Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di salto.bz.
Contributo community
Pippo Civati, a seconda dei punti di vista può essere indifferentemente considerato:
l’uomo giusto nel posto giusto;
l’uomo giusto nel posto sbagliato;
l’uomo sbagliato nel posto sbagliato.
Da anni predica la necessità di cambiare il PD “dall’interno”, proponendosi così come una sorta di infiltrato della base del partito all’interno della farraginosa macchina del potere centrale.
Sul suo blog pubblica ad ore alterne carrettate di post tali da far sembrare democristiano anche il più facinoroso dei grillini. Peccato che dimentichi di leggerli quei post (e che dimentichi di leggerli PRIMA di pubblicarli, o DOPO averlo fatto è questione tutt’altro che secondaria) trasformandosi, in aula, in uno schizofrenico oppositore di se stesso. L’ultimo esempio del Civati uno e trino si è consumato in occasione della mozione di sfiducia del M5S sul caso Cancellieri. Nei giorni immediatamente precedenti il voto, il giovane deputato ha mostrato la sua versione “di lotta”, sguainando la spada contro il Ministro e l’intero Pd; il messaggio era chiaro “sfiducia alla Cancellieri e stop ai ricatti: non mi riconosco nel Pd del governo delle larghe intese!”. In aula ha tirato fuori la versione “di lotta e di governo”, lanciando strali a destra e (soprattutto) a manca, ma palesando la volontà di non fare gesti estremi. Al momento del voto è sputata la versione “di governo”: voto contrario alla mozione di sfiducia, tanta ragion di stato, orecchie abbassate e ci vediamo alla prossima (finta) battaglia.Il dubbio che possa trattarsi dell’uomo giusto nel posto giusto (un apparente dissidente che riesce a portare al suo partito i voti della base contrariata), l’uomo giusto nel posto sbagliato (uno che ha buone idee che mai potranno essere recepite dal PD) o l’uomo sbagliato nel posto sbagliato (un puro opportunista a cui non sarà mai consentito di fare carriera all’interno del partito) rimane e, in fondo, può essere riassunto dalla domanda che fa da titolo al post:
ci è, ci fa o Civati?
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di salto.bz.
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