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Energia

Bolzano: 73 milioni per il teleriscaldamento

“L’obiettivo di Comune e Provincia è di consentire ai cittadini di avere accesso ad energia pulita e a prezzi convenienti”. Parola di Richard Theiner e Luigi Spagnolli.
Di
Ritratto di Luca Sticcotti
Luca Sticcotti28.11.2014

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Ritratto di Claudio Campedelli
Claudio Campedelli 29 Novembre, 2014 - 03:37
Gli amministratori comunali e provinciali si inventato nuove forme d’energia pulita pagata con soldi pubblici “L’obiettivo di Comune e Provincia è di consentire ai cittadini di avere accesso ad energia pulita e a prezzi convenienti” L’energia pulita sarebbe quella dell’inceneritore inefficiente dal punto di vista energetico e i prezzi convenienti sarebbero quelli sovvenzionati con soldi pubblici. L’energia. Per energia pulita si intende quella generata da fonti rinnovabili. La combustione dei rifiuti nell’inceneritore di Bolzano (che si ricorda avviene in inefficienza energetica) si basa essenzialmente sulla plastica contenuta nei rifiuti. Senza plastica l’inceneritore non funziona e dovrebbe essere alimentato con il metano. Questa plastica - secondo le pratiche migliori - è riciclabile. La plastica viene creata dal petrolio che a sua volta non è rinnovabile. Gli amministratori usano definizioni giuridiche fantasiose dell’energia pulita creando l’illusione che le scelte prese siano responsabili verso l’ambiente. La natura però non si adatta alle fantasie di alcuni intraprendenti capitani di finanza pubblica e questo si può osservare in più parti nel mondo: aumento della concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera, variazioni climatiche, erosione marina ecc. con tutte le conseguenze. Sarebbe questa la “grande responsabilità dal punto di vista ambientale applicando le direttive nazionali ed europee, e consente ai propri cittadini di avere accesso ad un'energia pulita e conveniente"? Forse è il caso di ricordare al Sig. Spagnolli che il piano provinciale dei rifiuti non corrisponde alle priorità della direttiva europea e che l’incenerimento dei rifiuti nell’impianto a Bolzano corrisponde a metterli in discarica sottraendoli al riciclo. L’aspetto finanziario Vorrei premettere che sono favorevole all’impegno economico collettivo ma solo a due condizioni: ci deve essere un interesse pubblico e deve essere condiviso. Mi pare però che le scelte fino ad ora prese in questo campo non orrispondano a queste due condizioni. L’inceneritore è costato (ca. 144 milioni) quasi il doppio di quanto era previsto. Tutti soldi pubblici, presi in prestito dalle banche, garantiti dai cittadini ma fuori dal bilancio pubblico secondo il consolidato “modello TAV”. Ora sono previsti i lavori di realizzazione della rete di teleriscaldamneto. Costi previsti ca. 70 milioni di soldi presi in prestito sempre garantiti dai cittadini. Per ultimo il 50% della generazione dell’energia elettrica nell’inceneritore dovrebbe essere sovvenzionata con il contributo obbligatorio che ogni cittadino italiano paga per le energie rinnovabili nella bolletta elettrica. Tralascio qui gli aspetti legati alla salute conseguenti alla combustione dei rifiuti e del conseguente inquinamento dovuto alle sostanze bioaccumulabili, della gestione corretta dei rifiuti e della partecipazione alle decisioni. In pratica chi non risparmia energia e non investe nelle energie rinnovabili viene sovvenzionato dalla collettività per un presunto e non reale contributo all’ambiente. Sono necessarie scelte della società che incentivino una gestione corretta dei rifiuti, il risparmio energetico e l’utilizzo del solare termico e fotovoltaico applicando il principio di chi inquina paga e non come ora che chi inquina viene premiato.
Ritratto di Argante Brancalion
Argante Brancalion 1 Dicembre, 2014 - 18:11
Si stanno per spendere 73 milioni di € (preventivo che sempre l'amministrazione pubblica buca) per un impianto di teleriscaldamento che funzionerà a rifiuti e quindi di pulito non ha un bel niente. Le direttive europee in fatto di rifiuti stanno diventando sempre più pressanti nella direzione della riduzione e recupero dei materiali. Se non bastasse i rifiuti causa crisi calano. Pure le prime pagine della brochure sull'inceneritore distribuita coi giornali la scorsa settimana raccomandano ai cittadini di risparmiare rifiuti. Non pare ai nostri amministratori che sia poco lungimirante spendere tutti quei denari pubblici per un impianto che probabilmente fra qualche anno non sapremo più come tenere in funzione. I Paesi scandinavi molto tempo fa hanno fatto la stessa scelta ed ora sono costretti ad importare rifiuti da mezza Europa Napoli compresa per riscaldare le case nel loro lungo inverno. Si parla anche di risparmio di CO2 quantificato in 40.000 ton per ogni anno e dati simili vengono sbandierati spesso senza mai dire però che anche l'inceneritore produce CO2 in buona quantità (circa due terzi di quello che entra). Calcolando il risparmio di CO2 da teleriscaldamento e produzione elettrica e le emissioni dal camino dell'inceneritore e del cogeneratore per il teleriscaldamento (che funziona a gas) siamo sostanzialmente in pari. Il risparmio tanto sbandierato non c'è, è minimo. E allora a cosa o meglio a chi serve il delicatissimo gioiellino di cui tanto si parla? Lasciamo rispondere i cittadini di Bolzano che verranno teleriscaldati, teleinquinati e pagheranno le bollette a Ecoteherm e ai quali chiediamo di studiarsi bene i contratti specialmente dove non si parla di tariffe prima di firmare.
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