Numeri chiusi, disincentivare il mordi e fuggi, sostenere una mobilità (realmente) verde... Il tutto a favore non solo dell'economia ma anche della popolazione che ci vive e soprattutto del turista stesso. La prima vittima dell'over tourism è proprio lui.
Bellissimo articolo che racconta una storia di questa terra ma ancge del cambiamento della società. 50 anni fa mia mamma insegnavqbin val Casies e mi racconta di un mondo che jon c'è più, dove si poteva mangiare la banana una volta a settimana. Ecco, il nostro vivere oggi è il risultato del continuo progresso e globalizzazione. E per inciso nessuno la può fermare. Non so cosa saremo fra 50 anni ma di certo di vivrà in una realtà diversa da quella di oggi. Si può chiedere al mondo di cambiare stile di vita? Volete erigere dei muri virtuali? Provateci...