Le cittadine e i cittadini di Trento e della Val d’Aosta sono riusciti a fermare la costruzione dell’inceneritore sul proprio territorio.
Al contrario, gli amministratori della Provincia di Bolzano, insieme con una gran parte della popolazione che si è voltata dall’altra parte, hanno intenzione di regalarci un inceneritore da 130.000 tonnellate di rifiuti al costo di ca. 140.000.000 milioni d’euro (esclusi oneri finanziari e di gestione).
Un inceneritore sovradimensionato che richiede una gestione dei rifiuti del secolo passato, pronto ad immettere le polveri e le sostanze nocive prodotte dalla combustione dei rifiuti direttamente nell’aria che respiriamo. Il camino, alto 60 metri, non consentirà alle particelle di superare gli strati di inversione termica, precludendone la dispersione. Avremo così una zona massima di ricaduta a ca. 2000 metri a nord dell'impiento, praticamente in mezzo alle case.
Contemporaneamente, nella conca di Bolzano vengono sforati sistematicamente i limiti degli ossidi d’azoto (quale indicatore di una serie di sostanze) che l’inceneritore andrà a incrementare. Le dichiarazioni su un eventuale contributo al miglioramento dovuto ad un’ipotetica sostituzione delle caldaie dei condomini non appartiene al mondo reale e per il futuro è tutta da verificare, inoltre aumenta il traffico di autocarri che porteranno da tutta la provincia le migliaia di tonnellate di rifiuti.
La riduzione, il riuso, il riciclaggio sono per i fortunati, non per le persone della provincia di Bolzano, e in particolare per le cittadine e i cittadini di Bolzano!
Gestire i rifiuti in modo corretto senza incenerirli è possibile. Anche a Bolzano.
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Suedtirolfoto.com / Marion Lafogler
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