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L'ennesima assurdità tutta sudtirolese, italiana o tedesca che sia.
Giusto mantenere la libertà di scelta, ma....
I bambini, devono arrivare a scuola, scuola dell'infanzia, primaria, secondaria o superiore che sia, con un bagaglio linguistico culturale minimo per affrontare i programmi prescritti, nelle due lingue di insegnamento. Solo così possiamo salvare la nostra società dal degrado che avanza giorno per giorno. Non può essere la scuola o la provincia a farsi carico totale della formazione dell'individuo, questi due enti concorrono all'educazione e alla formazione dei bambini, ma la famiglia non deve mancare. Non possiamo costringere gli insegnanti a lavorare con bambini e genitori che non parlano la lingua d'insegnamento....e questo purtroppo è già realtà, a discapito di classi, rioni, quartieri e città intere. L'idea del "vecchio" presidente della provincia non era poi così sciocca....prima impari un minimo la lingua e la cultura e poi vieni inserito a scuola....a costo di rimanere indietro un anno. Ma per molti questa linea fortemente pragmatica è già razzismo.
mi piace Tommasini, sempre pieno di certezze granitiche, come quella del tacchino che a pochi giorni dalla festa del Ringraziamento è convinto che tutti siano vegetariani......
p.s.: però, se effettivamente i tedeschi bloccherano l'accesso agli italiani allora si risolverà per via indiretta il problema della desertificazione degli asili italiani....furbone di assessore!
Scusate, ma vista da fuori la questione mi fa sorgere una domanda, forse per voi molto banale, ma che a me sfugge. Perché nelle città i genitori di madrelingua tedesca non iscrivono i bambini all’asilo tedesco? Perché se li tengono a casa perché le mamme non lavorano oppure perché non vogliono metterli in asili dove ci sono bambini di altri gruppi etnici?
Credo che siano molto meno bimbi tedeschi nelle città.
Sì ma allora in proporzione vuol dire che ci sono troppo pochi asili italiani....comunque osservando (seppure un mesetto all'anno, quindi non è indicativo) la realtà altoatesina, a me sembra che le mamme germanofone tendano a tenersi i pargoli a casa. Forse ci sono più casalinghe.....
Vista da fuori la questione più che domande dovrebbe far sorgere ilarità o sgomento, a seconda dei soggetti. E forse domandarsi: ma perchè asili/scuole separate ? Oppure: ma perchè gli italiani iscrivono i bambini all'asilo tedesco e non succede l'incontrario ?
Ho risposto sopra per sbaglio
Risposta difficile:
- la lingua tedesca - lingua assai complessa, meglio iniziare prima
- l'asilo tedesco - magari più moderno e creativo (dicono diverse mamme)
- la forza economica e un futuro studio universitario si vede più nel mondo tedesco( Austria, Germania, svizzera)
Credo che la scelta è molto pragmatica, e non ha niente da fare con la politica sudtirolese piccola piccola.