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In subordine al fatto che le informazioni fornite da salto.bz in questo articolo siano vere, siamo di fronte ad un’azione da valutarsi come molto grave. Le iniziative unilaterali in Austria e Südtirol hanno già provocato risentimenti diplomatici tra Italia e Austria. Negli ultimi anni la posizione dell’Italia riguardo ad eventuali ingerenze straniere al di fuori dei protocolli che regolano i rapporti con gli altri paesi è diventata più netta, anche in seguito al tentativo austriaco di invitare i politici sudtirolesi e l’ambasciatore italiano – ma senza coinvolgere il Ministero degli Esteri italiano – a un’audizione sul noto caso del doppio passaporto, nel marzo 2018. Già allora il Ministero rispose vietando la partecipazione dell’Ambasciatore all'incontro di Vienna ed esprimendo una protesta formale. Ad oggi non c’è alcuna evidenza del fatto che Giorgia Meloni e il suo partito possano rappresentare un effettivo pericolo nel senso espresso dal paragrafo seguente:
«Hauptthema des Gesprächs am Ballhausplatz dürfte deshalb auch die Gefahr für die Südtirol-Autonomie sein, die von einer Ministerpräsidentin Giorgia Meloni und einer Zweidrittelmehrheit für eine mögliche Verfassungsänderung im Parlament ausgeht».
tale da giustificare uno – per usare un eufemismo - sgarbo istituzionale del genere. E senza considerare il fatto che il tutto avviene in una fase delicata per definizione, ovvero quella di prossimità delle elezioni.
Der Autor des Artikels stellt lediglich eine Vermutung, "... dürfte ..." an. Insofern, zumal der salto-Autor meiner Kenntnis nach nicht in Personalunion Sprecher des BMEIA -Bundesministerium für europäische und internationale Angelegenheiten bzw. der SVP - Südtiroler Volkspartei ist, entbehren somit Ihre persönlich motivierten Aussagen einer sachlichen Grundlage.
Anstatt Negativität zu verbreiten, könnte man auch das positive Beispiel Italien selbst nennen — oder?
Zurecht darf Italien auf sein Vorzeigemodell im Umgang mit italienischen Nachgeborenen in der Welt verweisen: Kulturinstitutionen, Mehrfachstaatsbürgerschaft,
Auslandswahlkreise ...
Österreich kann man all das wohl zur Nachahmung empfehlen.
Dalla sua risposta, non credo abbia proprio capito bene quello che ho scritto. Mi spiace, ma non glie lo posso tradurre in tedesco (limite mio, per carità).
Die Aussendung vom 15.09.22 der SVP lautet:
"'Die österreichische Bundesregierung steht weiterhin in Ausübung ihrer Schutzfunktion fest an Südtirols Seite', betont der österreichische Bundeskanzler und ÖVP-Bundesparteiobmann Karl Nehammer nach einem Treffen mit SVP-Obmann Philipp Achammer heute Abend in Wien."
"Ho letto un’intervista di un deputato della Südtiroler Volkspartei che dice «io per carità rispetto le regole italiane, ma mi sento austriaco.» Ecco, io penso che bisogna dire a questa gente che se si sente austriaca potrebbe andare a vivere in Austria, primo, e che se non va bene il tricolore… e allora non vanno bene neanche i miliardi di Euro che lo stato italiano gli trasferisce ogni anno per l’autonomia dell’Alto Adige." - Giorgia Meloni, 24. Mai 2015
Wer die Gefahr, die von den Brüdern Italiens für die Autonomie ausgeht, nicht sieht, will sie nicht sehen.
Die Beratungen zwischen Exponenten der Südtiroler Landesregierung / der SVP und der Bundesregierung in Wien sind eine seit Jahrzehnten konsolidierte Praxis und erforderlich für die Koordinierung der Schutzfunktion Österreichs.
Diese zwei sind der absolute ….hammer!!
Was war dann Basti Kurz?
E' il caso che posti anche qui il commento lasciato nell'articolo - sempre di C.Franceschini - che segue naturalmente a questo ovvero:
https://www.salto.bz/it/article/15092022/destabilisierung-aus-wien
* * * * * * * *
Ah, ecco come funziona.
Nel pezzo di ieri, «Der SVP-Obmann trifft sich heute in Wien mit dem österreichischen Bundeskanzler. Thema der Aussprache: Die mögliche Gefahr, die von Giorgia Meloni für Südtirol ausgeht».
In quello di oggi, «Die Aussprache zwischen dem österreichischen Bundeskanzler Karl Nehammer und SVP-Obmann Philipp Achammer gestern in Wien scheucht die Brüder Italiens ordentlich auf. Alessandro Urzì fährt - wie meistens - die ganz großen Geschütze auf. “Questa notizia può fare pensare al rischio di un piano dettato da un partito, sotto la guida di Achammer, finalizzato a seminare elementi di destabilizzazione all’estero su vicende politiche interne italiane con il rischio di gravi interferenze sul voto democratico di una Nazione sovrana”, sagt der Südtiroler Fratelli D' Italia (FdI)- Landtagsabgeordnete am Donnerstagnachmittag zur Nachrichtenagentur ANSA.», con la successiva precisazione che «An der Seite Südtirols. Weit gelassenere Töne kommen dabei aus Wien».
Di fatto abbiamo il signor Franceschini e salto.bz occupati in un nuovo gioco di società che consiste nel buttare benzina sul fuoco salvo poi rivestirsi da pompieri e smorzarne la fiamma - si colga l'ironia - riducendo le eventuali scottature a sciocchezzuole di nessun conto con tanto di "sbertuccio" a chi sappiamo. Non dico che non sia divertente (ad ognuno lo humour che preferisce), ma proprio non me la sentirei di rubricarlo nella categoria degli esempi di grande giornalismo.
PS. Poi magari parliamo anche di quanto siano "intelligenti" comportamenti come questi da parte della SVP. Va bene che il viaggio a Vienna, già organizzato da tempo, è stato sfruttato come propaganda elettorale con tanto di foto a 64 denti pubblicata sulla Dolomiten: ma con l'occasione, un ripasso sul concetto di eterogenesi dei fini non sarebbe male. A meno che non sia proprio la SVP la prima a voler alzare il livello di un potenziale conflitto...