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Grazie Ludovica per l'articolo, che espone chiaramente un difetto presente in tutti gli eventi che la città di Trento sforna a raffica, quasi senza soluzione di continuità: quelli che tu chiami "complimenti piacioni", ossia quelli degli organizzatori che si ritrovano a battersi pacche sulle spalle per l'ennesima riuscita di eventi che, nonostante i titoli roboanti e la relativa pubblicità, si basano - senza tante remore - sul modello del "magna e bevi, basta che ci porti soldi". Molto spesso, quasi di regola, i contenuti vengono svuotati della loro possibile valenza culturale e sviliti a mero veicolo per stimolare ormai radicate usanze basate sul consumo impulsivo, il quale certo non vive di atteggiamenti critici o dialogici. Il tutto si riduce quindi ad operazioni di marketing ben orchestrate in cui Trento sembra essersi specializzata. Fortunatamente ci sono anche iniziative che non si appiattiscono sul livello sopra descritto, il che non cambia le mie impressioni sull'andazzo generale. Ancora a maggio 2022 in piena crisi bellica e relativa penuria energetica, molti bar e ristoranti dell'iperdecantato centro storico hanno usato senza freni fornelli a gas esterni che riscaldavano l'aria già tiepida delle sere trentine. Nessuno a Trento ha detto niente, come nessuno sembra risentirsi di tante altre cose che sarebbe troppo lungo affrontare in questo post. L'importante è continuare la tiritera dei "complimenti piacioni"per celebrare senza ritegno i primati di Trento in ogni ambito ed in ogni sede: Trento è e rimarrà la migliore, quindi perché preoccuparsi...magna e tasi.