Support Salto!
Ogni abbonamento è un sostegno a un giornalismo indipendente e critico e un aiuto per garantire lunga vita a salto.bz.
Liebe/r Leser/in,
dieser Artikel befindet sich im salto.archiv!
Abonniere salto.bz und erhalte den vollen Zugang auf etablierten kritischen Journalismus.
Wir arbeiten hart für eine informierte Gesellschaft und müssen diese Leistung finanziell stemmen. Unsere redaktionellen Inhalte wollen wir noch mehr wertschätzen und führen einen neuen Salto-Standard ein.
Redaktionelle Artikel wandern einen Monat nach Veröffentlichung ins salto.archiv. Seit 1.1.2019 ist das Archiv nur mehr unseren Abonnenten zugänglich.
Wir hoffen auf dein Verständnis
Salto.bz
Bereits abonniert? Einfach einloggen!
Aggiungi un commento
Effettua il login per aggiungere un commento!Commenti
Bitte nicht mit "Sunday for Future" auffahren, diese Anspielung auf das vielleicht entscheidende Menschheitsthema lanciert dessen (begriffliche) Relativierung. Wie es die "Nachhaltigkeit" bitter erfahren musste.
Als meinen Kommentar dazu empfehle ich allen, die es nicht schon getan haben, den folgenden Beitrag zu lesen: https://www.salto.bz/de/article/31082019/die-maer-vom-freien-sonntag#com...
In der Tourismushochburg Südtirol und dazu noch in unserer Spassgesellschaft vom arbeitsfreien Sonntag zu reden, ist ein contradictio per se.
An arbeitsfreien Sonntagen müsste der Bürger zu Hause sitzen, ein gutes Buch lesen und im Kreise der Familie disputieren.
Abbiamo proprio bisogno che la Provincia vieti le aperture domenicali, imponga una data precisa per le svendite, preveda il dicembre non stop per gli acquisti natalizi? Non basta la coscienza e la libera scelta di ognuno di noi che possa decidere se entrare o no in un negozio ? Abbiamo bisogno della Politica Educatrice della vita privata del Cittadino?
Nein, das brauchen wir nicht auch noch...
Die Politik hätte weiß Gott Wichtigeres zu tun.
Non si possono solo evidenziare i vantaggi delle aperture festive facendo finta di non vedere gli aspetti negativi. Il personale, già svantaggiato da un contratto di settore tra i meno remunerativi, è costretto soprattutto nel periodo prenatalizio a continui straordinari e sono stati denunciati numerosi casi di mobbing nei confronti del personale che si rifiuta di lavorare nelle giornate festive in cambio di indennità ridicole. Da un altro lato il numero di centri abitati dove ha chiuso anche l'ultimo negozio del paese è in continuo aumento. Per un anziano residente il mancato rinnovo della patente significa una limitazione fortissima della propria indipendenza. Non si possono rimettere indietro le lancette dell'orologio ma non si possono nemmeno ignorare i problemi e cercare delle soluzioni.
L'attuale legislazione NON OBBLIGA nessun esercizio commerciale ad aprire la Domenica. Le imprese che decidono di farlo, devono applicare i contratti di lavoro firmati con i Sindacati. Il lavoro festivo è previsto in tutti i contratti di lavoro e nella legislazione sociale. In Provincia di Bolzano, il 25% dei lavoratori dipendenti opera anche di Domenica (~50.000). Sono figlio di un operaio siderurgico che ha sempre lavorato a ciclo continuo (comprese Domeniche a turno), abito in una casa di ferrovieri (personale viaggiante) che lavorano anche di Domenica, ho nipoti e parenti impegnati nel settore socio-sanitario (case di riposo, ospedali, ecc.) e spesso lavorano di Domenica. NON HO MAI VISTO i Partiti, il Vescovo, il Presidente della Giunta, i Sindacati, la Stampa, mobilitarsi per loro. Il problema è nato solo da quando (da poco) c'è una presenza della Grande Distribuzione Organizzata. Il tema allora è quello della concorrenza nel settore commerciale e non quello della asserita volontà di tutelare i lavoratori, la famiglia e i valori religiosi della Domenica.
Wieder mal typisch SVP- diktatorisch verpflichten?????