Fabio Giuliani, biodistretto
Fabio Giuliani
Advertisement
Advertisement
salto-Gespräch

“Biologico, usciamo dal conflitto”

Fabio Giuliani e il comitato trentino per il biodistretto. La lotta ai pesticidi, i contadini, l’Alto Adige: “Il cammino si fa assieme, non contro. E serve una scuola”.
Von
Bild des Benutzers Stefano Voltolini
Stefano Voltolini02.02.2020

Support Salto!

Unterstütze unabhängigen und kritischen Journalismus und hilf mit, salto.bz langfristig zu sichern! Jetzt ein salto.abo holen.

Salto Plus

Liebe/r Leser/in,

dieser Artikel befindet sich im salto.archiv!

Abonniere salto.bz und erhalte den vollen Zugang auf etablierten kritischen Journalismus.

Wir arbeiten hart für eine informierte Gesellschaft und müssen diese Leistung finanziell stemmen. Unsere redaktionellen Inhalte wollen wir noch mehr wertschätzen und führen einen neuen Salto-Standard ein.

Redaktionelle Artikel wandern einen Monat nach Veröffentlichung ins salto.archiv. Seit 1.1.2019 ist das Archiv nur mehr unseren Abonnenten zugänglich.

Wir hoffen auf dein Verständnis
Salto.bz

Abo holen

Bereits abonniert? Einfach einloggen!

Advertisement
Advertisement

Kommentare

Bild des Benutzers Stephan Rossi
Stephan Rossi 02.02.2020, 17:19

Il problema fondamentale è di natura economica. I consumatori, non sono disposti ad aquistare una quantità sufficiente di frutta biologica a un prezzo equo, ma preferiscono comprare frutta a basso prezzo. Se tutti agricoltori altoatesini ora coltivassero le loro terre in modo "biologico", il prezzo della frutta biologica cadrebbe molto rapidamente, data la quantità eccessiva. Le famiglie contadine, che già affrontano varie difficoltà economiche, burocratiche e climatiche, perderebbero quindi una buona parte del loro reddito familiare.

Prima di chiedere agli agricoltori di cambiare il loro metodo di produzione, sono i consumatori a dover cambiare il loro comportamento.

Bild des Benutzers roberto paiarola
roberto paiarola 02.02.2020, 20:34

E' importante che i coltivatori, abbiano la possibilità di passare al biologico con l'aiuto economico della collettività (leggi : Provincia). Perchè un territorio sano è un bene per tutti, anche per l'immagine turistica, e non è giusto che a pagare siano solo i contadini.

Bild des Benutzers Günther Mayr
Günther Mayr 03.02.2020, 15:26

Solange nicht die effektiven! Leistungen zum Erhalt der Biodiversität (unabhängig von Label bzw. zert. Anbauweise) anerkannt und quantifiziert werden,
solange nicht der (notwendige!) Pflanzenschutz (unabhängig von Label bzw. zert. Anbauweise) anerkannt wird - heisst es weiterträumen und weiter mit schwarz/weiss! Kein Mensch hat was von der reinen Siegel-Gläubigkeit, am wenigsten die Natur&Umwelt: Das bio-Buisnessmodel läuft heiß und begräbt zum Schluß auch die, die guten Willens sind.
(Greenpeace Schwarze Liste 2016 - zugelassen im biol. Landbau: Kupfer, Parafinöl, Pyretrin, Spinosin. Quelle: Lucius Tamm, FIBL - Schweiz)

Fabio Giuliani, biodistretto
Fabio Giuliani
Advertisement
Advertisement
Advertisement