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La linguista Rita Franceschini (LUB) ha definito la scuola bi-/plurilingue "un feticcio", alla pari del CLIL.
Sarà ma gli unici qui che se la cavano benone dappertutto sono i ladini...
Quelli che praticamente non studiano la propria lingua a scuola e che comunque hanno un bisogno vitale — non paragonabile a quella degli altri gruppi linguistici — di parlare almeno un'altra lingua per… sopravvivere.
A me sembra solo più furbi degli altri e la loro situazione economica/sociale mi sembra che stia lì a dimostrarlo.
Un feticcio, al pari dell'autodeterminazione. Siamo pieni di feticci qui.
Eppure insegna in - ed era a capo di - una struttura che vanta l'insegnamento in tre lingue. L'idea di una scuola bi- e/o trilingue la vedrei come un'occasione. Un forte dubbio ce lo avrei sulla disponibilità di rispettivi insegnanti.
la politica si faccia da parte e per questo fra i 7.000 insegnanti della provincia parla ... la politica c.b.