Vi siete mai chiesti qual è la reale natura dell’essere umano? No, non sto parlando di come siamo fatti materialmente. Questo più o meno già lo sappiamo, anche se c’è ancora molto da studiare. Mi riferisco all’essenza stessa dell'uomo (inteso come essere vivente). Di cosa siamo fatti? Subito la mente mi ha portato al Cern di Ginevra, dove si studia la natura delle particelle. Queste vengono accelerate dentro un condotto e quindi fatte collidere tra loro per studiarne la loro natura. In sostanza si “uccidono” tali elementi per capirne la loro essenza. Volendo fare un parallelo è come se portassimo alla morte un essere umano e nell’istante prima di spirare capissimo la sostanza primaria che lo contraddistingue. Ovviamente tale operazione non è possibile eticamente, ma purtroppo la storia è piena di casi nel quale abbiamo potuto osservare esseri viventi coscienti nell’attimo prima di morire. La mente vola, per esempio, agli attimi prima che le torri gemelle a New York crollassero. Abbiamo testimonianze unicamente di gente che ha provato a contattare i propri cari, semplicemente per dirgli un'ultima volta che gli voleva bene, li amava. E sono certo che concorderemo tutti nel fare altrettanto se dovessimo trovarci nella stessa tragica situazione. Ecco quindi che potremmo asserire che la nostra intima natura, la nostra essenza è fatta di Amore. Proprio come è espresso nel bel film V per Vendetta nella figura di Valerie, una ragazza incarceratane e privata di ogni dignità per la sola colpa di essere lesbica, mentre scrive gli ultimi pensieri prima di morire: “Spero che chiunque tu sia, almeno tu, possa fuggire da questo posto; spero che il mondo cambi e le cose vadano meglio ma quello che spero piu’ di ogni altra cosa e’ che tu capisca cosa intendo quando dico che anche se non ti conosco, anche se non ti conoscero’ mai, anche se non ridero’, e non piangero’ con te, e non ti bacero’, mai… io ti amo, dal piu’ profondo del cuore… Io ti amo.” Perché le idee, le convinzioni, il sapere, la conoscenza di fatto non servono più quando ogni dignità umana ti è tolta e ti rimane solo un disperato bisogno di sentirsi vivo almeno per un'ultima volta. E qui arriviamo a un'analisi successiva. La nostra natura è Amore perché sostanzialmente amando ci sentiamo vivi. E questo succede perché nell’amare troviamo il senso delle cose. Il significato del nostro vivere. Un po’ come espresso dal bravissimo Benigni nel film La Tigre e La Neve, quando parla al santone per chiedergli come fare la glicerina, necessaria a salvare la donna che lui Ama: “Se muore lei, per me tutta questa messa in scena del mondo che gira, possono anche smontare, portare via, schiodare tutto, arrotolare tutto il cielo e caricarlo su un camion col rimorchio, possiamo spengere questa luce bellissima del sole che mi piace tanto... ma tanto... lo sai perché mi piace tanto? Perché mi piace lei illuminata dalla luce del sole, tanto... portar via tutto questo tappeto, queste colonne, questo palazzo... la sabbia, il vento, le rane, i cocomeri maturi, la grandine, le 7 del pomeriggio, maggio, giugno, luglio, il basilico, le api, il mare, le zucchine... le zucchine…” Ricapitolando, la nostra vera essenza è l'Amore, perché amando ci sentiamo vivi, perché amando troviamo il senso delle cose, il significato del perché viviamo. E tutto questo viene ribadito sia nella manifestazione del nostro vivere, attraverso le nostre parole, il canto e ballo ma anche arti in generale (quello che io racchiudo in poesia, tanto da considerare noi stessi poesia). Sia nella ricerca della Verità, sia scientifica che filosofica. In questo caso la passione di tali attività dà senso alla ricerca del senso delle cose. E sarebbe interessante capire cosa succederebbe se tutto lo scibile fosse scoperto, tutte le verità rivelate. (Cosa succederebbe dopo?)
Ecco, prendete tale teoria (riassunta brevemente) e applicatela alla realtà. Non funziona! Non va bene perché la situazione presenta un mondo in guerra perenne. E non parlo solo dei noti conflitti mondiali. Parlo anche delle ostilità, dell’odio ma anche dell’indifferenza che sostanzialmente ci caratterizza e di cui non si salva nessuno (o forse pochi). Ho davvero una reale difficoltà a trovare umanità persino in noi stessi. Pure in questa Europa che di fatto non esiste più (sempre se sia mai esistita) perché intenta a ignorare l’umanità pur di difendere i propri confini. Confini che poi non sono altro che una convenzione creata dall’uomo. In sostanza quel motto francese (Liberté, Égalité, Fraternité) applicabile a tutte le democrazie occidentali è una farsa. Ma questa è solo una proiezione dei limiti e degli egoismi dei singoli cittadini. Di fatto la realtà è che noi, per nostra natura, pensiamo a noi stessi. E la pandemia ha evidenziato questo aspetto. E per esempio, nella richiesta di alcuni genitori e studenti di eliminare la dad io ci ho visto lo stesso menefreghismo di coloro che vanno a prostitute per strada, restando insensibili al fatto che queste ragazze possano essere obbligate a vendersi. Sì, il fine è chiaramente più nobile ma la matrice è la stessa. E quindi la verità, più si analizza la realtà, è che l’essere umano di fatto pensa a se stesso, ovvero è egoista e questo si traduce anche in indifferenza. Ora so già l’obiezione di coloro che fanno volontariato o che si battono per un mondo migliore (Fridays For Future). Per i primi ho grandissima stima ma posso asserire che, visto il contesto appena descritto, sono di fatto dei pazzi. E’ come se volessero togliere l’acqua di un oceano con un bicchiere. Non è possibile! Salveranno 1, 10, 100 vite ma non cambierà nulla. Ci sarà sempre un mare di sofferenza su questa terra. Sempre! Mentre per i secondi ritengo, con il massimo rispetto, che corrisponda a una moda. Se dovessimo considerare i meri aspetti scientifici dovremmo cambiare noi stessi radicalmente modo di vivere, a cominciare dallo smettere di usare i social, mangiare carne sintetica e altri aspetti radicali (tutto il resto sono solo chiacchere). Ma questo non succederà mai, proprio perché è nella nostra natura pensare a noi stessi, alla tutela dei nostri privilegi.
Arrivati, molto velocemente, a questo punto, dopo queste considerazioni, allora si pone una domanda: quindi qual è il senso di tutto? Qual’è il significato della nostra esistenza? Perché viviamo, soffriamo, siamo felici? La mia teoria pone dei principi che di fatto sono inconciliabili con la realtà. Se l’ Amore è la nostra essenza ultima allora perché di fatto non amiamo? Perché nella realtà pensiamo a noi stessi? Ma soprattutto qual’è il senso delle cose? Io non so darmi una risposta.
Quello però che so è che esiste una situazione peggiore di non conoscere il senso della propria vita. Ed è quella di sentirsi solo nelle proprie considerazioni, nel personale stato d’animo. Avere una sensibilità tale che ti porta a capire che il tuo Amore non esiste e quindi nemmeno il senso di tutto.
“Non sono che l'anima di un pesce con le ali
Volato via dal mare per annusare le stelle
Difficile non è nuotare contro la corrente
Ma salire nel cielo e non trovarci niente.”
(Lindbergh - Ivano Fossati)
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Sig. Mollica, nessuno conosce LA risposta.
Di una cosa sono peró sicuro, che noi tutti siamo fatti di una parte fisica e di una parte "oltre il fisico" (anima? spirito? Sé superiore? Universo? Dio?). Questo per le molte esperienze, in parte anche in famiglia, di avvenimenti che vanno ben oltre "la materia" (se ne parla poco perché é un tema estremamente pieno di tabú). Allora a me piace la teoria che la nostra anima (chiamiamola cosí) é qui per fare delle esperienze, dalle piú belle alle piú orrende e indescrivibili. E solo quando avrá raggiunto la sua "maturitá" troverá la Pace.
E non se la prenda con la dad :-) Ognuno puó avere le sue idee e le sue ragioni, questo é normale e giusto. Le schifezze della nostra "civiltá" sono ben altre. Recentemente mi sono letto il rapporto dell'ONU sulle atrocitá che da 10 anni stanno succedendo in Siria. Dopo la 5 riga che descriveva la situazione dei bambini in guerra avevo gli occhi talmente pieni di lacrime che non sono piú riuscito a continuare a leggere. E il pensiero di appartenere alla stessa specie, definita sapiens, che compie queste atrocitá mi ha dato il colpo di grazia. Cosa avrá fatto di male un bimbo di 5 anni per meritarsi tutto questo mentre il mio piange perché non gli diamo la cioccolata? Tante domande, nessuna risposta...
Grazie Sig. Christian per avermi regalato il Suo pensiero, l'ho apprezzato molto! Anche perché i miei pensieri potrebbero essere fraintesi per quelli di un matto. Ed è certo che io non ho la mia Pace. Non ce l'ho con chi è contro la dad ma per la poca umanità verso gli altri. Le confesso che leggendo quello che Lei ha scritto alla fine ho pianto pure io. E piango pure ora perché non so proprio come poter finire questa situazione. Salvare quel povero bambino...
Alla fine è solo l´AMORE incondizionato a portare la pace e garantire una vita felice per tutti. L´essenziale è semplice, e forse proprio per ciò, troppo spesso lo trascuriamo...
Grazie Sig. Trojer per il Suo contributo. Mi piace la parola INCONDIZIONATO, ovvero senza condizioni, a prescindere da tutto e tutti. Ma converrà con me che non è facile, in un mondo dove molta gente non ama.
Ognuno deve trovare il suo senso della vita. Non deve leggerlo sui libri, non deve farselo dire dagli altri.
Il mio è questo:
1) Riproduciti
2) Divertiti
3) Comportati bene
Grazie per il Suo contributo. Però il Suo senso della vita mi pone alcuni quesiti:
E se nessuno vuole riprodursi con me? E basta ripararsi o bisogna anche accudire i figli procreati? Ed è corretto fare figli in un mondo con più di 7 miliardi di persone? E ancora, il proprio divertimento è rispettoso degli altri, ed è eco compatibile? Cosa significa comportarsi bene? Qual’è la definizione di bene?