Applausi entusiastici del pubblico all’ultimo spettacolo della rassegna teatrale “Arte della diversità” a Bolzano. Performance di alto livello da parte di grandi artisti assieme ad artisti “diversamente abili”. La scoperta di un giacimento di creatività, talento, passione, messo a disposizione di tutta la comunità. Non è sempre andata così, nel rapporto tra “normali” e “diversi”. Fino a pochi anni fa, si parlava di minorati psichici, se non addirittura, di subnormali. Molte di queste persone venivano segregate negli appositi Istituti. Poi i familiari, gli operatori ed i “diversi”, si sono ribellati, organizzati ed hanno provocato un profondo cambiamento nella mentalità e nella struttura sociale. Maggiore integrazione nella scuola, nel lavoro con le cooperative sociali, nelle diverse espressioni artistiche. La fine dei manicomi e di altre strutture chiuse a favore dell’integrazione nella società. Un cambiamento straordinario che il nostro Paese e la nostra provincia hanno saputo esprimere nei decenni. Questo è progresso di cui essere orgogliosi. Evviva l’arte della diversità!
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