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Aree protette

Parco Stelvio: trovato l’accordo

Riconosciute le competenze locali in termini di gestione, però in un'ottica di ‘rete’ di cui si fa garante lo Stato e che guarda anche oltre i confini del Parco stesso.
Von
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Luca Sticcotti29.01.2015

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Kommentare

Bild des Benutzers Palaia Renato
Palaia Renato 29.01.2015, 10:52
In natura non esistono fortunatamente confini, se non quelli creati artificiosamente dall'uomo, perchè la natura non ha soluzione di continuità ed ogni sua parte si compenetra e si integra con quella adiacente, ma anche con quella più lontana. Questo concetto probabilmente era chiaro agli uomini primitivi che per ragioni di sopravvivenza vivevano i simbiosi con la natura ed avevano la necessità di migrare in continuazione. Finalmente anche l'uomo "evoluto" dei nostri tempi, dopo approfondite analisi, è arrivato alla stessa conclusione: un certo ambiente naturale va mantenuto e gestito nella sua integrità, a prescindere dai confini regionali o nazionali. Gli animali passano questi confini senza passaporto, in quanto i loro movimenti sono suggeriti dall'istinto per la medesima sopravvivenza. Ben venga questa gestione coordinata del Parco dello Stelvio ed il suo collegamento con i parchi adiacenti e transnazionali. Finalmente l'ovvietà ha preso il sopravvento.
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Palaia Renato 29.01.2015, 10:52
In natura non esistono fortunatamente confini, se non quelli creati artificiosamente dall'uomo, perchè la natura non ha soluzione di continuità ed ogni sua parte si compenetra e si integra con quella adiacente, ma anche con quella più lontana. Questo concetto probabilmente era chiaro agli uomini primitivi che per ragioni di sopravvivenza vivevano i simbiosi con la natura ed avevano la necessità di migrare in continuazione. Finalmente anche l'uomo "evoluto" dei nostri tempi, dopo approfondite analisi, è arrivato alla stessa conclusione: un certo ambiente naturale va mantenuto e gestito nella sua integrità, a prescindere dai confini regionali o nazionali. Gli animali passano questi confini senza passaporto, in quanto i loro movimenti sono suggeriti dall'istinto per la medesima sopravvivenza. Ben venga questa gestione coordinata del Parco dello Stelvio ed il suo collegamento con i parchi adiacenti e transnazionali. Finalmente l'ovvietà ha preso il sopravvento.
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Palaia Renato 29.01.2015, 10:53
In natura non esistono fortunatamente confini, se non quelli creati artificiosamente dall'uomo, perchè la natura non ha soluzione di continuità ed ogni sua parte si compenetra e si integra con quella adiacente, ma anche con quella più lontana. Questo concetto probabilmente era chiaro agli uomini primitivi che per ragioni di sopravvivenza vivevano i simbiosi con la natura ed avevano la necessità di migrare in continuazione. Finalmente anche l'uomo "evoluto" dei nostri tempi, dopo approfondite analisi, è arrivato alla stessa conclusione: un certo ambiente naturale va mantenuto e gestito nella sua integrità, a prescindere dai confini regionali o nazionali. Gli animali passano questi confini senza passaporto, in quanto i loro movimenti sono suggeriti dall'istinto per la medesima sopravvivenza. Ben venga questa gestione coordinata del Parco dello Stelvio ed il suo collegamento con i parchi adiacenti e transnazionali. Finalmente l'ovvietà ha preso il sopravvento.
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