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Belle parole, concettualmente il discorso non fa una piega.Ma qui la questione è un'altra: non è la popolazione di Bolzano che non vuole vedere queste persone e quindi le loro problematiche, basti pensare alle associazioni e a tutti i volontari che si occupano della loro assistenza in città. Il programma di distribuzione verso i comuni della periferia va a rilento, ci sono comuni che accampano qualsiasi scusa pur di non farsi carico di queste persone, nei comuni vengono rispettate delle "quote", a Bolzano dobbiamo accoglierne a dismisura. Se l'Europa, l'Italia non sono in grado di includere nella loro società i migranti, l'Alto Adige lo è ancora meno; basta vedere cosa succede ciclicamente in varie valli e paesi del nostro territorio con i turisti paganti, figurarsi accettare rifugiati e disperati che scappano da guerra e fame.
La gente in città ha paura perché come detto nell'articolo, è un dato di fatto che la maggior parte degli immigrati per poter sopravvivere deve anche vivere di espedienti. Raggiunto poi un certo benessere nessuno vuole rinunciarvi, in città come in paese.