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Kaufhaus Bozen

Konsum-Mekka oder Laden-Killer?

Teil 1 der Artikel-Reihe "Pro und Contra Benko": die Auswirkungen auf Handel und Arbeitsplätze.
Di
Ritratto di Katia De Gennaro
Katia De Gennaro22.03.2016

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Da destra i fiduciari bolzanini di Hds Thomas Rizzolli e Simone Buratti

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Ritratto di Michael Schlauch
Michael Schlauch 22 Marzo, 2016 - 19:24
Beim Stichwort Kaufkraft und Arbeitsplätze fehlt die Tatsache, dass Bozen mit einer Einzelhandelszentralität von 152 bereits erträchtliche Kaufkraft aus der Umgebung ansaugt. Einkaufszentren machen sich in einem Verdrängungskampf dieses Potential zu Nutze und haben historisch in kleinen Städten wie Bozen mit 100.000 Einwohnern noch nie den Gesamtumsatz und die Gesamtbeschäftigung verbessern können. Wieso sollte es beim Kaufhaus anders sein?
Ritratto di F. T.
F. T. 23 Marzo, 2016 - 10:57
Kleine Städte wie Bozen? Welche Städte vergleichen Sie denn ? Ich hoffe nicht, wie ein selbsternannter Fachmann vor einiger Zeit, eine Stadt in Ostdeutschland , wo sich der Fuchs gute Nacht sagt, und die seit Jahren die höchste Arbeitslosenquote der Republik hat. Aber natürlich 100000 Einwohner.
Ritratto di Michael Schlauch
Michael Schlauch 23 Marzo, 2016 - 14:58
Nein, die Daten der Deutschen Forschungsgemeinschaft beziehen sich vor Allem auf Langzeitentwicklungen in westdeutschen Städten. Der gesamtwirtschaftlich schädliche Verdrängungskampf tritt aber in allen Städten auf, die eine verhältnismäßig kleine Einwohnerzahl relativ zu den Flächen des EZ haben und bereits eine positive Kaufkraftbilanz (wie Bozen) vorweisen können (es ist für Investoren nachweislich einfacher, Kaufkraft umzuverteilen als neu zu schaffen, deshalb eignet sich Bozen gut aus der Sicht Benkos, aber nicht umgekehrt).
Ritratto di Martin B.
Martin B. 22 Marzo, 2016 - 19:52
endlich so ein Vergleich, wieviele Teile sollen noch folgen? Bitte ev. eine abschliessende zusammenfassung in betracht ziehen. ähnliches wäre auch für den flughafen interessant.
Ritratto di Giorgio Picchetti
Giorgio Picchetti 22 Marzo, 2016 - 22:59
Endlich nimmt sich einer dem Thema an, unsere Stadt ist zu einem Dreckloch verkommen, ich schäme mich jedes Mal, wenn Freunde aus dem Ausland kommen und am Bahnhof landen!! Es sagt niemand, dass alles nur gut am Projekt ist, aber die Vorteile überwiegen klar. Dann sollen sich die Nein-Sager doch was Besseres einfallen lassen (worauf wir schon seit Jahrzehnten warten!).
Ritratto di F. T.
F. T. 23 Marzo, 2016 - 11:08
Parole sacrosante ! Sinora ho visto un progetto del gruppo ex-Oberrauch, stranamente fatto senza badare al capitolato, e quindi eliminato subito. Per il resto tanta aria fritta, ma nessuno che sappia indicare con nome e cognome chi dovrebbe sborsare i milioni per mettere fine allo scempio di quel quartiere. Che il comune possa intervenire sono sogni, contraddetti dagli ultimi vent anni. Mi pare che ci sia una corrente che sfrutti persone ingenue per non cambiare nulla, ad esempio di quello che era successo con il Virgolo, dove il Thun è stato cacciato, ed il curatore comunale per anni ed anni non ha mosso una pietra.
Ritratto di Alberto Stenico
Alberto Stenico 22 Marzo, 2016 - 23:42
Per quanto riguarda il lavoro, vorrei ricordare anche quello indotto dalla costruzione dell'intero nuovo complesso. Nell'edilizia civile, il costo della manodopera incide per il 40% dell'intero investimento. In altre parole, dei 200 milioni di investimento necessari per realizzare il nuovo progetto, 80 milioni finiscono in retribuzioni e contributi sociali ai collaboratori delle imprese. Inoltre anche i materiali ed i noleggi forniti ai cantieri sono a loro volta fattori ad alta intensità di lavoro. Anche tutto questo va tenuto presente nel fare il bilancio occupazionale del progetto "Benko".
Ritratto di Alberto Stenico
Alberto Stenico 22 Marzo, 2016 - 23:42
Per quanto riguarda il lavoro, vorrei ricordare anche quello indotto dalla costruzione dell'intero nuovo complesso. Nell'edilizia civile, il costo della manodopera incide per il 40% dell'intero investimento. In altre parole, dei 200 milioni di investimento necessari per realizzare il nuovo progetto, 80 milioni finiscono in retribuzioni e contributi sociali ai collaboratori delle imprese. Inoltre anche i materiali ed i noleggi forniti ai cantieri sono a loro volta fattori ad alta intensità di lavoro. Anche tutto questo va tenuto presente nel fare il bilancio occupazionale del progetto "Benko".
Ritratto di Alberto Stenico
Alberto Stenico 22 Marzo, 2016 - 23:43
Per quanto riguarda il lavoro, vorrei ricordare anche quello indotto dalla costruzione dell'intero nuovo complesso. Nell'edilizia civile, il costo della manodopera incide per il 40% dell'intero investimento. In altre parole, dei 200 milioni di investimento necessari per realizzare il nuovo progetto, 80 milioni finiscono in retribuzioni e contributi sociali ai collaboratori delle imprese. Inoltre anche i materiali ed i noleggi forniti ai cantieri sono a loro volta fattori ad alta intensità di lavoro. Anche tutto questo va tenuto presente nel fare il bilancio occupazionale del progetto "Benko".
Ritratto di Alberto Stenico
Alberto Stenico 22 Marzo, 2016 - 23:45
Scusate la ripetizione...
Ritratto di gorgias
gorgias 23 Marzo, 2016 - 09:03
Secondo mè non c'è niente da scusare, piuttosto salto dovrebbe inserire un controllo se l'identico post viene mandato una seconda volta dallo stesso utente per poi intercettarlo. Altri sistemi blog come wordpress o blogspot lo fanno in modo standard. Secondo mè ( e scusate qua me se mi ripeto ;-) ) salto dovrebbe investire di più nel cms del sito. Sarebbe una cosa che veramente converebbe in quanto un sforzo unico porterebbe un effetto positivo per un tempo indeterminato.
Ritratto di Lorenzo Nesler
Lorenzo Nesler 29 Marzo, 2016 - 11:46
Es fehlen keine Arbeitsplätze, es mangelt an Unternehmergeist! In Bozen sollte ein Co-workingspace entstehen wie man es in anderen Städten sieht.Der Arbeitsmarkt tendiert zu Tech- Jobs die meistens befristet sind. Früher war der Einzelhandel führen, heute ist es der Onlineshop vermehrt.
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