Support Salto!
Ogni abbonamento è un sostegno a un giornalismo indipendente e critico e un aiuto per garantire lunga vita a salto.bz.
Liebe/r Leser/in,
dieser Artikel befindet sich im salto.archiv!
Abonniere salto.bz und erhalte den vollen Zugang auf etablierten kritischen Journalismus.
Wir arbeiten hart für eine informierte Gesellschaft und müssen diese Leistung finanziell stemmen. Unsere redaktionellen Inhalte wollen wir noch mehr wertschätzen und führen einen neuen Salto-Standard ein.
Redaktionelle Artikel wandern einen Monat nach Veröffentlichung ins salto.archiv. Seit 1.1.2019 ist das Archiv nur mehr unseren Abonnenten zugänglich.
Wir hoffen auf dein Verständnis
Salto.bz
Bereits abonniert? Einfach einloggen!
Aggiungi un commento
Effettua il login per aggiungere un commento!Commenti
Fate come volete, comunque io Amaten mi rifiuto di chiamarlo Ameto. (E trascorro il mio poco tempo libero alle questioni davvero importanti nella vita)
beh vogliamo parlare della stupenda traduzione di Windlahn presso Sarentino in Lana al Vento?!?!
@ Massimo Mollica: Son contento che ci sia un po' di buonsenso in giro.
Oramai qui ci vivo da 10 anni e ci sono venuto in vacanza per 30 anni prima. Ora, se prima non capivo certe "rigidità" poi ho cominciato a capire. Molti dei toponomi "italiani" non hanno nessun riferimento nella storia, o nella parlata popolare anche di cento anni fa magari. Probabilmente potrebbe essere corretto recuperare taluni toponimi romani e basso medioevali, poi, volenti o meno questa parte di Rezia è stata tedeschizzata per centinaia di anni!
Per farla breve mi sembra assurdo "tradurre" Burgeis in Burgusio e via "tolomeizzando". Questa tipologia di toponomi a mio modesto parere andrebbero aboliti. L'italianizzazione forzata di questa Heimat comunque è storia e in parte cultura. Da parte "tedesca" sarebbe comunque auspicabile senso della misura in questa diatriba (della quale ne comprendo solo alcuni aspetti, lo ammetto) che non dovrebbe essere usata da nessuno dei gruppi linguistici come una qualche forma di "pareggio" con gli errori e soprusi patiti in passato.