Le grandi iniziative immobiliari degli ultimi 40 anni a Bolzano hanno quasi esclusivamente un nome: Pietro Tosolini. Le sue imprese hanno infatti avuto la capacità di intercettare le nuove esigenze della città, acquistando terreni, costruendo (bene) e rivendendo i nuovi edifici alla Provincia, alle imprese, ai cittadini. Grandi nuove zone edificabili portano la sua firma: quella della Metro, TIS” (4,5 ha), quella del quartiere Firmian, della ex Fiat di Piazza Adriano, via Roen, Rencio, grandi acquisizioni come Piazza Vittoria, sedi di uffici pubblici come la ex Standa, l’ex Cinema Corso, le torri di viale Europa, ecc., ecc. Un quasi-monopolio creato con tenacia ed intuito imprenditoriale, ma anche con l’assenza di concorrenti delle stesse dimensioni. E come ogni monopolio, con una posizione dominante nel mercato e nella definizione dei prezzi. La città è piccola, l’impresa immobiliare dominante è molto grande: poco spazio per un reale confronto economico e concorrenziale. Sarebbe compito dell’Ente Pubblico stimolare il pluralismo dei soggetti immobiliari, nell’interesse dei cittadini. Pare che in Comune succeda il contrario. Business as usual.
(www.albertostenico.it)
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