A Bolzano c’è una lunga tradizione di movimenti e comitati contro le trasformazioni della città. Ad alcuni di questi ho partecipato anch’io convintamente. La memoria mi porta per primo alla opposizione dura alla costruzione del parcheggio sotterraneo in piazza Walther (“È solo un regalo ai commercianti del centro“), poi la strada per San Genesio (“Rovina il paesaggio. C’è già la funivia“), le Semirurali (“Arrivano i casermoni“), la Mebo (“Inquina“), la nuova Università (“Salviamo il vecchio ospedale ed il suo parco“), l’apertura della Metro (“Distruggerà per sempre il commercio bolzanino“), i parcheggi interrati per residenti (“Non si può più parcheggiare liberamente in superficie“), le piste ciclabili in città (“Tolgono posti-macchina”), i ponti di Museion (“Inutili e costosi“), ecc.,ecc.. Molte nostre e mie battaglie. Perse, per fortuna. Per il bene dei bolzanini.
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