Toponomastica
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Toponomastica, fumata bianca

La Commissione dei Sei trova l’accordo sulla norma di attuazione approvata all’unanimità. Vota a favore, dunque, anche Bizzo che aveva annunciato parere contrario.
Di
Ritratto di Sarah Franzosini
Sarah Franzosini23.02.2017

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Ritratto di Faber Simplicius
Faber Simplicius 23 Febbraio, 2017 - 08:44

Onore la merito alla SVP per la perseveranza con la quale è riuscita a stravolgere a proprio vantaggio il testo sacro ovverosia lo Statuto di autonomia. Dalla possibilità di ufficializzare i toponimi tedeschi si è arrivati al poter decidere quali toponimi italiani possono rimanere, alla faccia dell'obbligo del bilinguismo in Alto Adige.
Questo accordo in commissione dei 6 è un bel trattato di Osimo "in minore", spero almeno che i rappresentanti dello Stato e della minoranza linguistica italiana non abbiano brindato dopo questo pactum sceleris...
Peraltro, cercando il lato positivo della questione, è dimostrata nero su bianco la plasticità dello Statuto......così adesso il nostro bando Tommasini potrà istituire scuole bilingui in tutta la provincia...
Ah no, leggo oggi sulla stampa che la SVP si lamenta che ci sono troppi bambini italiani negli asili tedeschi, non vuoi mai che ci si conosca e ci si capisca un po' meglio....e che si perdano futuri pacchetti di voti. Il partito ha l'occhio lungo!

Ritratto di Johann Milchstraßenbürger
Johann Milchstraßenbürger 23 Febbraio, 2017 - 21:30

Touristiker atmen auf: Es bleibt alles wie es ist: Alto Adige bleibt auch in Zukunft Alto Adige!

 Südtirol, das einzige(-gartige) Land auf der Welt, wo jedermann hautnah faschistische Kriegs- und Ehrendenkmäler bewundern kann, bleiben alle faschistischen Orts- und Flurnamen erhalten. GOTT
SEI DANK, werden einige lautstark anfügen.

Wenn die Faschisten die Südtiroler nicht mit diesen Fantasienamen beglückt hätten, die Touristiker hätten sie wohl nachträglich erfunden- den sie sind mindestens so erfinderisch wie Ettore Tolomei selber. So bleibt auch in Zukunft Alto Adige das Lieblingsurlaubsort der Neofaschisten- und die haben bekanntlich Geld wie Heu …

Ich hätte gerne unser jüdischen Mitbürger nach der Meraner Veranstaltung einige dieser Faschisten- Denkmäler in Bozen und Bruneck gezeigt. Besonders jenes, wo Hitlers Intimfreund und Holocaust -Mittäter, Benito Mussolini, hoch zu Ross und mit Faschistengruß auf uns hernieder blickt. Ob der Meraner Bürgermeister sich bereit erklärt hätte, diese Denkmäler unseren Holocaust Überlebenen zu erklären, wage ich zu bezweifeln …

Ritratto di Emil George Ciuffo
Emil George Ciuffo 25 Febbraio, 2017 - 12:18

??? Thema verfehlt?

Ritratto di Claudio Della Ratta
Claudio Della Ratta 25 Febbraio, 2017 - 18:20

Un altro triste capitolo di politica locale, a cui purtroppo i nostri rappresentanti ci hanno abituato...

Risibili le affermazioni di “successo” in merito alla nuova norma stabilita dalla Commissione dei sei che supera di fatto l’utilizzo del bilinguismo nella toponomastica. Immagino sia un entusiasmo solo di facciata, per nascondere, dietro i consueti giochi di parole (nei quali sono tutti bravissimi), la sudditanza del PD nei confronti della SVP.
So che non è semplice, dato “i decisori” (esponenti politici e partiti di riferimento) sono intrecciati tra loro da continui rapporti politici e sono di conseguenza meno liberi di agire, ma ogni tanto bisognerebbe avere il coraggio di dire NO.

Non si tratta di alcuni toponomi cancellati, ma dell’aver sancito il principio della “negoziabilità dei nomi” che sostituisce il principio statutario del bilinguismo.

Quanto alla pariteticità delle commissioni di garanzia, ostentata come una conquista, ritengo sia un’altra “bufala” propinata per dare una parvenza di correttezza alla scorrettezza perpetrata.
Questa pariteticità non ha alcun valore sostanziale, dato la commissione verrà nominata dal Consiglio provinciale (quindi dalla SVP) e sarà sempre succube delle spinte politiche dei governanti. E lo stesso si può dire del meccanismo della doppia maggioranza. Anche la Commissione dei sei dovrebbe essere paritaria, ma di fatto può sempre essere, come in questa occasione avvenuto, espressione della parte politica dominante.

Certamente non è un successo per la convivenza, dato la destra tedesca subito parlava di svendita dell’identità tirolese.

In sintesi un altro triste capitolo di politica locale, a cui purtroppo i nostri rappresentanti ci hanno abituato.

Tiriamoci su i pantaloni ed andiamo avanti.

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