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La protesta

Contro la "Buona Scuola"

La Camera ha appena approvato il ddl voluto da Matteo Renzi. Un'insegnante ci spiega che cosa non va e perché occorre ancora lottare affinché non diventi legge.
Di
Ritratto di Gabriele Di Luca
Gabriele Di Luca22.05.2015

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Ritratto di Massimo Mollica
Massimo Mollica 22 Maggio, 2015 - 13:00
Ecco ora vorrei che su salto.bz si pubblicassero interviste come questa http://www.orizzontescuola.it/news/iononsciopero-docente-precaria-graduatoria-ad-esaurimento-sono-favorevole-alla-riforma perché sentire una campana sola non va bene! Grazie
Ritratto di Massimo Mollica
Massimo Mollica 22 Maggio, 2015 - 13:05
E con questo, al di là del merito, sottolineo come: a) il sindacato oramai è cotto, e va R I F O R M A T O! b) basta nascondersi dietro i soliti argomenti ideologici, basta! c) questo governo, che si voglia o mneo, sta trattando tutti gli argomenti, anche quelli spinosi, non guarda alle prossime votazioni: chi non lo vota si merita SALVINI per altri 20 anni!
Ritratto di Donna Mancina
Donna Mancina 22 Maggio, 2015 - 13:59
Gentile sig. Mollica, sono Azzollini Stefania, l'isegnante intervistata. Le scrivo perché ci tengo a farle sapere che niente vieta ai colleghi, con una posizione differente alla mia, di aprire un blog e di provare ad esprimere il proprio punto di vista. Questo è il mio e me ne assumo la responsabilità, con tanto di nome, cognome e faccia. Nel merito, questo è il blog di Gabriele Di Luca che, essendo venuto a conoscenza dell'entità della protesta, ha deciso che fosse giusto dargli un po' di spazio. In generale, inoltre, vorrei dire che visto che esiste una grandissima protesta in corso (i numeri dello sciopero sono chiarissimi), compito dei giornali sia quello di darne comunque notizia. Lei non crede? Inoltre approfitto, visto che ci sono e che lei semba un accalorato sostenitore del PD a prescindere, per chiederle se lei, nel programma elettorale con cui il PD si è presentato alle elezioni, ha mai visto qualcosa di simile alla "Buona scuola". A me non risulta. Concludo dicendo infine che se lei scambia le idee con le ideologie è un suo problema e che, mi permetta, non dimostra brillante capacità argomentativa con "chi non lo vota si merita Salvini". Distinti saluti.
Ritratto di Massimo Mollica
Massimo Mollica 22 Maggio, 2015 - 19:32
Gentilissima Sig.ra Stefania Azzolini, La ringrazio infinitamente dell’attenzione regalatami. Mi permetta di replicare alle Sue argomentazioni. L’appunto da me espresso non era rivolto a Lei bensì al giornalista e alla redazione (SALTO.BZ), a mio avviso fin troppo anti riforma. E lo dico perché, non essendo del settore, ho cercato di capire quali fossero i capisaldi della riforma, e le relative contestazioni, e ho trovato, questa volta, a differenza delle altre volte, molta gente che l’appoggia e ne è favorevole. Ecco perché mi sembra giusto dare voce pure a loro! Io ritengo che l’insegnamento sia il mestiere più bello del mondo (mia mamma è stata e lo è ancora maestra, amavo una prof, e pure io ho fatto supplenza) e per questo dovrebbe essere meglio retribuito. Purtroppo non è così perché il paese stesso non va bene. I problemi reali sono ben noti: mafia, corruzione, tangenti, sprechi, burocrazia, evasione. Se riuscissimo a risolvere tali problemi staremmo tutti meglio! E come si fa? Io non ho la soluzione certa. Però posso dirLe che dove vivo, Alto Adige/ Südtirol, il livello di vita è il migliore. Molte di questi problemi non ci sono o sono marginali e infatti i docenti hanno lo stipendio più alto di tutta Italia. Quindi io sono per rendere autonome tutte le province, dove si gestisca localmente ciò di cui si dispone. Se provo a fare questo discorso fuori dalla regione nessuno lo capisce! E chi è causa del suo mal pianga se stesso! Tornando nello specifico al tema della riforma, come Le ripeto, da ignorante, ho letto il parere di molti, ma non ho trovato argomentazioni convincenti di chi denigra tale riforma. Ho invece letto ragionamenti convincenti di chi l’appoggia, non senza criticarla in alcune sue sfumature. E non mi interessa sapere che la protesta ha e ha avuto un grande seguito, perché questa non è quantificabile e la storia mi insegna che non è sinonimo di giustizia sociale (la protesta dei tassisti avvalora quanto da me detto, e se vuole un ulteriore prova le assicuro che pure Salvini, e il suo odio, ha un notevole seguito!). Noto comunque che non vi è dibattito ma una sterile protesta, non c’è confronto, non c’è tavoli di confronto (in questo il berlusconismo ha vinto alla grande, ma anche Studio Aperto e pure Striscia La Notizia). Rivedo nella “lotta” dei ragazzi la stessa azione dei tanti studenti dai tempi della pantera ai giorni d’oggi. Tutte persone scomparse una volta diplomate o laureatasi, a dimostrazione di quanto vacue siano tali proteste (e non lo dico io, ma lo dice la Storia!). Solo che oggi si macchiano di un odio particolare, paragonabile a quello che vediamo nei commenti su Facebook nei confronti dei poveri migranti. Sì, lo ammetto, ho votato PD e l’ho votato perché voglio cambiare questo paese! E “A me non risulta” che Lei e la massa di persone che ora protesta lo abbia fatto un attimo prima di questa riforma. Eppure la situazione attuale oggettivamente fa schifo! Non mi risulta che abbiate cercato di cambiare le cose, soprattutto dopo la riforma Gelmini. E Le posso assicurare che dopo questa riforma io ne voglio un’altra, che abbatta i potentati all’ interno dell’università, che la smetta di assicurare il posto fisso a chi se ne frega degli studenti, facendo il bello e cattivo tempo! Io queste cose le voglio cambiare, perché mi fanno schifo! Concludo asserendo che il mio auguro di vent’anni di Salvini non hanno nulla a che fare con l’ideologia! Se voi non volete cambiare, se il paese non la smette di odiare e non vuole cambiare, non accetta il confronto, allora l’unica via possibile è essere governati altri vent’anni da una persona incompetente e incapace. Farà culturalmente gli stessi danni di Berlusconi e dell’Isis ma condurrà ulteriormente alla povertà economica di questo paese. E una volta che vi ritroverete (grazie a Dio noi siamo provincia autonoma) nella stessa situazione post bellica del 1948, con una povertà diffusa e generalizzata, riuscirete a trovare l’umiltà e la ragione per ricominciare da capo. E la Storia mi insegna che si potranno fare grandi cose (sperando che questa volta la Storia non la si dimentichi più!). Detto questo, invitandoLa a leggere questo articolo (http://www.selpress.com/istitutotreccani/immagini/220515C/2015052227894.pdf ) Le auguro sinceramente tutto il bene di questo mondo.
Ritratto di Donna Mancina
Donna Mancina 22 Maggio, 2015 - 20:14
Gentile Massimo (posso chiamarla per nome a questo punto?), lei ovviamente non mi conosce e quindi non può di certo sapere con quanto infinito amore e competenza faccio questo lavoro da dieci anni. Da precaria, pur avendo già vinto un concorso e avendo tutti i titoli per entrare di "ruolo". E altrettanto non può sapere quanto abbia personalmente lottato contro la riforma Gelmini e quante assemblee, quante riflessioni, quanto impegno, la sottoscritta, insieme a molti colleghi, abbia profuso durante tutti questi anni. Lo so. Non può credermi sulla parola. Però, solo una piccola cosa le vorrei sottolineare: io sono destinataria di questo piano assunzionale. Se sto facendo tutto quello che posso per contrastare questa riforma, vuol dire che qualche ragione che mi porta a battermi così ci sarà. E a quelle ragioni, da mesi e mesi, non viene dato nessuno spazio di informazione. Quindi ringrazio il giornale e Gabriele Di Luca per avermeno dato l'occasione. Un'altra riflessione: da quando è stata annunciata la "Buona scuola", abbiamo cercato con il governo un confronto continuo: sono state scritte moltissime mozioni durante i Collegi Docenti ma nessun esponente del governo si è mai degnato di parlare con noi. Inoltre l'ha mai letta la LIP per una Buona Scuola della Repubblica di cui parlo nell'intervista? La invito a farlo perché, se davvero tiene alla scuola statale e ai giovani e alla loro educazione così come ci tengo io e come sembra dalle sue parole di risposta, magari potrà trovarci qualcosa di positivo. Infine, l'articolo di Lodoli l'avevo letto e ci ho pensato molto: io capisco le sue intenzioni e credo anche alla "buona volontà" di alcuni tecnici ed elettori del PD, ma Lodoli, che insegna in una scuola vicinissima a quella dove sono io, forse parla dalla sua posizione di "forza" data dalla notorietà. A lei sembra così sbagliato che una graduatoria debba essere rispettata e che non ci sia una chiamata diretta? E che nel caso, dopo una valutazione esterna di personale competente in didattica, io possa essere confermata o mandata via, senza sottostare alle decisioni di uno solo? Detto questo, Salvini e il suo tipo di politica e le cose che leggo sulla sua pagine inorridiscono profondamente anche me. La saluto cordialmente. Magari se ne riparlerà direttamente nella sua terra, l'Alto Adige/Sudtirol, che da un paio d'anni sto imparando a conoscere, rispettare e amare. Stefania
Ritratto di Massimo Mollica
Massimo Mollica 23 Maggio, 2015 - 01:03
Gentilissima Stefania, rinnovo i miei ringraziamenti per l’immeritata attenzione da Lei concessami. Io Le credo su tutto ciò che ha scritto, e mi dispiace leggere che ciò che è stato elaborato da voi non sia stato preso in considerazione da alcun esponente del governo. Non mancherò di leggerla ma io sono nessuno. Quello che però mi piacerebbe è che vi fosse un confronto tra voi e i docenti che non la pensano come voi (come la testimonianza del mio primo link), perché senza confronto, senza dibattito (un dibattito autentico) ogni idea ha meno forza. Sul merito dei punti da Lei posti io posso dirLe che nell’azienda in cui lavoro è così (compresi i 3 anni di valutazione). E se un’azienda rispetta tali requisiti allora è un’azienda sana, perché di solito può capitare che gli incarichi e gli aumenti vengano dati su logiche extraaziendali. Comunque come Le ho detto io sono nessuno. Detto questo, mi permetta di precisare una cosa: io da altoatesino/sudtirolese sono un privilegiato e in quanto tale, in un mondo dove si muore di fame e di guerra, mi vergogno di tale status. Sogno un mondo migliore a partire dall’ Italia. Ecco perché vorrei che un bambino nato accanto all’Ilva di Taranto o nella terra dei fuochi avesse le stesse opportunità di uno che nasce qui. Se vi sarà l’occasione di approfondire tali temi di persona sarà per me un piacere nonché un onore. E sono certo che chi l’accoglierà nella mia provincia saprà farlo nei migliori dei modi. Ribadisco i miei migliori auguri perché abbia tutto il bene di questo mondo e grazie per l’attenzione datami, massimo.
Ritratto di Gianluca Trotta
Gianluca Trotta 23 Maggio, 2015 - 06:59
Per anni il PD si è proposto come baluardo contro la concezione aziendalistica di Berlusconi. Ora arriva qualsiasi esponente del PD locale a paragonare la scuola alla sua azienda. Imbarazzante.
Ritratto di Massimo Mollica
Massimo Mollica 24 Maggio, 2015 - 22:26
Lei continui pure a insultare, a me non interessa, vivo bene lo stesso! Magari fossi un esponente del PD locale, lo rivolterei come un calzino questo partito.
Ritratto di Gianluca Trotta
Gianluca Trotta 25 Maggio, 2015 - 06:54
Gentile sig. Mollica, possiamo arrivare a un accordo, le va? Le chiederei questo: ogni qualvolta lei mi accusa di averla insultata, potrebbe per cortesia anche allegare i fatti, ovvero citare le parole precise dalle quali lei si ritiene insultato? Grazie. Per parte mia, mi attengo scrupolosamente alle massime di Liang Shiqiu, "La nobilissima arte dell'insulto" (Einaudi, 2006), e cerco di rispettare "il principio etico per cui ci si dovrebbe rendere conto se una persona meriti o meno di essere insultata" (p. 3). Se poi, invece, le sue frequenti accuse nei miei confronti (che io l'avrei insultata, intendo) non fossero che la realizzazione della pulsione inconscia del desiderio di venire insultato da qualcuno: se crede, mi faccia pervenire, anche con messaggio privato, gli insulti che le piacerebbe le venissero rivolti. A me la cosa non garba più di tanto; ma, come dice quel personaggio di Terenzio, "homo sum, humani nihil a me alienum puto": vedrò un po' che cosa posso fare per soddisfare al suo desiderio. Saluti.
Ritratto di Luca Sticcotti
Luca Sticcotti 23 Maggio, 2015 - 12:53
Una precisazione. Gabriele Di Luca, autore di questa intervista, è stato (felicemente) parte della redazione di Salto.bz fino al 31 agosto 2014. Da quel momento scrive (altrettanto felicemente) su Salto in veste di (promi)blogger. Detto questo vi lascio al vostro dibattito che sto seguendo con grande interesse.
Ritratto di Massimo Mollica
Massimo Mollica 24 Maggio, 2015 - 22:29
Chiedo scusa per la mia affermazione. Sono contento che esista un "luogo" come SALTO.BZ dove si possa dialogare e confrontarsi, e spero che il lavoro di tutta la redazione continui, come sempre ha fatto, ha interrogarsi sulle scelte e affermazioni dei politici locali e nazionali, perché questo è alla base della democrazia.
Ritratto di Sergio Sette
Sergio Sette 23 Maggio, 2015 - 11:08
Una premessa: credo che la scuola così com'è ora sia davvero indifendibile. Sotto tutti gli aspetti. Ad esempio relativamente al contestatissimo metodo di reclutamento, si preferisce davvero la selezione attraverso l'attuale metodo (il c.d. "mercato degli schiavi) ? Detto questo da quello che posso capire l'attuale riforma ha diversi punti critici, primo fra tutti ahimè il solito metodo da bullo usato dal nostro Presidente del Consiglio di porre le questioni. Ma non si deve cadere nel tranello di Renzi. Perché forte proprio del fatto che l'attuale scuola è indifendibile la protesta, soprattutto se molto sindacalizzata, ha come effetto certo di creare nell'opinione pubblica un effetto opposto al desiderato. Una buona scuola poi non va inventata di sana pianta, basta copiare da modelli di successo. Personalmente trovo quello finlandese (http://it.wikipedia.org/wiki/Istruzione_in_Finlandia) estremamente interessante anche se probabilmente per l'Italia, un paese con un senso civico imbarazzante, difficile da attuare (a proposito, in quel sistema il reclutamento avviene su scala locale, spesso per singola scuola...). Ma si deve puntare in alto, perché la scuola può davvero cambiare l'assetto della società come d'altronde è avvenuto anche in Finlandia.
Ritratto di Sergio Sette
Sergio Sette 23 Maggio, 2015 - 11:21
A proposito di organizzazione della scuola e metodi di reclutamento nei vari stati UE segnalo questo link http://noisefromamerika.org/articolo/lassunzione-insegnanti-qualit-scuole-europee Naturalmente l'italia compare fra i peggiori in assoluto
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