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Manze che sono bufale

Il video virale di una mucca aggredita dal lupo in Trentino è arrivato sino in Svizzera, senza però specificare dove sia stato girato. E la realtà dei fatti è un'altra.
Di
Ritratto di Valentino Liberto
Valentino Liberto30.07.2018

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Al lupo al lupo?

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Ritratto di Dietmar Holzner
Dietmar Holzner 30 Luglio, 2018 - 16:58

...racconti lacunosi (come la recinzione) ... e come il presente articolo.

1. Un video chiamato "virale" per definizione raggiunge un largo raggio di diffusione, teoricamente anche mondiale. Che colpa è e di chi, se un video vero e proprio (e per niente fake news!), girato da colui che è stato il danneggiato, si diffonde in internet?
2. L'articolo dà l'impressione come se il video in oggetto fosse stato abusato in qualche maniera per assodare il proprio punto di vista. Se fosse stato girato in Svizzera e approfittatone qui da noi, allora sì, sarei d'accordo. Invece è stato girato proprio qui da noi (Moena ovviamente). A questo proposito: cosa vuol dire ""Come se non bastasse"? Bastasse cosa?
3. Invito tutti a venire sulle malghe e a spiegare come va fatta una recinzione elettrica per bene, su terreni con pendenze spesso oltre il 100 per cento, con montanti di plastica su fondi pieni di sassi, altezza minima 1,20 m (che, in caso di terreno ripido, non basta per niente a impedire al lupo il salto dal lato superiore), che devono reggere a sollecitazioni di venti con velocità spesso oltre i 100 km/h.
4. Invito tutti a spiegare come la recinzione, una volta realizzata in accordo a n.3, va mantenuta e da chi. I pastori già fanno più di 16 ore al giorno.
5. Invito - in fin dei conti - tutti a reperire un pò di comprensione verso i contadini che veramente soffrono questo problema. È la non-comprensione che li rende disperati.

Ritratto di Jäger Bauer
Jäger Bauer 2 Agosto, 2018 - 13:17

Mit allen Punkten einverstanden, aber Achtung: Verständnis beruht auf Gegenseitigkeit. Das Unverständnis der Bauern gegenüber allen anderen (große Mehrheit!) Bewohnern unseres Lebensraumes ist zum verrückt werden. Die Politik bzw. das Interagieren der Bauern und ihrer Lobby mit all diesen Anderen muss sich zuallererst ändern. Denn die Privilegien der Baueren haben alle Anderen satt. In dieses große Ganze gehört auch die Relativierung des eigenen Schadens durch Wolf- oder Bärrisse, bei jährlich 10.000 geschlachteten Kleinviehern wie Schafe und Ziegen, 9000 abgeknallten Rehen und über 1000 durch Mäharbeiten zerfetzte Rehe - pro Jahr. Und dazu gehört im großen Ganzen auch das Eingeständnis, dass es der Allgemeinheit auch Recht ist, wenn einige Almen wegen fehlender Straße wie Antersasc nicht bewirtschaftet und andere wegen fehlender Rentabilität (sei es durch Wolf oder Dürre oder Arbeitskosten) nicht mehr beweidet werden.

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