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Politik

Il Sindaco Abdul

Palermo sindaco di Bolzano? Impossibile, a partire dal nome.
Di
Ritratto di Francesco Palermo
Francesco Palermo11.08.2015

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Ritratto di Andreas Perugini
Andreas Perugini 11 Agosto, 2015 - 11:16
La Pasquali dice che non si candida perché non è bilingue. Palermo a causa del suo cognome... La smetteranno mai gli Italiani con questa sudditanza anche psicologica nei confronti del mondo politico tedesco?
Ritratto di Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdichnicht 11 Agosto, 2015 - 12:11
Magari non si tratta di sudditanza ma di questioni un attimino più complesse. Comunque alle elezioni può sempre presentarsi Lei, ho già il suo slogan: "Perugini, italianità garantita al 100%!" Assieme a Casapound qulache voto lo prende.
Ritratto di Max Carbone
Max Carbone 11 Agosto, 2015 - 15:10
Pessima risposta. Perugini parla chiaro "basta con la sudditanza". Cosa c'è di così insostenibile da meritare un pensiero da asilo infantile?
Ritratto di Andreas Perugini
Andreas Perugini 11 Agosto, 2015 - 17:31
No, io non posso candidarmi a sindaco di Bolzano! Anch'io devo prima cambiare il mio cognome visto che il mio richiama un'altra località italiana. Il nome invece va bene. Se mi candidassi cambierei cognome chessò... in Hofer. Andreas Hofer sì che suona bene! Sono pronto!
Ritratto di Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdichnicht 11 Agosto, 2015 - 18:59
Certo e prenderebbe un sacco di voti!
Ritratto di Gabriele Di Luca
Gabriele Di Luca 11 Agosto, 2015 - 14:05
Ho riletto il testo due volte (anche perché è scritto bene ed è divertente) senza riscontrare a) l'argomento del nome quale deterrente alla candidatura, b) la minima sudditanza (anche) psicologica nei confronti del mondo politico tedesco. Mi convinco sempre di più che, ben prima delle barriere poste ad ostacolare la comprensione tra i gruppi linguistici, ce ne siano di altissime all'interno di ognuno di essi. Il fatto che Bolzano sia ridotta così in malo modo è in fondo la plastica dimostrazione di questa triste acquisizione.
Ritratto di Andreas Perugini
Andreas Perugini 11 Agosto, 2015 - 17:33
rileggilo un terza, perché il senso è assai chiaro.
Ritratto di Gabriele Di Luca
Gabriele Di Luca 12 Agosto, 2015 - 17:35
A me il senso del testo è chiarissimo. La faccenda del nome era un pre-testo per giungere poi alle vere motivazioni dello scetticismo espresso da Palermo riguardo alla possibilità della sua candidatura a sindaco di Bolzano. Tu, a mio avviso, ti sei fermato al pre-testo, sorvolando sulle altre (vere) ragioni (e poi la discussione si è incagliata lì, con la solita penosa tiritera sul razzismo, le lingue da sapere ecc.).
Ritratto di Andreas Perugini
Andreas Perugini 12 Agosto, 2015 - 18:11
L'autore stesso mette nel titolo e nella parte centrale del testo la PENOSA tiritera del razzismo. Quindi se proprio vogliamo fare esercizio di ermeneutica direi che i motivi vanno ricercati altrove ancora. Ad es. nella lealtà al gruppo/coalizione che lo hanno eletto al Senato o ancora più semplicemente nella preferenza di una poltrona ugualmente ben remunerata ma di gran lunga meno impegnativa.
Ritratto di pérvasion
pérvasion 11 Agosto, 2015 - 19:04
Zweisprachigkeit sollte allerdings wirklich zu den Mindestanforderungen für eine/n BürgermeisterIn in Südtirol sein. Was das mit Unterwürfigkeit zu tun haben soll, verstehe ich ganz und gar nicht.
Ritratto di Andreas Perugini
Andreas Perugini 12 Agosto, 2015 - 10:54
Innanzitutto qui stiamo parlando di cognomi più che di bilinguismo e questo ci pone "senza se e senza ma" nel campo del razzismo. Poi no, il sindaco di Bolzano (come tutti i sindaci del mondo) deve essere espressione dei suoi cittadini che per la gran parte NON sono bilingui. La carica di sindaco non può essere appannaggio di una elité bilingue. Infine, se il principio del bilinguismo deve essere appunto un principio, ebbene allora io penso che si dovrebbe parlare di trilinguismo visto che storicamente in Alto Adige esistono anche i ladini e poiché siamo nel 2000 io pretenderei anche che un sindaco conosca perfettamente l'inglese per potersi muovere adeguatamente a livello internazionale.
Ritratto di pérvasion
pérvasion 12 Agosto, 2015 - 11:08
Kein Problem damit, dass ein/e BürgermeisterIn auch Ladinisch und Englisch beherrschen sollte. Je weiter weg von der Einsprachigkeit, desto besser. Was die (Nach-)Namen betrifft, so dürfte jedem klar sein, dass sie keinen Ausschlussgrund darstellen dürfen, genauso wenig wie die Hautfarbe, die Religion und andere angeborene Merkmale.
Ritratto di Andreas Perugini
Andreas Perugini 12 Agosto, 2015 - 14:02
Non si deve discriminare neppure se uno non conosce bene le lingue. È chiaro che conoscerle può essere una qualità, come essere donna, come essere bello, giovane e simpatico, come fare beneficenza, ecc. ecc. Nessuna di queste qualità può essere però conditio sine qua non. Qui però stiamo parlando di politici che affermano che non sarebbero adatti a governare o perché hanno il cognome sbagliato o perché non sono bilingui. In pratica dicono: "sarei discriminato". Quindi si discriminano preventivamente. Per altro non mi sembra che Durnwalder fosse particolarmente bilingue all'inizio del suo regno.
Ritratto di Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdichnicht 12 Agosto, 2015 - 14:37
Ah è una questione di cognomi, ti dice neinte il cognome Magnago? Ma ti rendi conto delle boiate che spari? Il sindaco deve essere espressione dei suoi cittadini anche per i difetti? Io vorrei, anzi esigo che il sindaco del capoluogo sudtirolese parli almeno tedesco e italiano, il ladino non sarebbe male!
Ritratto di Andreas Perugini
Andreas Perugini 12 Agosto, 2015 - 18:23
Che sia una questione di cognomi, lo dice l'autore stesso della nota. Ti è forse sfuggito? Tu credi che il sindaco debba essere espressione di una elité. Bene, affari tuoi! Io la tua elité la combatto. Io penso invece che il sindaco potrebbe chiamarsi Abdul anche senza conoscere 40 lingue e penso che un politico possa essere bravo a prescindere dal suo cognome e dalle conoscenze delle lingue o dai titoli di studio che può vantare. Spagnolli conosce il tedesco, ha un cognome improponibile secondo gli standard di Palermo. Per me rimane pessimo, ma non per queste cose. Durnwalder non mi sembra fosse perfettamente bilingue (per usare un eufemismo) all'inizio del suo regno. Comunque, volente o nolente il sindaco di Bolzano lo elegge una maggioranza NON bilingue. Fino a quando la tua elité non avrrà instaurato la dittatura sarà questa maggioranza a sceglierlo secondo le caratteristiche che più riterrà opportune. Quello che esigi tu, per fortuna, non conta nulla.
Ritratto di Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdichnicht 12 Agosto, 2015 - 19:12
È proprio per colpa di quest'atteggiamento che l'Italia versa nella situazione attuale. Il politico lo si sceglie per simpatia, "uno di noi" al posto di guardare alle capacità. Il sindaco non deve essere espressione di un'elitè, è il cittadino che dovrebbe voler essere amministrato dalla stessa Saliresti su un aereo politato da uno che si comprato la licenza di volo in un paese del terzo mondo? Non credo. Ti faresti operare da un medico che fino alla settimana prima faceva il dietologo? Nemmeno. Però vuoi farti governare dal primo che passa? Ma anche nò!
Ritratto di Andreas Perugini
Andreas Perugini 12 Agosto, 2015 - 22:35
sei confuso. è una TUA totale invenzione che io non sostenga le capacità quale criterio per valutare le qualità di un politico. il problema EVIDENTEMENTE è che tu credi che le capacità di un politico si esauriscano nella conoscenza delle lingue. Ma non è così. ti informo anche che chiunque si può candidare alle elezioni anche se non è laureato in lingue. ti informo infine che la stragrande maggioranza dei politici al mondo (non in Italia) non è laureata in lingue. la simpatia è solo una possibile qualità che un politico può avere, come la conoscenza delle lingue.
Ritratto di Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdichnicht 13 Agosto, 2015 - 08:52
Non vedo scritto nulla di laurea in lingue nei miei commenti, tantomeno che le capacità del politico si esauriscano nel saperle parlare. Però è divertente leggere i tuoi commenti!
Ritratto di Andreas Perugini
Andreas Perugini 13 Agosto, 2015 - 15:05
È da due giorni che sostieni che parlare le lingue è fondamentale. La semplificazione della laurea in lingue l'ho aggiunta io. Rimane una TUA PURA INVENZIONE che io abbia sostenuto che la capacità non sarebbe una qualità apprezzabile di un politico.
Ritratto di Andreas Perugini
Andreas Perugini 13 Agosto, 2015 - 15:07
Comunque alla fine della fiera ribadisco che rifiuto la tua teoria delle elité e sottolineo nuovamente che per fortuna non è la tua elité che ha i numeri per determinare chi possa o meno governare una città che per la stragrande maggioranza non è bilingue.
Ritratto di Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdichnicht 14 Agosto, 2015 - 12:15
Sempre più da ridere! Ma non è che sotto sotto c'è un pò di invidia per chi parla più lingue?
Ritratto di Andreas Perugini
Andreas Perugini 14 Agosto, 2015 - 18:04
Non saprei, tu non è che per caso hai invidia del pene?
Ritratto di Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdichnicht 14 Agosto, 2015 - 19:14
Quando la gente comincia a risponere così di solito si è toccato un scoperto. Perso qualche concorso perchè non sai il tedesco? È da qui che è nato tutto il tuo astio nei confronti del mondo sudtirolese? Mi spiace, ma non è mai troppo tardi per imparare.
Ritratto di Andreas Perugini
Andreas Perugini 15 Agosto, 2015 - 00:05
quando la gente inizia a fare discorsi ad hominem come hai fatto tu dimostra che ha esaurito gli argomenti e quindi prova pateticamente a spostare l'attenzione sulla sfera personale dimostrando, appunto... di avere invidia del pene.
Ritratto di Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdichnicht 15 Agosto, 2015 - 14:01
Ah beh, convinto tu... non soo io quello che si inventa discorsi su lauree, capacità politiche che si esauriscono (!) nel essere bilingui eccetera. Poi una volta messo alle strette non fai che ripetere quello che hai già detto. È chiaro che poi uno la mette sul ridere. Comunque io e il mio pene, a differenza da te, andiamo d'amore e d'accordo senza invidiare nessuno.
Ritratto di Robert Tam...
Robert Tam... 15 Agosto, 2015 - 14:30
Leggendo i commenti eloquenti e raffinati di Perugini, mi chiedo come mai i grillini lo abbiano cacciato a pedate.
Ritratto di Martin B.
Martin B. 15 Agosto, 2015 - 14:55
Haha. Salto-Kommentare sind zum Glück auch erheiternd.
Ritratto di Andreas Perugini
Andreas Perugini 16 Agosto, 2015 - 11:46
Io invece noto che i miei commenti risultano più graditi di quelli dei leoni da tastiera che si nascondono dietro l'anonimato, conviti come sono, della bontà delle loro idee.
Ritratto di Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdichnicht 16 Agosto, 2015 - 12:00
Ja, Einbildung ist auch eine Bildung.
Ritratto di Andreas Perugini
Andreas Perugini 16 Agosto, 2015 - 11:48
Repetita iuvant ... soprattutto ad alcuni.
Ritratto di Andreas Perugini
Andreas Perugini 16 Agosto, 2015 - 11:50
Repetita iuvant ... soprattutto ad alcuni.
Ritratto di Andreas Perugini
Andreas Perugini 14 Agosto, 2015 - 18:04
Non saprei, tu non è che per caso hai invidia del pene?
Ritratto di Sergio Sette
Sergio Sette 13 Agosto, 2015 - 09:41
Preferisci essere curato da un medico perfettamente bilingue ma mediocre o da un luminare con scarse capacità comunicative e che non parla la tua lingua ? Ma questa cosa della lingua qui è davvero un'ossessione, in nessun altra parte del mondo ho mai visto una cosa del genere, si rasenta il patologico e la cosa grave è che siamo talmente autoreferenziali nemmeno ce ne accorgiamo. Spacciati
Ritratto di pérvasion
pérvasion 13 Agosto, 2015 - 09:46
Du stellst mir das ein bisschen zu manichäisch dar, als ob es nur diese beiden Alternativen gäbe. Jedenfalls werden weltweit nirgends ÄrztInnen eingestellt, die nicht imstande sind, mit ihren PatientInnen und MitarbeiterInnen zu kommunizieren.
Ritratto di Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdichnicht 13 Agosto, 2015 - 10:13
Dato che accenni proprio al medico bilingue, un mio aneddoto. Qualche anno fa un amico ha avuto un incidente e si era rotto un braccio. Mi racconto come in ospedale a Bolzano mentre veniva visitato da un ortopedico, altri due chiacchieravano nella sala, uno di loro pareva essere appena arrivato a Bolzano e dell'accento si cpaiva che era della Germania. Beh fra le domande sentite dall'amico c'era "come si dice ematoma in italiano?" Mi spiace ma io preferisco un medico che mi capisce. Se te preferisci comunicare a gesti, fai pure.
Ritratto di Sergio Sette
Sergio Sette 13 Agosto, 2015 - 17:37
a parte che sinceramente preferirei essere in cura da uno che fa fatica ad esprimersi nella mia lingua ma competente che ad un incompetente, il punto non è questo. Chiaro che in un posto dove convivono persone di madre lingua diversa la conoscenza dell'altra lingua sia un qualcosa di necessario ma non può diventare il criterio predominante, non almeno in modo generalizzato. Il primo filtro va fatto sulla competenza, il requisito della conoscenza delle lingua dovrebbe quindi essere un fattore di secondo piano, magari sanabile a posteriori e comunque non legato necessariamente al titolo di studio (perchè mai un matematico dovrebbe sapersi esprimere come Goethe in tedesco quando magari fa fatica ad esprimersi anche nella sua madrelingua...). Qui da noi è una conditio sine qua non, cosa che oltre che essere un po' ridicola e fuori dal tempo, crea un bel po' di problemi. Se vai all'estero(in un paese evoluto almeno) e sei bravo in un qualche campo, che tu sia bravo o meno nella lingua, che tu sia bianco, nero, verde a pallini gialli non gliele frega niente a nessuno. Tu sei bravo e basta, la lingua poi l'imparerai con la pratica. E la imparerai in fretta perchè ti metteranno in una condizione (anche psicologica) quanto più favorevole a che tu la impari! Atteggiamento questo che qui da noi proprio non si vede. Quanti concorsi nel mio campo (informatica) ho visto andare vuoti o con pochi candidati poco preparati solo per il vincolo del patentino...ma avrei assunto anche un bulgaro se fosse stato bravo...
Ritratto di Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdichnicht 14 Agosto, 2015 - 10:20
Che dire ti rimane il resto del mondo da conquistare se imparare una seconda lingua rappresenta uno scoglio insuperabile. Ormai a livelli accademici l'inglese viene dato per scontato in mezzo mondo, se qui da noi si richiede anche il tedesco o l'italiano, non vedo dove sia il problema. Tra l'altro tutti questi discorsi valgono solo per l'impiego pubblico, in ambito privato stai certo che ogni azienda che si rispetti prenderà sempre il migliore. Quand'è che la gente comincera a capire che una lingua è un'arrichimento e non un peso?
Ritratto di Sergio Sette
Sergio Sette 14 Agosto, 2015 - 10:31
la conoscenza delle lingue è un arricchimento, ci mancherebbe altro ! Lo è tanto come lo sarebbe il reciproco arricchimento culturale fra persone di lingua diversa e che vivono nello stesso posto. La domanda da porsi è: perchè la conoscenza delle lingue qui non è percepita come un arricchimento culturale ? Perchè lo scambio culturale non è percepito come un bene ? Io credo che la risposta risieda proprio nel sistema che ha istituzionalizzato nello statuto di autonomia un confine invalicabile fra i gruppi etnici. D'altronde in un posto dove le scuole sono per legge separate (e dove sono vietate quelle miste), dove per non perdere certi diritti devi dichiararti appartenente ad un certo gruppo linguistico, dove posti di lavoro pubblici, case popolari ecc. sono assegnati con criterio predominante quello linguistico non credo potrà mai nascere questa percezione di arricchimento. Ma a quanto pare sono l'unico fesso a vederla così...
Ritratto di pérvasion
pérvasion 14 Agosto, 2015 - 10:43
Zweisprachige Schulen sind nicht verboten.
Ritratto di Sergio Sette
Sergio Sette 14 Agosto, 2015 - 11:42
A me risulta esistano solo nelle valli ladine, la scuola paritetica. Al più, dopo anni, è stata accettata qualche forma di immersione ma sempre nel contesto di scuola italiana (non ho notizie lo stesso sia mai stato fatto in una scuola tedesca). Oder ?
Ritratto di pérvasion
pérvasion 16 Agosto, 2015 - 12:40
Es können jederzeit zweisprachige Privatschulen gegründet werden, die dann auch von der öffentlichen Hand gefördert werden können. Das zeigt: Verboten sind zweisprachige Schulen nicht. Sie sind (derzeit) nur nicht Teil des öffentlichen Schulsystems... das sind zwei völlig unterschiedliche Dinge.
Ritratto di Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdichnicht 14 Agosto, 2015 - 10:52
Tu confondi la proporzionale etnica con il bilinguismo, si tratta di due questioni strettamente correlate ma ben distinte.
Ritratto di Sergio Sette
Sergio Sette 14 Agosto, 2015 - 11:44
non confondo, dico che bilinguismo e multiculturalità in un contesto come quello definito dalla proporzionale etnica e in generale dallo statuto di autonimia sono concetti antitetici
Ritratto di Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdichnicht 14 Agosto, 2015 - 12:12
È proprio il contrario, si tratta di concetti complementari.
Ritratto di Sergio Sette
Sergio Sette 14 Agosto, 2015 - 12:14
ah ok, capito tutto
Ritratto di Manfred Gasser
Manfred Gasser 14 Agosto, 2015 - 14:23
Das möchte ich ja mal erleben, was bei uns hier los wäre, wenn ein Arzt, oder ein Bürgermeister, oder ein Landeshauptmann, oder auch nur ein Polizist, einem italienischsprachigen Südtiroler auf deutsch oder englisch erklären würde, dass er kein italienisch spricht. Und an der Reaktion daraus würde man auch sehen, wer hier in diesem Land auf die Zweisprachigkeit (oder zumindest auf italienisch) pocht!
Ritratto di pérvasion
pérvasion 14 Agosto, 2015 - 10:40
Obschon in Südtirol (vor allem vonseiten der italienischen Rechten) immer nahegelegt wurde, dass die Zweisprachigkeitspflicht der Qualität schade, schneidet unser Land in einschlägigen Rankings auch international sehr gut ab — zumindest bis zu Marthas Kaputtsparmaßnahmen: http://www.brennerbasisdemokratie.eu/?p=16405 Es geht diesen Leuten also nicht um die Qualität, sondern um die Delegitimierung der Mehrsprachigkeit.
Ritratto di gorgias
gorgias 11 Agosto, 2015 - 12:10
In quale asilo? Quello di lingua italiana o tedesca?
Ritratto di Sergio Sette
Sergio Sette 11 Agosto, 2015 - 14:02
Dunque vediamo: mi chiamo Sette, con una semplice ma immagino gradita operazione tolomeiana all'incontrario potrei cambiare in Sieben e farmi soprannominare Otto, reinserendo, pur in un contesto tedesco un po' di italianità nel mio nome. Per nobilitarmi un pochino, si sà certe cose fanno sempre colpo, poteri aggiungere un bel von nel mezzo. Otto von Sieben ! Il nome perfetto per un candidato in Alto Adige - Suedtirol! Se vuole dott. Palermo, glielo impresto ;-)
Ritratto di Alberto Stenico
Alberto Stenico 11 Agosto, 2015 - 14:35
Tranquilli, con l'attuale sistema elettorale il Sindaco lo nominano i partiti e non lo scelgono gli elettori. Quindi tutto va bene se va bene alla coalizione di governo. Per quanto riguarda Abdul, tempo al tempo. È in corso una gara con sorpassi tra gruppi etnici; il padre (progressista) di una mia giovane collega sudtirolese, per quanto riguarda un suo futuro possibile fidanzamento, le consigliava alcuni anni fa:" Besser Neger als Italiener"
Ritratto di Gabriele Di Luca
Gabriele Di Luca 11 Agosto, 2015 - 14:57
Se l'"Italiener" era un seguace di Salvini, la posizione di quel padre "progressista" va rivalutata.
Ritratto di Sergio Sette
Sergio Sette 11 Agosto, 2015 - 16:43
e se invece il padre progressista fosse un seguace di qualche S. Knoll o affini che si fa : 1-1 palla al centro ?
Ritratto di Max Carbone
Max Carbone 11 Agosto, 2015 - 15:24
La questione è annosa e semplicissima. Chi gestisce denari e potere è di lingua tedesca, ne consegue stabilità, crescita, perfino spensieratezza. L'italiano dell'Alto Adige/Suedtirol sta nella riserva, per così dire. Se è abile, colto e intelligente (profilo raro, ma non impossibile ammettiamolo) esce dalla riserva e fa la sua vita in pieno sole.
Ritratto di pérvasion
pérvasion 11 Agosto, 2015 - 16:36
Ich kann mich dem Urteil des potenziellen Palermo-Wählers nur anschließen: Warum haben wir noch immer Sorgen, einen Vertreter der jeweils anderen Sprachgruppe zu wählen (Salurn und Toblach zeigen, dass es zumindest nicht immer so ist), wenn uns die nächsten Jahre und Jahrzehnte volens nolens sowieso eine völlig veränderte Realität bringen werden? SüdtirolerInnen »mit Migrationshintergrund« in wichtigen Positionen werden schon bald zur Normalität gehören. Und das ist gut so! Vielleicht hat Herr Palermo gute Gründe, den Satz anders zu verstehen, als ich — doch grundsätzlich finde ich ihn weder beleidigend noch rassistisch.
Ritratto di Gabriele Di Luca
Gabriele Di Luca 11 Agosto, 2015 - 16:46
SüdtirolerInnen »mit Migrationshintergrund« in wichtigen Positionen werden schon bald zur Normalität gehören. Beh, è il tipico "bald" che potrebbe anche indicare seimila anni. Ma nel Sudtirolo Ideale Eterno seimila anni sembrano in effetti sei minuti: https://sentierinterrotti.wordpress.com/2015/02/06/bolzano-pirano-una-falsa-rima/
Ritratto di Sepp Bacher
Sepp Bacher 15 Agosto, 2015 - 19:49
(Salurn und Toblach zeigen, dass es zumindest nicht immer so ist) - Ich glaube, man kann sicher auch Meran dazu zählen. Paul Rösch ist sicher von vielen Italienern, und nicht so von den Deutschen gewählt worden
Ritratto di Oscar Ferrari
Oscar Ferrari 11 Agosto, 2015 - 22:17
mi chiamo Oscar Ferrari, ma va bene anche Oskar, tanto mi sono già rotto i coglioni di dover rettificare ogni volta. Sono bello, simpatico, intelligente, possiedo una discreta cultura generale, sono quasi bilingue ( nel senso che il tedesco lo parlo, ma non lo capisco). Ma piuttosto che fare il sindaco di Bolzano, preferisco continuar a coltivar pomodori
Ritratto di irene martinelli
irene martinelli 16 Agosto, 2015 - 09:44
Ho letto l’articolo e mi spiace che tirando in ballo un cognome molto italiano, alla fine Palermo dica solo che non si vede assolutamente nel ruolo di sindaco. Io ritengo che la carica di primo cittadino, spetti al di la’ di nomi e cognomi ad uno che in primis ha voglia di ricoprire questo ingrato compito e comprendo immediatamente che questa cosa, non è nelle sue intenzioni. Noto che la discussione giunge poi sulle due famose lingue, che attestano sempre e comunque che uno sia migliore di un altro. Tutto questo in un mondo globalizzato, dove oramai i confini, se non quelli mentali, non esistono piu’. Nel nostro piccolo mondo antico, invece ci siamo fermati qui purtroppo ed invece di aver fatto un accrescimento il poter parlare due lingue lo abbiamo ritorto, per poter far vedere chi è il migliore, oltretutto per genealogia, per poter fermare il tempo. Siamo rimasti indietro di secoli mentre il mondo è andato avanti. Chi si ferma davanti alla lingua, quando ha malattie serie, quando si è in cerca di competenze particolari in tutti i settori? Si va dappertutto, in quanto la professionalità e la comprensione non passano tramite un idioma, ma davanti a delle capacità. Se fosse stato fatto cosi’ anche qui, saremmo anni luce avanti, ma a noi piace crogiolarci ancora nel “italiano-tedesco” pur di rimanere chiusi nel nostro guscio. Io non tedeschizzerei mai il mio nome, amo il paese da cui provengo ricco di una cultura e storia che tutti (tedeschi compresi ci invidiano) e tantomeno lo farei per interesse. A prescindere da quanto sopra, non trovo corretto, ma forse solo ironico quando dice Palermo. Difatti se avesse scritto la cosa non mi interessa, senza rigirare il tutto sul suo cognome, sarebbe stato piu’ semplice. Riportare poi la frase,” meglio un italiano che un arabo” è il pensiero di alcuni, ma non di tutti i sudtirolesi per fortuna e certi pensieri che trovano il tempo che trovano, non vale la pena neppure di leggerli, alimenta solo la “mafia dei poveri contro i poveri”, quella che fa si che in Italia quelli che prima erano in fondo alla catena umana, i terroni ora possano parlare male degli extracomunitari che hanno preso il loro posto. Eleviamoci non abbassiamoci , partendo da noi stessi, forse solo così miglioreranno le cose e lo dico anche a Palermo, che essendo giudice dovrebbe invece riportare quanto dice la nostra bella Costituzione, che non si fanno distinzioni per lingua e razza, a meno che nel proprio pensiero non si sia convinti di questo. Quindi se vuol fare il sindaco che si metta in lizza, se non lo vuol fare non lo faccia ma non usi il suo cognome per alimentare una sterile polemica e riportare sempre il tutto a italiano-tedesco, quindi al si puo’ per etnia o meno.
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