Advertisement
Advertisement
ladinia

Letteratura ladina

Vengono presentati in questi giorni i tre volumi della Geschichte der ladinischen Literatur, opera di Rut Bernardi e Paul Videsott. Le sfide di una letteratura minoritaria ma non per questo “minore”.
Di
Ritratto di Paolo B. Valente
Paolo B. Valente02.10.2013

Support Salto!

Ogni abbonamento è un sostegno a un giornalismo indipendente e critico e un aiuto per garantire lunga vita a salto.bz.

Salto Plus

Liebe/r Leser/in,

dieser Artikel befindet sich im salto.archiv!

Abonniere salto.bz und erhalte den vollen Zugang auf etablierten kritischen Journalismus.

Wir arbeiten hart für eine informierte Gesellschaft und müssen diese Leistung finanziell stemmen. Unsere redaktionellen Inhalte wollen wir noch mehr wertschätzen und führen einen neuen Salto-Standard ein.

Redaktionelle Artikel wandern einen Monat nach Veröffentlichung ins salto.archiv. Seit 1.1.2019 ist das Archiv nur mehr unseren Abonnenten zugänglich.

Wir hoffen auf dein Verständnis
Salto.bz

Abo holen

Bereits abonniert? Einfach einloggen!

Advertisement

Weitere Artikel zum Thema...

Advertisement
Ritratto di Antonio Frena
Antonio Frena 3 Ottobre, 2013 - 12:18
Non bisogna dimenticare i contributi di Josef Richebuono, Vito Pallabazzer, Floriano Chizzali. Altrimenti si rischierebbe di fare un torto a studiosi che hanno passato la vita alla ricerca delle origini e della storia della lingua ladina. Anche se sono più anziani di quelli citati (e due di loro purtroppo non ci sono più), sono fra gli studiosi cui la cultura ladina deve di più.
Ritratto di Antonio Frena
Antonio Frena 4 Ottobre, 2013 - 14:10
Giuseppe Richebuono, detto Josef (da sempre), nato a Genova (non credo sia fondamentale), è un noto studioso ampezzano, la cui Storia d'Ampezzo è un punto di riferimento per tutta la storia e la cultura ladina. Mi sembra un personaggio da cui non si può prescindere, ma ovviamente è opinabile. PS: ha anche insegnato a lungo tedesco a Bolzano
Ritratto di Antonio Frena
Antonio Frena 4 Ottobre, 2013 - 14:16
Aggiungo, per quanto riguarda Vito Pallabazzer, che non bisogna dimenticare che le sue ricerche linguistiche sono la base per decodificare aspetti e differenze di una letteratura che non ha una base linguistica univoca.
Ritratto di Antonio Frena
Antonio Frena 4 Ottobre, 2013 - 16:01
Non vorrei essere pedante, ma è conosciuto anche come Josef. Aggiungo alcuni suoi titoli di libri, così come compaiono in catalogo: 1 Aus der Vergangenheit des Hofes Imberg bei Niederrasen / Josef Richebuono. Bolzano/Bozen: Athesia, 1976 2 Die Beziehungen des Gadertals zum Pustertal / Josef Richebuono. Bolzano/Bozen: Athesia, 1995 3 Das Bleibergwerk von Giau bei Ampezzo / Josef Richebuono. Bolzano/Bozen: Athesia, 1976 4 Der ladinische Bauer / Josef Richebuono. Bolzano/Bozen: Athesia, 1986 5 Notizen über die Gemeinden der ladinischen Dolomitentäler / Josef Richebuono. Bozen : Athesia, 1988. 6 Schloß Beutelstein in Ampezzo / Josef Richebuono. Bolzano/Bozen: Athesia, 1975 7 Die Südtiroler Landstraßen im Jahre 1725 / Josef Richebuono. Bolzano/Bozen: Athesia, 1978-1979 E comunque, a parte questo, ho ricordi privati e personali in cui lo si chiamava Josef, così come qualcuno l'avrà senz'altro chiamato Bepi, o magari Peppe all'italiana :) Io credo che sia un vero ladino, un ladino dentro.
Ritratto di Clara Mazzi
Clara Mazzi 5 Luglio, 2014 - 14:58
Sicuramente una maggior tutela della lingua ladina aiuterebbe molto la produzione letteraria originale, ma non basta. Così come la creazione di una casa editrice specifica: aiuta, ma non basta. Bisogna creare le basi culturali (per esempio di appartenenza ad un gruppo, del valore della propria storia), bisogna puntare sulla qualità degli scritti: tutto il resto verrà da se. Senza la qualità, tutto ha breve durata. Per uscire dalle valle ladine, così come uscire dallo scritto segreto tenuto nel cassetto, ci vuole un testo valido. Esso verrà poi automaticamente tradotto in tutte le lingue del mondo. Il discorso delle "quote" (come per le donne in parlamento, per esempio) ha oggi perso di valore: siamo tutti bravi, bisogna solo dimostrarlo e che vinca il migliore, senza protezioni.
Advertisement
Advertisement
Advertisement