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Concordo pienamente @Fabio Gobbato. Finalmente delle considerazioni che specchiano la situazione attuale globale (mi riferisco al termine inflazionario "sostenibilità" e al concetto “green-washing”).
Citazione - Club 5 Ski Classics: „[..]tre comuni della Val Gardena supportano il progetto coraggioso con molta convinzione. L'intenzione è spalleggiata anche dal settore turistico della Val Gardena. Ancora più importante è però il sostegno della maggior parte della popolazione in Val Gardena e del territorio. La popolazione è entusiasta dell'idea dei Campionati del Mondo di Sci Alpino 2029 [..]“
Non corrisponde assolutamente alla verità che dietro la candidatura ci sia gran parte della popolazione gardenese, tanto meno gli esercenti del turismo. È meramente “fantasticheria” da parte del comitato organizzatore. Ed è ancora più stolto parlare di sostenibilità in relazione a un grande evento internazionale. A molti occhi le affermazioni del comitato suonano fuori dal mondo reale (e.g. cambiamenti climatici ecc.) ed arroganti. Non per ultimo: il parere del popolo non è mai stato chiesto…
Alexander Prinoth
settore turistico e amante della natura
Il greenwashing è un fenomeno preoccupante. Si spacciano per sostenibili eventi e attività che non hanno neanche mai visto l‘ombra della sostenibilità. Eventi di massa sono intrinsecamente insostenibili. La sostenibilità non è data da qualche bicchiere usa e getta biodegradabile.
La domanda che dobbiamo farci è: abbiamo davvero bisogno di un mondiale di sci nelle Dolomiti?
Decisamente non ne abbiamo bisogno! Bisogna avere il coraggio di fare un passo deciso in una direzione che implica una riduzione del turismo di massa ed una educazione ad un turismo "educato" e in simbiosi con la natura.